Fansub: Sei vivo? Da dove vieni? Dove stai andando?

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ITA_fyl
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Fansub: Sei vivo? Da dove vieni? Dove stai andando?

Messaggioda ITA_fyl » mer mar 12, 2014 12:01 pm

Ciao, posto questa domanda come ho fatto anche sui forun di altri 3 gruppi Fansub storici.

Girando su internet ho notato, che per quanto riguarda il fansub (internazionale), si respira un'atmosfera molto fiacca e incerta.
Forse sono solo le migliorie tecnologiche che hanno portato alla facile fruizione dello streaming video, anche in HD… che sta cambiando il fansub e penso anche il mercato di film, tv, anime e manga.
Ho quasi l’impressione che il fansub ad oggi, sia un morto che cammina.
Oppure sta solo cambiando pelle per tornare a splendere più di prima?

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Re: Fansub: Sei vivo? Da dove vieni? Dove stai andando?

Messaggioda HeeroIuy84 » gio mar 13, 2014 12:57 pm

Temo che, solo il tempo ci darà una risposta ......
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Re: Fansub: Sei vivo? Da dove vieni? Dove stai andando?

Messaggioda _Jack_ » gio mar 13, 2014 3:42 pm

"Sei vivo? Da dove vieni? Dove stai andando?"

1 fiorino! :mrgreen:

Secondo me non è mai morto, forse sei tu che ne fruisci di meno e quindi hai la sensazione che ce ne sia di meno.
Se guardi la pagina di animeclick http://www.animeclick.it/ListaFansubs.php mi sembra che le release continuino a susseguirsi come al solito.
C'è stato un ricambio, questo si. Nel corso di un decennio gruppi storici hanno chiuso e altri ne sono arrivati.

Per quanto riguarda noi gundamici, non è che ci sia rimasta poi tanta roba da fansubbare.
Siamo in un periodo di stanca in attesa di qualcosa che riaccenda gli animi; imho potrebbe essere l'anime di Origin.

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Re: Fansub: Sei vivo? Da dove vieni? Dove stai andando?

Messaggioda ITA_fyl » gio mar 13, 2014 6:13 pm

HeeroIuy84 ha scritto:Temo che, solo il tempo ci darà una risposta ......

E' vero... però spero di farmi un'idea a breve... ^_^

_Jack_ sì, appunto perché ero assente chiedo... ho visto che a livello Italia c'è ancora molto movimento e "ricambio" anche se mi pare che i nuovi arrivi non ci mettono la stessa passione e lo facciano più per moda... inoltre, ora sembra ci sia la fobia di fare veloce per arriva primi a non so che tipo di gara.
E' a livello (Internazionale) che intendo... tenendo presente che è da dove la maggior parte del fansub italiano attinge.
Prima c'erano tantissimi gruppi che facevano fansub e si trovavano 3-4 versioni della stessa serie ora non più.
Quindi per i gruppi ITA che non hanno traduttori JPN (la maggior parte) avere più versioni è l'ideale per una traduzione-adattamento ottimi.

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Debris
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Re: Fansub: Sei vivo? Da dove vieni? Dove stai andando?

Messaggioda Debris » lun mar 17, 2014 4:18 pm

Concordo Ita_Fly c'è un pò di scadimeno nei fansub, ma un pò, non tantissimo, anche a causa della fretta che tu denunci, ( e va bene la velocita ma correndo dove si arriva ??Di solito a sbattere) soprattutto si dovrebbe cercare di non inseguire i progetti più semplici, ed appunto di "moda", proponendo davvero opere meno popolari ma che potrebbero nel tempo dare maggior soddisfazioni.

La questione dello streaming potrebbe diventare un problema, ma non tanto per l'oggi quanto per il domani, SE i gentili giapponesi migliorassero le traduzioni, Daisuki Net è un'interessante progetto ma, come si dice, ad un cattivo streaming oggi preferisco sempre un fansub in italiano corretto domani.

