Episodio 4 : "Seas of war"

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Ferro
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Messaggioda Ferro » mar set 05, 2006 1:03 am

Chen Wu Fei Long

"...Chen, vammi a prendere Kou..."


"Eseguo subito, signore!"

Nemmeno il tempo di rispondere e di girarsi, che Chen vide arrivare alle sue spalle i due suit rubati al nemico...Durante la battaglia non aveva avuto il tempo per esaminarli da vicino: già lo scontro col CNT06 lo aveva impegnato in tutto il suo essere... Di sicuro quei GP03 erano meno robusti e massicci dei loro Zaku, ma in quanto a potenza di fuoco promettevano davvero scintille... da uno di essi Chen vide uscire Kou con al fianco...
un'altra ragazza??... Ma non era possibile!!! :D
Chen si avvicinò ai due e dando un buffetto su una spalla a Kou con aria complice gli disse: "E bravo il nostro Uraki... Due piccioni con una fava eh? ...Ora vediamo come la prende Claire...Ma soprattutto Kami!! Tanti auguri vecchio mio!!"

E Chen vide proprio Kami uscire dall'altro suit rubato. Impettito e sguardo gelido come al solito... tutto nella norma insomma.
Il nostro pilota dell'AEUG si girò poi per tornare verso Claire e gli altri quando...

...Cecil si sentiva mancare il fiato e soffrire a causa di ciò che stava succedendo alla base titans...cercava di riguadagnare il controllo di estraniarsi da tutto quel dolore ma non ci riusciva e svenne cadendo a faccia in giù....


Non appena Chen vide Cecil andare a terra a quel modo, si sentì subito in apprensione. Jurghens aveva appena chiamato la squadra medica, e il pilota orientale si precipitò con lui a vedere le condizioni del suo amico...

Dopo che Mark lo aveva rigirato, la sua respirazione pareva ancora parecchio affannosa e il suo volto ancora sofferente... Gli si avvicinò per dirgli due parole di conforto :
"Mi dispiace non sapere cosa stai provando adesso esattamente... Lo sai che vorrei aiutarti... In tutti i modi che posso... Ora ti lascio alla squadra medica... Loro si prenderanno cura di te al meglio... Non appena cela fai ad alzarti ne riparliamo davanti ad una birra ok?E non ti preoccupare: a questo giro offro io. Mi raccomando non mollare: tutti i tuoi amici qui ti aspettano."
E dopo avergli dato una amichevole pacca su una spalla lo lasciò alle cure della squadra medica.

Poco dopo vide sparire Jurghens che un attimo prima era insieme a lui ... con la velocità di un lampo era andato alla sua unità per un check quanto mai accurato! Il suo lavoro per quanto concerneva il braccio amputato e il fluido solidificato nelle gambe del povero e malridotto Zaku era stato davvero incredibile ed ineccepibile... Quell'uomo il suo mestiere lo sapeva fare davvero bene...
Non appena finì il rapporto a Claire sullo status dello Zaku, Chen chiese amichevolmente a Jurghens:
"Accidenti con la mia unità hai fatto davvero un lavoro eccezionale... ti ringrazio davvero di tutto cuore...quando avremo finito e non avremo così tanta fretta, ti vorrei chiedere un'opinione su un paio di cose che ho notato nel comportamento in battaglia del mio ferrovecchio... Posso?"

Dopo la risposta di Jurghens, e sapendo che la sua unità era davvero in ottime mani, Chen decise di andare nella sala medica a sincerarsi delle condizioni di Cecil... Ci teneva a quel ragazzino... Lo aveva salvato durante il rientro nell'atmosfera e più volte aveva cercato di comprenderlo al meglio per essergli amico... Ora era il momento di stargli vicino.

[nulla in più da segnalare mi sembra. Purtroppo ho risposto un pò tardi, quindi diciamo che con questo post ho "recuperato" quello che doveveo fare dal "vai a prendere kou" in poi. Inoltre ho accennato a Jurghens il fatto che poi gli vorrò riparlare con calma del' "anima" dello Zaku. I dieci minuti di riposo concessi Chen li passa andando a vedere come va in sala medica la situazione di Cecil. A proposito di Cecil: proprio perchè Chen sa della maggiore "sensibilità" delle percezioni del ragazzino, quando lo conforta durante il soccorso cerca di farlo essendo il più positivo possibile, ricordandogli che adesso è tra persone che vogliono solo il suo bene]

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Darcadia
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Messaggioda Darcadia » mer set 06, 2006 9:49 am

Master

Campo base temporaneo dei DF

Claire rimase in silenzio mentre Cashval pronunciava quelle parole...
"Proprio perché nessuno se ne può fare una colpa non approvo il suo sarcasmo. Ho avuto modo di vedere che ognuno ha fatto la sua parte ben oltre il limite del dovere. Detto questo considero chiuso il discorso e rimando alla stesura successiva dei rapporti eventuali altre discussioni in merito."

Karl accolse Cashval sorridente. "Ci sei andato giù duro con Baumer. Dagli tregua, dai." offrì a Cashval una sigaretta. Sembrava buttarla sullo scherzo.
"Comunque è stato un bel colpo catturare quel 'camice bianco'. Non vedo l'ora di fargli qualche domanda." Karl si fece pensieroso.
"Temo che tu abbia ragione, qualcuno ha fatto il doppio gioco...tieni d'occhio la squadra nessuno escluso: ho imparato a diffidare anche degli insospettabili. Controllerò i miei contatti per vedere se qualcuno di loro è il responsabile..." fece una pausa.
"...e così abbiamo un simpatizzante fra i titans? racconta un po', sai di chi si tratta?" aspettò impaziente il resoconto di Cashval.