Gundam, credo che il mondo del fansub di Gundam sia un pò vittima del suo successo, leggasi l'azione della Dynit. Certo questo non si è tradotto in un'autentica invasione - le opee sono arivate, si sono viste, ma si sono affermate ?? Qualche piccolo dubbio io lo ho..Credo però ci sia un pò di spazio, ad esempio con la serie di G Rekonquista di Tomino, anche se ho qualche dubbio a inquadrarla come serie Gundam.

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Re: Fansub: Sei vivo? Da dove vieni? Dove stai andando?

Messaggioda Debris » sab mar 21, 2015 2:54 pm

Un paio di eventi mi spingono a rilanciare la nota, recentemente anche un gruppo come i Sub Zero - piuttosto noto per la sua correttezza - ha deciso di praticare una diversa policy di fronte all'annuncio del rilascio da parte di editori giapponesi di serie streaming direttamente sottotitolate - con qualità altalenante- nella nostra lingua: ignoreranno questi annunci se non ci sarà un corrispettivo annuncio da parte di nostri editori dell'acquisizione della serie, a spingerli probabilmente la necessità di non buttare via il lavoro di preparazione su un progetto svolto per mesi, nell'impossibilità di rendersi conto se una serie possa essere o meno proposta in Italiano.

Il secondo elemento è l'emersione del fenomeno del fandub - la creazione di video doppiati in italiano, e non più fansubbati - degli anime, realtà che da fenomeno di nicchia, per amateur, stà sempre di più affermandosi. Una alternativa al fansub? Il suo canto del cigno??

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Re: Fansub: Sei vivo? Da dove vieni? Dove stai andando?

Messaggioda AlanCarter » dom mar 22, 2015 4:48 pm

Mi unisco alla riflessione sul fansub.
Penso che il fansub dovrebbe essere prima di tutto passione: per me si tratta di questo, nacque dalla passione per Gundam, perché non era disponibile.
Sono finito a fare fansub di prodotti abbastanza di nicchia, ben sapendo che difficilmente avrebbero mai visto una edizione italiana e che pensavo invece meritassero, anche se amatoriale e non ufficiale. Per alcuni titoli sono stato smentito da Dynit, che non smetterò mai di ringraziare.
Molti gruppi di fansub invece subbano prodotti di successo, che nelle mutate condizioni di mercato attuale -ben diverse da quello di 10-15 anni fa- hanno ampie probabilità di trovare una edizione italiana, solo per accumulare popolarità -in termini di like su FB o di numero di download- spesso a discapito della qualità. Questo modo di vivere il fansub non mi trova d'accordo, perché lo ritengo davvero vicino alla pirateria (non che il fansub sia legale, intendiamoci).
Del tutto intollerabile invece è secondo me sostenere che, poiché i sottotitoli italiani/l'edizione italiana è tradotta/adattata da schifo, allora sarebbe giustificato proseguire il fansub, come sostanzialmente detto da SubZero. Subzero lo riferisce a un caso in cui l'editore è straniero, ma non vedo che differenza ci sia con un editore italiano. Parliamoci chiaro, se c'è una licenza per l'edizione in lingua italiana, anche in mano a stranieri, anche solo per lo streaming, deve essere rispettata ritirando il fansub, altrimenti si è dei pirati, e ci si nasconde dietro una scusa di comodo che tiene tranquilla la coscienza.
Se l'edizione in licenza dovesse far schifo i fan possono protestare, scrivere all'editore, boicottare l'acquisto del prodotto spingendo per avere prodotti a pagamento che siano di qualità e valgano il prezzo pagato.
Non vedo la differenza con i gruppi che proseguono il fansub o non lo ritirano nonostante sia già annunciata la licenza: pirateria pura.
Il rischio è che gli editori vedendosi danneggiati possano decidere una stretta contro il fansub, inviando lettere di Cease&Desist o peggio azioni legali: non è un mistero il fatto che la stessa Dynit non veda di buon occhio il fansub.
Il fansub non è un diritto, aspettare qualche mese per avere la versione italiana dovrebbe essere tollerabile dagli utenti, invece diventa la scusa per vedere tutto subito, senza aspettare e senza mettere mano al portafogli. Troppo comodo così.
Per quanto riguarda la crisi del fansub, penso sia da attribuire alla lotta alla pirateria fatta in Giappone, che ha colpito la diffusione di RAW in primis. Inoltre, il numero di titoli ufficiali è aumentato, facendo sentir meno alle nuove generazioni la necessità di sopperire alla mancata importazione in licenza con il fansub (cosa che ha spinto soprattutto noi della "vecchia guardia").
Il fandub è una ottima cosa, quello di Seed HD è fatto benissimo, ma richiede una attrezzatura e conoscenza del doppiaggio che non tutti hanno, e soprattutto molto più tempo di un semplice fansub: credo che sia molto difficile si possa diffondere oltre i pochi progetti in corso oggi.

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Re: Fansub: Sei vivo? Da dove vieni? Dove stai andando?

Messaggioda ITA_fyl » gio mar 26, 2015 7:18 pm

Ciao a tutti...effettivamente anche se è vecchio, questo argomento è attuale più che mai in questi giorni.
Spero che non fraintendiate questo mio intervento... non voglio ne offendere ne accusare nessuno, ma solo esternare i pensieri di questi ultimi tempi.
Inoltre scusatemi se mi dilungo un po'.
I fansubber...

Anche se dal 2009 per motivi personali ho dovuto accantonare il fansub, di tanto in tanto un'occhiata a cosa succedeva l'ho data, leggendo nei forum o guardando qualche serie.
Si è passati da fare fansub per promuovere una serie che era piaciuta in modo particolare al fansubber, a fansubbare qualunque cosa, fino a fare il fansubber perché è di moda farlo.
Penso che per questo motivo, molti dei fansubber che hanno iniziato a farlo nei primi anni 2000 oggi non lo facciano più.
C'è stata un'indigestione di fansub... e molte delle persone che hanno smesso, anche se dicono per motivi di tempo, in realtà sono demotivati e non hanno molta voglia di ritagliare del tempo per il fansub.
Questo perché, impegnati con i sottotitoli, a rispettare i tempi dei voraci consumatori e sopportare subire le loro critiche... non avevano più molto tempo per guardare e sentire il desiderio di proporre, ritrovandosi spesso a pensare: "...perché lo faccio, visto che a me non serve?", "...io oggi ho voglia di guardare anime, non di sottotitolare!","...è davvero una passione che mi diverte o è un impegno più pesante del lavoro(studio)".
Oggi, il "gruppo" sceglie le serie da realizzare in base a qualche locandina(immagine), a volte(sempre più raramente)per brevi descrizioni della trama, perché è una serie della nuova stagione, oppure a secondo di che azienda\regista\doppiatori la realizza... spesso non è più il fansubber che la realizza con la sua passione, la sua opinione e cuore a scegliere e questo si riflette spesso anche nel risultato finale.
Una delle cose che spesso i fan lamentavano nei confronti delle aziende\editori italiani, era la traduzione approssimativa, pessimi adattamenti e censure di vario genere.
Ma come, così tanta gente conosce così bene la lingua giapponese da accorgersi degli errori?
No, erano semplicemente fatte davvero male e chiunque poteva accorgersi di discordanze o buchi nei dialoghi etc.
Comunque, il fansub doveva liberareci da tutto ciò, e molto ha fatto... grazie a subber studenti universitari di lingue asiatiche, assistenti di professori di lingue, persone giapponesi spedite in Italia a lavorare e studenti autodidatti di giapponese.
Ma ad oggi, per accelerare i tempi e l'assenza di quel tipo di subber, la maggior parte dei fansub(non tutti), fa quello che facevano le aziende... traduce da versioni inglesi\americane sperando che non abbiano interpretato\inventato frasi e che l'adattamento sia stato minimo, al quale dobbiamo aggiungere interpretazione e adattamento da inglese ad italiano.
Tranquilli, tanto poi ci pensano i checker da giapponese, solitamente persone che hanno guardato 5000-10000 serie in lingua originale con sub in svariate lingue ed hanno così memorizzato le frasi semplici e ricorrenti, per tutte le altre quello che hanno scritto gli altri è perfetto.
Tuttavia, va bene così fino a che il fansub è fatto a scopo promozionale, e tutti fanno del loro meglio.
Infine, se guardate le discussioni dei vari gruppi, noterete che un tempo le persone si proponevano perché volevano partecipare o realizzare questa o quella serie, mentre ora le persone vengono cercate oppure si propongono per imparare un ruolo nella linea di montaggio, che è diventato il "lavoro" tanto alla moda del fansubber.
Sì, proprio come dicevo circa un anno fa'... il fansub è morto... rimane solo il ruolo di sottotitolatore a scopo di lucro o per arricchire il curriculum vitae.
Però , come ha dimostrato uno scienziato "...nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma!"
La TV ha diviso e frammentato il pubblico con canali a pagamento, canali tematici, canali a richiesta... relegando gli anime, come sua abitudine, a prodotto per bambini e quindi solo titoli per età no superiore ai 12 anni.