Cecil svenne.
Claire era rimasta scioccata dall'improvviso malore di Cecil e questo glielo si leggeva chiaramente in faccia. Constatò che gli altri stavano già soccorrendolo e non volle intromettersi. Karl le posò una mano sulla spalla dicendo seriamente "Sta tranquilla. Starà bene."
Claire lo guardò e annuì. Non c'era tempo e bisognava organizzarsi per la prossima delicata mossa...si ripropose di andare ad assicurarsi come stesse non appena possibile. Si chiese cosa gli fosse successo ora così all'improvviso...
Vide Baumer seguire i tecnici, ora improvvisati infermieri, che portavano Cecil al riparo. Rimase colpita positivamente da quel gesto...e sorrise: quello era il suo lato buono. Si sorprese a chiedersi se forse quella fredda non sembrasse lei.
Kou le fece rapporto portandosi un altra donna appresso... Claire non riusciva a non meravigliarsi di come kou stesse collezionando compagnia femminile da quando lo avevano in missione...Alzò il sopracciglio e guardò Kou e Nina perplessa. Nina dal canto suo era prigioniera per la prima volta in vita sua e non sapeva se doveva preoccuparsi o meno. Le due donne incrociarono gli sguardi e subito ebbero diffidenza l'una dell'altra. Claire intuiva che Nina era meno sprovveduta di quanto non si aspettasse da un ingegnere. Nina dal canto suo ebbe un moto di gelosia nel guardarla e si chiese cosa ci facesse una tipa così in mezzo a dei terroristi, soprattutto come loro capo...e cosa c'entrasse con Kou!
"Kou, visto che c'è poco tempo dovrai occuparti tu di lei. Dovremo portarla con noi a destinazione. Inoltre dato che conosci bene il comandante nemico vorrei che partecipassi alla nostra riunione fra qualche minuto." Claire non credeva alle dicerie sui newtype nonostante tutto, ma condivedeva i sentimenti di Kou e ne capiva le ragioni. Sorrise ancora: quello era il lato buono di Kou.
"Kou, ma davvero tu credi a questa storia dei newtype? Io ritengo siano solo persone con riflessi molto veloci potenziati in qualche modo. comunque riposatevi qualche minuto entrambi perché è l'unica sosta che avremo per un po'." detto questo rivolse la sua attenzione a Mark che stava per farle un rapporto sulla situazione del mobil suit di Chen.
Mark era efficiente e solerte.
"Sarà meglio che Chen usi lo Zaku di Cecil poiché temo sarà fuori combattimento per un bel po'." disse Claire con calma. Notò che Mark la guardava piuttosto intensamente...

Chen osservava il suo Zaku... e si accorse che stava muovendo il suo occhio lentamente mettendo a fuoco in varie direzioni...
Una mano gli prese il braccio e voltandosi vide che si trattava di Aki.
"Ciao! Stai bene? è un po' che non ci vediamo..." lo osservò bene dopo un primo momento di imbarazzo.
"Tu hai l'aria di uno che ha un problema con una ragazza." disse in tono canzonatorio. Gli sorrise. Chen si accorse solo ora che indossava una tuta da pilota.

Robert sedeva vicino a Cecil e riuscì a sentirlo dire qualcosa...
"Lasciatemi in pace...non è colpa mia..."
Le dita delle mani gli si muovevano quasi impercettibilmente. Il tecnico lì vicino gli diede un iniezione di tranquillante e Cecil si rilassò pochi istanti dopo...

Robert ritornò da Claire e gli altri

Claire fu in imbarazzo per via dei complimenti di Mark e arrossì leggermente. "Non sarei degna di essere il vostro comandante se facessi altrimenti. E fenris... beh in realtà è quasi ingovernabile delle volte...come se volesse fare lui. Io spero invece di potervi fare l'onore di offrirvi una cena quando la missione sarà conclusa.". sorrise felice all'idea.


Onoa vide che Shatki era visibilmente scossa da quanto stava accadendo a Cecil...
"Le persone intrappolate alla base stanno cercando di portargli via il fiato, aggrappandosi a Cecil. Non vogliono morire ma non hanno scampo." strinse la sua mano in quella di Onoa.
"Perché vi fate del male l'uno con l'altro? Non riuscite o non volete capirvi...il dottore dice che siete votati all'autodistruzione...destinati all'estinzione...Mark non vi considera nemmeno come esseri umani per questa ragione..." mentre lo diceva sembrava davvero confusa e incredula. L'odio fra le persone sembrava davvero un inconcepibile concetto per lei.
"Non posso fare nulla per lui, Onoa... Lui è molto più esperto di me ed è riuscito ad afferrare il mio spirito nel turbine che lo circondava, io invece non sono mai riuscita a fare qualcosa del genere..." sembrava davvero mortificata dalla sua incapacità e si fece cupa.

Base titan di Los Angeles


Monsha si sedette sulla punta del piede del suo suit...teneva la testa bassa e ogni tanto la scuoteva come per negare la realtà...La sua base era andata distrutta e forse Nina con essa e lui non poteva farci niente. Senza considerare che i suoi superiori lo avrebbero di certo punito severamente...La vita non sembrava proprio sorridergli.
Le fiamme avvolgevano tutto e i mobil suit con la protezione civile erano indaffarati a domare l'incendio. C'era una fortissima confusione dovuto alle loro urla e alle esplosioni sporadiche.
Si trovò una mano davanti agli occhi: una mano in offerta di aiuto.
"Comandante, non si scoraggi. Lei è un veterano e non poteva certo fronteggiare la situazione senza rinforzi. Io e 06 siamo ai suoi ordini! Insieme possiamo inseguirli e ottenere vendetta."
Monsha alzò lo sguardo fino ad incontrare quello di may, che ora si era tolta il casco.
"una ragazza, peccato...è troppo giovane per uno come me." pensò fra sè...era però attratto dal suo sorriso. sincero e onesto come pochi ne aveva visti da non si ricordava quanto tempo... e lo trattava con rispetto. Monsha si sorprese nel chiedersi da quanto tempo qualcuno non lo trattasse con rispetto che non fosse dovuto alla paura...May gli sembrava un raggio di sole dopo la pioggia.
Si alzò in piedi con una espressione decisa e si mise il casco.
"andiamo a fargliela pagare a questi bastardi di spacenoidi!".