E le aziende del settore anime? (editori)
Niente, si fanno sottomettere dalle TV, e per il mercato home video poco attivo, danno spesso la colpa al fansub, salvo poi ricorrere a loro per assicurarsi la piccola ma affidabile cerchia di clienti appassionati.
Io apprezzo il loro lavoro ed impegno, ma sono loro i primi a mettersi in un angolo e mettere alle corde il mondo e mercato anime.
Cercano di fare investimenti solo su profitti sicuri e con un certo margine, senza tenere in grande considerazione l'importanza di coltivare la clientela e cercarne di nuova, dare per avere.
Se le TV hanno abbandonato queste aziende, perché non provare la strada intrapresa dai produttori di anime?
Cioè, quando le TV hanno smesso\rallentato le richieste di serie per i loro palinsesti, i produttori hanno acquistato spazio da quelle stesse TV.
E' vero i produttori hanno molto più potere finanziario, e non solo, delle nostre aziende...per questo forse unire le aziende in un progetto unico per la visibilità dei prodotti sui canali liberi potrebbe aiutare, rispolverare "JuniorTV" o progetti simili.
Vivo in un paesino di provincia quindi è comprensibile non vedere campagne pubblicitarie dei prodotti di queste aziende.
Spesso vado a Milano che non è molto distante da me, ed è una grande città...però anche lì, di pubblicità dei loro prodotti non se ne vede nessuna.
La stessa cosa vale per TV e radio, dove le uniche pubblicità dei loro prodotti sono quelle delle collane di vecchi titoli da acquistare settimanalmente in edicola, gadjet per la scuola o giocattoli legati alle loro serie.
Capisco che la pubblicità costa e spesso il ritorno non è il 100% dei soldi spesi, rimane però il fatto, che se si fanno conoscere solo tramite il passa parola e facendo affidamento sempre ai soliti appassionati, di certo non incrementano molto il giro d'affari.
Le speciali serate al cinema le ho adorate ed in questo caso con la presenza di Nexo Digital un paio di pubblicità alla radio e locandine si sono viste e sentite...
Anche il canale cinema potrebbe essere un ottimo modo di trovare nuovi clienti e farli appassionare, qui però oltre alla pubblicità, occorrono costanza nel proporre OAV regolarmente, programmazione regolare e non saltuaria, con sconti e promozioni per incentivare le persone a provare gli anime al cinema.
Non capisco perché, io che sono una semplice persona qualunque, arriva a queste conclusioni e loro che sono aziende\editori\imprenditori no.
Dimenticavo, siamo in Italia e loro sono imprenditori italiani, che quindi hanno poca voglia di responsabilità e di prendere rischi... lasciano ad altri, stranieri questo compito.
Ecco perché, di questo passo con l'arrivo del nuovo tipo di licenze di streaming\simulcast queste aziende potrebbero essere divorate dagli stranieri.(da Cruncyroll in primis)
Bene, parlando delle licenze di streaming\simulcast pare che siano licenze limitate e spesso con degli obblighi, ma con un prezzo ridotto.
Per sentito dire, l'acquisto di questa licenza non consente automaticamente il doppiaggio o il diritto per la pubblicazione su nessun tipo di supporto.
Doppiare, stampare e distribuire su DVD, Blu-Ray Disc o altri supporti, richiede un'aggiunta a quella licenza.
A volte l'acquisto di queste licenze è subordinato allo streaming della serie solo su canali web con abbonamento.
Tutte queste sono voci dal web, potevamo avere informazioni più precise se Dynit si fosse presentata alla tavola rotonda durante il Cartoomics di Milano come promesso.
Alla luce di questo, un'azienda che acquista la licenza streaming, potrebbe non realizzare mai una versione doppiata o disponibile in DVD-BD.
Beh, nella pratica non cambia molto, visto che già in passato, con le normali licenze, aziende acquistavano per poi non realizzare, realizzare solo la prima serie di un titolo e non le altre, realizzare tutte le serie di un titolo ma non renderle disponibili su supporto oppure solo la prima serie disponibile su supporto e le altre che compongono l'opera solo qualche passaggio in TV.(questo mi ha fatto davvero arrabbiare)
Nella teoria invece, potrebbe fare qualche differenza, per i subber e per le aziende italiane, che potrebbero vedersi limitato dalle aziende straniere solo il panorama web.