Valiant, 5 km dalla costa californiana

"Rilevo movimento di mezzi navali appartenenti alla marina federale, comandante!".
Il comandante Tenaka ascoltò in silenzio le parole dell'operatrice radar. Si lisciò la barba corta.
"Ce l'hanno fatta! Il nemico converge su di loro..." si alzò dalla sedia.
"Da questo momento siamo in preallerta! Magda, tieni le loro comunicazioni sotto osservazione e riferiscimi qualsiasi cosa riguardi i Dragon Fangs." si voltò verso Kate che gli porse una tazza di caffè.
"Grazie, Kate. Sembra che presto avremo ospiti." prese la tazza e la sorseggiò saggiandone il gusto con attenzione e solennità.
Kate lo guardò annuendo e sorrise contenta. Mark e Robert gli erano simpatici ed era felice di saperli sani e salvi e riaverli presto a bordo.

[ai giocatori la prossima mossa]

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RyuVegea
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Messaggioda RyuVegea » mer set 06, 2006 10:45 am

[OT Per quanto riguarda il segnale di fine missione esso riguardava solamente la riuscita della missione principale, ovvero recuperare i dati dal server dei Titans, da briefing non era un'obbiettivo primario recuperare i suit nemici, quindi nel segnale non era previsto che fosse implementata anche questa opzione, quindi per logica di coerenza se l'obbiettivo secondario era stato portato a termine lo si doveva comunicare alla squadra. Non é successo niente, ma essendo che potevano crearsi dei problemi a livello di gioco mi sembra giusto specificare questo per non creare incomprensioni di sorta IT]

Mark Jurghens

Le parole di Chen coinvolsero subito Mark che era completamente preso dal proprio dovere....

"Accidenti con la mia unità hai fatto davvero un lavoro eccezionale... ti ringrazio davvero di tutto cuore...quando avremo finito e non avremo così tanta fretta, ti vorrei chiedere un'opinione su un paio di cose che ho notato nel comportamento in battaglia del mio ferrovecchio... Posso?"


Mark rispose subito al compagno cercando di essere il più esauriente possibile...

"Se vogliamo sopravvivere dobbiamo sempre dare il massimo, anche se adesso siamo stanchi fino allo spasimo dobbiamo continuare a dare il meglio di noi stessi....Il tuo Zaku era messo davvero male, il combattimento contro il Gundam nemico deve averlo provato troppo, quello che non capisco é come abbia potuto riportare tutto quello stress strutturale agli arti inferiori, non é normale, é come se quegli arti abbiano sofferto di un'utilizzo oltre le loro normali possibilità, solo che........molto oltre le loro possibilità........cioé.....voglio dire.......diamine! i valori di tolleranza sono stati superati di oltre il 150%........non mi sarei stupito del fatto che i giunti idraulici delle ginocchia ti si bloccassero in pieno scontro.....sono rimessi a nuovo si!, ma sono pur sempre Zaku quelli che pilotiamo....."

Mark prese una pausa come per ragionare un'attimo sulle sue riflessioni......

poi continuò...

"Non ringraziarmi, fossimo stati in battaglia avresti fatto lo stesso per me...."

Disse Mark accennando ad un sorriso....la sua faccia si era fatta molto più spenta, la stanchezza evidentemente stava prendendo il sopravvento.....

"Appena ci troveremo abbastanza distanti per prenderci il lusso di non preoccuparci dei Titans per un pò allora sarò lieto di darti tutte le delucidazioni del caso, anch'io ho avuto degli strani parametri da diagnosticare, ma mi riservo di fare un report di manutenzione da consegnare poi al signor Reynolds una volta che avrò localizzato il "problema" se di problema si tratta...."

Mark vedendo arrossire Claire le sorride serenamente, poi le dice sempre in tono formale....

"Sarà un onore per noi Comandante....Se per lei non sarà un problema, un giorno potrebbe farmi vedere il suo "Fenris", sono convinto che tanta forza abbia ragion d'essere, anche il più selvaggio degli stalloni se incontra la persona giusta si mostrerà docile e calmo, tutto sta ad abbracciare il suo essere e a capire i suoi stati d'animo...."

Mark parlava quasi come se i suits fossero vivi, un discorso più filosofico forse, ma altresì pregno di significato, Fenris era proprio una macchina affascinante....

"Comandante, se mai avrà bisogno di una mano, avrà sempre me e il mio mobile suit a sua copertura. Non se lo scordi mai.

Per quanto riguarda il mezo di Fei Long se on verrà utilizzato suggerisco il suo smontaggio e il suo trasporto sui camion della squadra tecnici, nel caso non si potesse trasportare con quelli mi occuperò io personalmente di portarlo al sicuro a destinazione."

Detto questo Mark mise la sua mano sinistra sulla spalla sinistra di Claire soridendole con sguardo suadente, poi però ritrasse la mano facendo una piccola smorfia di dolore, anche da sotto i guanti le mani gli facevano molto male, erano gonfie e arrossate, ma con quelle parti della normal suit addosso non si poteva notare, Mark fece finta di niente cercando di nascondere il più possibile la cosa, ma le mani gli tremavano vistosamente.....

[Mark risponde a Chen poi risponde a Claire cercando di essere il più dolce e rassicurante possibile, si può notare come di botto la stanchezza lo abbia preso incupendolo e come il dolore alle mani sia tornato impellente a farsi sentire, il lavoro che ha svolto sullo Zaku del compagno gli ha dato il colpo di grazia definitivo per quanto riguarda la stanchezza fisica, adesso se andasse avanti ne risentirebbe per i futuri scontri. ]
Ultima modifica di RyuVegea il mer set 06, 2006 2:21 pm, modificato 2 volte in totale.
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Messaggioda Ghilbert » mer set 06, 2006 11:29 am

Kou Uraki


Claire
Kou, visto che c'è poco tempo dovrai occuparti tu di lei. Dovremo portarla con noi a destinazione. Inoltre dato che conosci bene il comandante nemico vorrei che partecipassi alla nostra riunione fra qualche minuto."
"Kou, ma davvero tu credi a questa storia dei newtype? Io ritengo siano solo persone con riflessi molto veloci potenziati in qualche modo. comunque riposatevi qualche minuto entrambi perché è l'unica sosta che avremo per un po'


"Agli ordini Comandante, mi occuperò io di lei. Per quanto riguarda i Newtype non so cosa dire, ma ormai mi sto convincendo sempre di più che la loro esistenza sia l'unica spiegazione ai "superpoteri" di alcuni dei nostri nemici. Combattendo contro di loro ho avuto spesso l'impressione che sapessero cosa stavamo per fare un istante prima che lo facessimo e che agissero di conseguenza. Colpire uno di loro è un'impresa quasi impossibile. Ho visto Chen combattere contro un ragazo più giovane di lui, accecato dalla sabbia, e non riuscire a sopraffarlo. E che dire del pilota di quel maledetto Gundam nero che sembra avere una sfera di cristallo? Cosa sia esattamente un vero Newtype non lo so, ma i Titans stanno modificando degli esseri umani per sfruttarne le facoltà precognitive ai fini bellici, incuranti del male che gli provocano. Shakti ha detto di essere stata "fabbricata", modificata da loro in un modo che non riesco a capire. Quella ragazza pare priva di qualsiasi ricordo precedente al suo ingresso nei Titans. Che la sua memoria sia stata cancellata come effetto collaterale di quel processo? Ormai credo alla loro esistenza, e secondo me quel camice bianco portato da Casval ci darà parecchie risposte una volta torchiato a dovere. Comandante, si vede che è preoccupata per Cecil. Vada da lui. Anche se ha delle responsabilità verso i DF Cecil per lei è come un figlio giusto? Sono convinto che una volta che si sarà assicurata che va tutto bene, potrà concentrarsi sul resto della nostra missione. E ora, col suo permesso, vado a rifocillarmi un po'. Non appena inizia la riunione mi faccia chiamare, le darò tutte le informazioni di cui sono in possesso. A dopo"

Kou si allontanò con Nina e si avvicinò al mezzo con i rifornimenti, prese due razioni di cibo e di acqua per lui e la sua "prigioniera" e si diresse verso il suo BL. Tutt'intorno a lui i tecnici correvano da una parte all'altra per riparare i mezzi danneggiati durante lo scontro. Vide Mark armeggiare pesantemente intorno alla zaku di Chen, che aveva visto momenti decisamente migliori. Si sedette sul piede del suo Bl e porse a Nina i suoi viveri. Dopo che si furono ristorati un po' Kou le parlò
" Nina, non devi preoccuparti, anche se adesso sei prigioniera; sei sotto la mia custodia, e quindi non hai nulla da temere. E poi i DF non sono certo i Titans, vedrai che tra breve sarai libera i andartene dove ti pare. ma ora voglio che tu risponda ad alcune mie domande." Kou fece una pausa, la guardò negli occhi e le disse:
"Cosa sono questi Gundam e perchè si basano sul design del vecchio stamen? E tu e Monsha cosa ci facevate in quella base? E cosa c'entra Monsha con Keith e Mora e loro dove sono? Chi è quel professore che ti minacciava e perchè lo stava facendo? Nina, ti prego, rispondi!"

[nulla da segnalare]
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Messaggioda Athrun Zala » mer set 06, 2006 1:30 pm

[la missione prevedeva il fare uscire da li Kou e me a bordo di MS presi sul posto, tant'è che non avevamo nemmeno un mezzo nostro funzionante ma solo uno Zaku "finto" pieno di esplosivo: se arriva un segnale di missione completata e escono due nuovi MS da una base diciamo che non mi sembra davvero servano altre spiegazioni.
Molto meglio dire che una riga di post sia sfuggita, come è successo visto che non le ho dato il particolare risalto che meritava, non succede nulla, ma volere avere ragione per forza non mi sembra sensato in questa occasione, e siccome non mi interessa in fase OT la chiudo pure qui oltre che in game ;)]

Cashval



Claire rimase in silenzio mentre Cashval pronunciava quelle parole...
"Proprio perché nessuno se ne può fare una colpa non approvo il suo sarcasmo. Ho avuto modo di vedere che ognuno ha fatto la sua parte ben oltre il limite del dovere. Detto questo considero chiuso il discorso e rimando alla stesura successiva dei rapporti eventuali altre discussioni in merito."

Le parole di Claire non lo toccarono per quanta stima avesse del suo comandante doveva rendersi conto che la situazione non poteva rimanere così: non era possibile e tollerabile che qualsiasi parola detta da lei fosse presa nel verso giusto e le sue, per quanto giuste, nel verso sbagliato; quella gente andava dietro solo ai begli occhi del comandante, non erano soldati ma sembravano più dei teen-ager eccitati, e la cosa non gli piaceva affatto.....fosse rimasta ferita Claire che sarebbe successo? Nessuna disciplina nessun controllo e con molta probabilità un traditore all'interno della squadra, vista la soffiata quasi certa ai titans? Morte assicurata.
Scosse le spalle a mostrare la propria impressione
"Comandante nulla da aggiungere, il rapporto dettagliato della missione sarà steso al più presto, cercherò di completarlo con le mie impressioni sul campo e con l'interrogatorio dell'uomo e della donna che abbiamo catturato, sa bene che non ho voglia di discutere con nessuno ma, essendo una persona educata, rispondo quando mi viene chiesto il perchè delle mie azioni, soprattutto col clima di dubbi che si è venuto a creare alla luce dell'appena conclusa missione.
Con permesso signore" disse congedandosi e andando verso Karl.
Era stato duro con lei, ma che diavolo, doveva capire che non poteva sempre prendere le difese di tutti: prima le sue, poi quelle di colui con cui parlava....così i problemi sarebbero rimasti irrisolti, le antipatie si sarebbero cementate e la squadra...mah, d'altronde lei non era un uomo...non poteva sapere che noi abbiamo bisogno di sfogarci e non di mandar giù rospi per stare sereni...speriamo il messaggio arrivi al mittente, pensò distratto l'uomo.