Si potrebbe dire ancora molto, parlare anche dell'effetto di licenze e diritti d'autore sulla produzione, che a mia opinione sono passati da tutela a metodo per fare cassa.
Tirando delle conclusioni...come detto in precedenza il fansub, è da tempo un malato terminale.
Trasformare il fansub in fandub è interessante ma richiede l'impegno di troppe persone con un minimo di conoscenze, attrezzature specializzate e molto più tempo.
Probabilmente i fansub dovrebbero smettere di usare youtube e ogni tipo di canale streaming così da non creare attriti con le webTV ufficiali... solo download.
Se il fansub è ancora una forma di promozione, allora anche la fobia della qualità video potrebbe essere trascurata.
Fansubbare una serie anche se è stata licenziata streaming, perché di aziende stranire oppure realizzate male secondo i nostri gusti personali, ho l'impressione che sia troppo soggettivo e discriminatorio.
Allo stesso modo rilasciare solo lo script .ass per le serie con quel tipo di licenza limitata, non solo rimane un modo troppo soggettivo e non adeguato a creare una regola di comportamento generale, ma favorisce quelli che da sempre usano i fansub per vendere illegalmente supporti o altro, rendendoci complici... per non parlare poi della continua scocciatura delle persone che non riescono a trovare i filmati, o chi non riesce a visualizzare i sub o tutti i vari problemi tecnici che ne derivano.
Al momento è ancora tutto confuso e la cosa che mi sembra più sensata, è andare a ripescare qualche vecchia serie non realizzata o lasciata in sospeso anziché seguire quelle nuove ...giusto per temporeggiare e vedere l'evolversi della situazione.

Per noi MTfansub (gli originali) c'è ancora tempo per decidere cosa fare, abbiamo ancora problemi con il dominio mtfansub.com che speriamo di risolvere dopo luglio 2015, per ogni evenienza abbiamo riattivato il primo dominio che usavamo nel 2003-2004 mtfansub.org speriamo di riuscire a fare tutto e tornare online.
Una volta online vedremo.


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