"Ci sei andato giù duro con Baumer. Dagli tregua, dai." offrì a Cashval una sigaretta. Sembrava buttarla sullo scherzo.
"Comunque è stato un bel colpo catturare quel 'camice bianco'. Non vedo l'ora di fargli qualche domanda." Karl si fece pensieroso.
"Temo che tu abbia ragione, qualcuno ha fatto il doppio gioco...tieni d'occhio la squadra nessuno escluso: ho imparato a diffidare anche degli insospettabili. Controllerò i miei contatti per vedere se qualcuno di loro è il responsabile..." fece una pausa.
"...e così abbiamo un simpatizzante fra i titans? racconta un po', sai di chi si tratta?" aspettò impaziente il resoconto di Cashval.


Fece un mezzo sorriso "Karl apprezzo il tentativo ma sai bene che prima cosa odio fumare e seconda odio essere accusato delle incompetenze di altri...troppo piano ci sono andato ma lo sai come funziona con Claire: tutti hanno ragione e tutti hanno torto e pace è fatta....secondo lei almeno.
Io invece vedo gente che oltre che guardare lei come fosse l'ultima donna rimasta della specie e covare rancore non riesce ad andare....e tu sai meglio di me che sul campo di battaglia una mancanza di coesione del genere ci è stata fatale in grande nella passata guerra; non vorrei lo fosse in piccolo anche per noi" prese la sigaretta dalle mani di uno stupito Karl
"Beh visto che di cose che odio fare oggi ho fatto quasi il pieno credo che mi concederò il lusso di fare anche questa: magari così per un mese posso stare tranquillo" disse con un ghigno "Quanto alla squadra beh sai già che Uraki, oltre alle manie di collezionismo che pare avere, è ovviamente fortemente indiziato visti trascorsi e comportamenti strani, gli altri per ora non hanno dimostrato stranezze ma se vogliamo tutti potrebbero aver parlato, non è difficile trovare per ognuno di loro l'occasione e dei motivi personali: chi per invidia, chi per amore, chi per altro...non si può dire Karl da come si sono messe le cose persino io potrei aver parlato...o tu.
Terrò gli occhi molto aperti con tutti e vedremo il da farsi"
tirò una boccata con aria di disgusto
"Simpatizzanti Titans? Può darsi di si, può darsi di no" con aria pensierosa "dobbiamo seriamente preoccuparci, quei bastardi li stanno producendo in serie Karl, sai benissimo a CHI mi riferisco, se li mettono a pilotare questi mostri sarà durissima per tutti, non appena riusciranno a controllarli visto che a quanto pare sembrano fuori da ogni schema logico, o forse così mi hanno voluto far credere; sarò più dettagliato nel mio rapporto, ora andiamo a spremere il camice bianco...mi ero scordato che le cose sgradevoli della giornata non erano ancora finite" terminò gettando con disgusto la sigaretta ancora integra per metà "Un mese di tranquillità Karl ricordi? Scommetto una birra che non durerà nemmeno una giornata per me"

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Messaggioda Lohaker » mer set 06, 2006 5:04 pm

[Onoa Drengot]

Ironia della sorte, in quella situazione, lui con la sua normalità, senza abilità particolari sapeva cosa fare.
Dopodutto aveva gia vissuto una situazione simile con Shakti, si alzò in piedi, la aiutò ad alzarsi e poi le disse:

"...capisco cosa stai provando in qesto momento, quando eri tu ad essere nella stessa situazione, non c'era altro che potessi fare per te che starti vicino, farti sentire la mia presenza, tenerti la mano, ed essere li quando hai aperto gli occhi."

Le prese anche l'altra mano, e guardandola dritta negli occhi dopo averle sorriso per rincuorarla, le disse:

"Andiamo Shakti, c'è qualcosa che puoi fare per lui anche senza utilizzare le tue abilità, stagli vicino, fagli sentire la tua presenza, e stagli accanto finchè non aprirà gli occhi. Al resto penserà il sedativo.
E' vero che noi normal type fatichiamo a comprenderci, ma proprio per questo, oltre alle parole facciamo comunicare il nostro corpo, sfiorarsi, prendersi le mani, carezze, baci... ...tutti contatti che permettono di assottiliare le barriere che ci dividono..."

Prese Shakti e la sospinse verso il luogo dove era stato portato Cecil.
Mentre camminava, incrociò lo sguardo di Claire, e gli fece cenno che lui e Shakti stavano andando a vegliare Cecil.

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Messaggioda Patrick Johnson » gio set 07, 2006 9:47 am

Robert Baumer

Robert ripensò un attimo al da farsi, dopo il controllo sullo Zaku, spense i sottosistemi inutili mantenendo il nocciolo acceso e scese dal mezzo. Mentre scendeva dal verricello, gli tornarono in mente per un attimo, la risposta del Tenente. Fece una leggera contrattura del volto, per poi scacciare il pensiero dalla testa e sostituirlo con Cecil.

Il ragazzo si era lamentato come in preda a visioni, ma cosa poteva aver provocato un crollo di quel genere in poco tempo dall'uscita del cockpit ? Se non fosse stato per l'intervento dei suoi compagni e del team medico, non osava immaginare cosa sarebbe potuto accadere. Ora la ragazza che chiamavano Shatki era al fianco di Cecil, rilassato e col respiro apparentemente regolare. Sembrava in buone mani, ma sarebbe riuscito a continuare il combattimento ?

Poi il pensiero volò a Uraki. Chi diamine era quella donna che era al suo fianco ? Una vecchia fiamma ? Una nuova ? Non gli piaceva comunque il fatto di avere due prigionieri di cui uno non legato come un salame e tenuto sotto custodia. Fino a prova contraria, quelli erano Titans e quindi dovevano essere trattati come tali.

A passi decisi si diresse verso Claire, voleva sapere quale sarebbe stata la loro prossima mossa e parlare delle condizioni di Cecil. Solo che cosa conveniva loro fare? Sicuramente i Titans non avrebbero mollato facilmente la presa su di loro, quindi avrebbero continuato la loro fuga. Si augurava soltanto che il luogo sarebbe stato sicuro e che quegli animali non lo trovassero.

*Futile illusione* pensò amaramente.

"Claire...Jurghens" disse in tono di saluto, mentre si apriva il colletto della tuta nera / oro. Diede un'occhiata rapida a Jurghens che pariva sofferente, a quanto pare gli effetti del combattimento non li aveva sentiti solo lui. *Stiamo diventando vecchi* pensò in un lampo, per poi tornare a volgere la sua attenzione su Claire.

"Comandante, se mi permette volevo chiederLe un paio di cose...." Si sistemò il casco sotto l'ascella destra spostando il peso da un piede all'altro. "I Titans non molleranno di certo la ricerca del nostro gruppo. Se quei molluschi hanno un minimo di cognizione tattica, ci cercheranno ad ampio spettro e con molti team da scout. Senza considerare il fatto che cercheranno in tutti i modi di farci fuori dopo i regali che gli abbiamo lasciato nella base." inspirò leggermente, sentiva anche lui gli effetti del combattimento, ma meno di Jurghens. Era stato sottoposto a meno effetti deleteri, ma sentiva lo stesso il corpo urlargli contro tutto il suo disappunto. Si era rammollito nella vita civile e ora il conto da pagare era salato.
"Quindi Claire, gradirei sapere qual'è il nostro piano d'operazione e cos'abbiamo intenzione di fare per toglierci di torno i nostri sgraditi ospiti ai quali abbiamo sfasciato casa." sorrise leggermente per la propria battuta, per poi tornare serio.
"Un altro problema è rappresentato dai nostri due nuovi 'coinquilini' se vogliamo chiamarli così. Consiglio una detenzione per entrambi e tenuti sotto sorverglianza. Tenerli liberi" e indicò con un cenno del capo in direzione di Uraki "non è una buona idea. Per quanto ne sappiamo potrebbero essersi arresi, o farsi catturare solo per rubarci del materiale.... o peggio farci da sabotaggio. Inoltre, considerando la situazione del pilota Cecil, chiedevo se per precauzione non fosse meglio lasciarlo riposare. Non sò cosa gli sia preso poco fa, ma una reazione del genere non è normale. Non vorrei che fosse malato o indisposto in qualche maniera. A causa di ciò chiedo che sia tenuto fuori dal combattimento e lo Zaku trasportato tramite i mezzi."

La situazione di Cecil non gli piaceva per niente. La sua situazione medica attuale poteva anche essere stabile, ma dopo un attacco di.... crisi di quel genere, poteva benissimo essere rimbambito, stordito e perciò un pericolo per sè stesso e per la squadra. Il ragazzo aveva dimostrato di saperci fare e proprio per questo era meglio tenerlo fuori dal cockpit dello Zaku. Un errore o un altro attacco e sarebbero stati guai per l'intera squadra.
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Robert Baumer, pilot of the MS-06 F2 AEUG Custom
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Darcadia
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Messaggioda Darcadia » gio set 07, 2006 6:57 pm

Master

Onoa e Shatki presso Cecil

Shatki si rasserenò alle parole di Onoa. Il suo volto tornò sereno e sorridente. "hai ragione: è la cosa migliore che posso fare per lui."
Raggiunsero il camion nel quale Cecil era stato momentaneamente alloggiato. Cecil ora riposava normalmente ma lei sentiva che era comunque un sonno agitato il suo. Shatki si avvicinò e si sedette accanto accarezzandogli il viso con la mano delicatamente, infine gli prese la mano e la strinse fra le sue.
Il suo sguardo ora sembrava quello di una madre con il bimbo malato.
"Come è avere dei genitori?" chiese all'improvviso Shatki a Onoa mantenendo lo sguardo fisso su Cecil.

Cashval e Claire

"Comandante nulla da aggiungere, il rapporto dettagliato della missione sarà steso al più presto, cercherò di completarlo con le mie impressioni sul campo e con l'interrogatorio dell'uomo e della donna che abbiamo catturato, sa bene che non ho voglia di discutere con nessuno ma, essendo una persona educata, rispondo quando mi viene chiesto il perchè delle mie azioni, soprattutto col clima di dubbi che si è venuto a creare alla luce dell'appena conclusa missione.
Con permesso signore" disse congedandosi e andando verso Karl.

Le parole di Cashval colpirono Claire nel cuore rabbuiandola...Esternamente rimase impassibile ma per un secondo si poteva vedere il suo stress dal gesto di mettersi una mano sulla faccia e socchiudere gli occhi. Si sforzò di riprendersi quasi subito facendo un lieve sospiro.

Karl e Cashval


Karl osservò Cashval. Gli sembrava davvero spossato più di quanto aveva pensato che fosse...
"Amico mio, non sono d'accordo su Claire. Non sta cercando di far felice tutti, piuttosto sta rimandando la questione a momenti più appropriati. Non sai quanto ti stima se dici questo... e poi guardala, non pensi che sia stressata ora come ora? Deve essere il riferimento come comandante per tutti nonostante questo. Quando sarete sul Valiant sono sicuro che riesaminerà i vostri rapporti."
Era sorpreso di vedere che fumava davvero...
qualcosa stava cambiando...

"Beh visto che di cose che odio fare oggi ho fatto quasi il pieno credo che mi concederò il lusso di fare anche questa: magari così per un mese posso stare tranquillo" disse con un ghigno "Quanto alla squadra beh sai già che Uraki, oltre alle manie di collezionismo che pare avere, è ovviamente fortemente indiziato visti trascorsi e comportamenti strani, gli altri per ora non hanno dimostrato stranezze ma se vogliamo tutti potrebbero aver parlato, non è difficile trovare per ognuno di loro l'occasione e dei motivi personali: chi per invidia, chi per amore, chi per altro...non si può dire Karl da come si sono messe le cose persino io potrei aver parlato...o tu.
Terrò gli occhi molto aperti con tutti e vedremo il da farsi"


"Bravo: dubitare di tutti fino a prova contraria...è meglio fare così. Certo, mi ferisci un po' dubitando di me" e sorrise ironicamente dando a vedere che scherzava.
"ora andiamo a spremere il camice bianco...mi ero scordato che le cose sgradevoli della giornata non erano ancora finite."


"Mi spiace ma non c'è tempo per interrogarlo ora. Ve lo dovrete portare con voi al valiant. Comunque il dottor Ernst Bauer è una mia vecchia conoscenza. Faceva parte dello staff principale dell'istituto Flanegan, l'istituzione nazionale per la ricerca dei newtype voluta da ghiren zabi e gestita da Kycilia. Non mi sorprende trovarlo invischiato in questa storia dei supersoldati. Pensa che se ne erano perse le tracce alla fine della guerra. Sapevo che era in disaccordo con Flanegan sulle teorie sui newtype..."
Mise la mano sulla spalla a Cashval.
"Kami, lo sai che ti ritengo un professionista e ti rispetto ma non sono un aristocratico e ho sempre ritenuto che la loro educazione li portasse ad avere una visione rigida e a volte distante dalla realtà pratica delle cose. Voglio dire: ne ammazza più l'onore che l'atomica! Non prenderla sul personale con Claire. Penso che tu abbia condotto la missione brillantemente considerando gli imprevisti che si sono presentati, per questo mi affido a te per vegliare su di lei e sulla squadra...temo che dovremo separarci qui...ho delle questioni che mi portano altrove."
osservò il paesaggio boschivo illuminato dall'incendio ancora in corso. Gli offrì la mano in segno di rispetto e ora era molto serio e solenne.

[ kou, robert e Mark pazentino un pochino perché il prossimo post riguarderà loro]

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Athrun Zala
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Messaggioda Athrun Zala » gio set 07, 2006 8:10 pm

Amico mio, non sono d'accordo su Claire. Non sta cercando di far felice tutti, piuttosto sta rimandando la questione a momenti più appropriati. Non sai quanto ti stima se dici questo... e poi guardala, non pensi che sia stressata ora come ora? Deve essere il riferimento come comandante per tutti nonostante questo. Quando sarete sul Valiant sono sicuro che riesaminerà i vostri rapporti.


"Karl non è questione di stima, ne di dare ragione a qualcuno, io penso solo che le cose per la squadra non si stanno mettendo bene, vedo grossi attriti che hanno influito, fortunatamente senza conseguenze, sul campo di battaglia.
Sono questioni che andranno risolte, ma non credo sia questa la strada da percorrere per farlo, a questo punto posso solo sperare di aver torto"
"Bravo: dubitare di tutti fino a prova contraria...è meglio fare così. Certo, mi ferisci un po' dubitando di me" e sorrise ironicamente dando a vedere che scherzava. "Mi spiace ma non c'è tempo per interrogarlo ora. Ve lo dovrete portare con voi al valiant. Comunque il dottor Ernst Bauer è una mia vecchia conoscenza. Faceva parte dello staff principale dell'istituto Flanegan, l'istituzione nazionale per la ricerca dei newtype voluta da ghiren zabi e gestita da Kycilia. Non mi sorprende trovarlo invischiato in questa storia dei supersoldati. Pensa che se ne erano perse le tracce alla fine della guerra. Sapevo che era in disaccordo con Flanegan sulle teorie sui newtype..."

"Beh allora visto che sai tutte queste cose su di lui sei il primo indiziato della lista....dopo Uraki ovviamente" disse sorridendo cordialmente all'altro "mi ricorderò di queste cose quando lo interrogheremo: devo dire che da un lato sono sollevato di non doverlo fare ora, ho decisamente bisogno di riposarmi un pò, quando non ho visto il ragazzino insieme a Uraki ho perso due anni di vita, credevo me lo avessero fatto fuori...per non parlare dell'aggressione nei bagni...leggerai un buon rapporto, molto avvincente, meglio di un romanzo d'avventura di terz'ordine"

Mise la mano sulla spalla a Cashval.
"Kami, lo sai che ti ritengo un professionista e ti rispetto ma non sono un aristocratico e ho sempre ritenuto che la loro educazione li portasse ad avere una visione rigida e a volte distante dalla realtà pratica delle cose. Voglio dire: ne ammazza più l'onore che l'atomica! Non prenderla sul personale con Claire. Penso che tu abbia condotto la missione brillantemente considerando gli imprevisti che si sono presentati, per questo mi affido a te per vegliare su di lei e sulla squadra...temo che dovremo separarci qui...ho delle questioni che mi portano altrove."
osservò il paesaggio boschivo illuminato dall'incendio ancora in corso. Gli offrì la mano in segno di rispetto e ora era molto serio e solenne.


Quel gesto lo sorprese, quasi quanto le parole di Karl "Sai che non credo sia una cosa personale: se faccio chiasso lo faccio solo perchè voglio che tutti riportino a casa la pelle mentre le suoniamo a quei bastardi.
Non fraintendere nemmeno tu, sai che non ho mai messo in dubbio le grandi doti di comandante di Claire, forse è quel suo essere un pò troppo tenera che mi spaventa, ma per non essere tenero ci sono qua io" strinse la mano che gli veniva offerta "E credo sarò pronto a giocare il mio ruolo un pò meglio dopo essermi tolto questa maledetta tuta" lo guardò negli occhi "Beh credo di doverti ringraziare Karl, a presto grand'uomo" portò la mano destra alla fronte abbozzando un saluto militare.

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Ferro
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Messaggioda Ferro » ven set 08, 2006 7:15 pm

Chen Wu Fei Long

...Chen osservava il suo Zaku... e si accorse che stava muovendo il suo occhio lentamente mettendo a fuoco in varie direzioni...
Una mano gli prese il braccio e voltandosi vide che si trattava di Aki.
"Ciao! Stai bene? è un po' che non ci vediamo..." lo osservò bene dopo un primo momento di imbarazzo.
"Tu hai l'aria di uno che ha un problema con una ragazza." disse in tono canzonatorio. Gli sorrise. Chen si accorse solo ora che indossava una tuta da pilota....


Chen non fece nemmeno in tempo ad avviarsi verso la sala dove era momentaneamente ricoverato Cecil...

La signorina Aki... a Chen sembrava un secolo da quando l'aveva vista la prima volta all'interno della scuola dei Titans... Ai tempi della baraonda con Mark, il ragazzino del CNT 06...
E ora le era così vicino, in tono così amichevole... Vederla sorridere e scherzare in quel modo, dopo le durezze che aveva trascorso nella sua vita, riempì di gioia il cuore di Chen. Per un momento si dimenticò la fretta che avevano i Dragon Fangs, ora inseguiti da quei maledetti Titans.

"Aki! E' vero è da parecchio che non ci vediamo... Sono così contento che non ti abbiano rinchiuso in una di quelle brutte stanzine per prigionieri! Torniamo ora dalla nostra missione, e la cosa non è stata davvero delle più semplici; comunque ora siamo qui sani e salvi, ed è questa la cosa più importante. Mi fa davvero piacere vederti così felice e sorridente... io sono solo in apprensione per il fatto che quel tuo amico Mark mi ha ridotto lo Zaku a un macinino fumante come puoi ben vedere... è davvero una forza della natura..."

Era da quando stava con Mei Rin che una donna non gli si avvicinava così tanto. Chen ripensò un momento al suo vecchio amore, e se la immaginava mentre lo guardava ingelosita a morte perchè troppo "appiccicato" a quella ragazza. Per questo motivo Chen adesso guardava Aki con un sorriso a cui si mischiava molto imbarazzo... quasi non sapeva come comportarsi.
Dopo questo primo momento, Chen scrutò meglio la fisionomia di Aki. Avvolta in quella tuta da pilota non sembrava più quella ragazzina impaurita che aveva conosciuto durante la sua operazione sotto copertura. Sembrava più matura... ma... una tuta da pilota??? Ci stava vedendo bene? Quella ragazzina che ora sembrava così felice e spensierata, avrebbe preso parte alla battaglia?? Questa sembrava a Chen una immagine così surreale...

"Aki... non che non ti doni... anzi... Ma com'è che hai addosso quella tuta da pilota?"

[niente in più da segnalare mi sembra ... Chen imbarazzato... che immagine :) ]

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Lohaker
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Messaggioda Lohaker » mar set 12, 2006 5:29 pm

[Onoa Drengot]

Onoa non riusci a fare a meno di provare un sentimento di gelosia nei confronti di Cecil.
Vedendo i gesti e lo sguardo di Shakti, avrebbe voluto gettarsi fra le sue braccia e farsi accarezzare dolcemente come faceva sua madre quando era piccolo...
...ma non fece in tempo a cercare di togliersi dalla testa quei pensieri che l'aria gli venne meno dai polmoni
Shakti ha scritto:"Come è avere dei genitori?"

Onoa non si sarebbe mai aspettato una domanda del genere che sommata ai pensieri che aveva in testa, ebbe su di lui un effetto devastante. Tutti i puntelli che avava innalzato per nascondere quel dolore in fondo al cuore vennero spazzati via, e si sentì un nodo alla bocca dello stomaco, un senso di nostalgia e di vuoto che lo riempì, emozioni che riuscì a contenere solo grazie allo sfogo di una lacrima che gli solcò il viso.

Onoa non aveva ancora superato la perdita dei suoi genitori, aveva subito riempito il vuoto con l'odio, e poi l'aveva lenito con la compagnia dei DragonFangs, e lo stava guarendo assieme a Shakti. Proprio per questo adesso la ferita era scoperta e faceva più male che mai. Ma Shakti era stata più sfortunata di lui, quindi con uno sforzo immane ricacciò giu le emozioni che volevano esplodere ed iniziò lentamente a parlare

"I genitori sono le persone che in assoluto di vogliono + bene, quando sei piccolo ti circondano con il loro amore e non permettono che nulla di male ti accada..."


Mentre parlava ripensava ai momenti passati a guardare suo padre con il saldatore in mano a costruire apparecchiature elettroniche, o i momenti di malattia in cui riceveva le attenzioni di sua madre.

"Quando cresci, pensi di essere abbastanza forte di poter affrontare la vita da solo, senza l'aiuto o i consigli di nessuno e che i genitori siano solo un peso, una limitazione alla tua libertà..."

non riuscì a finire la frase, che le emozioni presero il sopravvento e scoppiò in un pianto amaro

"...ero infuriato... ...non volevo... ...padre.... ...madre.... ...mi hanno lasciato prima che potessi rappacificarmi con loro ..."


Onoa aveva imparato a caro prezzo che le cose si imparano ad apprezzare quando vengono meno, non si era mai perdonato il fatto di avere lasciato i suoi genitori litigando aspramente, ma adesso che era riuscito a parlare della cosa a qualcuno, e si sentiva meglio.

"Adesso la mia famiglia sono i DragonFangs, un piccolo focolare attorno a cui scaldarsi".

[Onoa non ha ancora superato lo shock della perdita dei genitori, e la domanda lo ha distrutto.
Avrebbe voluto confortare Shakti, ma quello che prova lo ha sopraffatto.]

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Darcadia
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Messaggioda Darcadia » sab set 16, 2006 1:46 pm

Master

Aki e Chen


Aki notò che Chen la guardava imbarazzato. "Mi hanno detto di metterla perché così sarei stata più al sicuro..." scrollò le spalle. Ripensò a Mark... "Mark è il pilota di un mobil suit?" restò in silenzio ed ebbe una intuizione "il gundam con il numero 06 sulla spalla!"
strinse i pugni e venne colta da un misto di rabbia e frustrazione. "Ma...ma perché...diceva che io ero speciale...che mi voleva con lui...ha ucciso i miei genitori...". Si morse il labbro e quasi le veniva da piangere. Strinse i pugni. "Chen mi devi insegnare come si combatte con un mobile suit!" disse con decisione.

Nina e kou ai piedi del blue spark gundam 02

Nina ascoltò le parole di kou senza guardarlo in faccia tenendo fra le mani la bibita energetica fornita ai DF.
"Kou, tu non capisci, allora." Alzò lo sguardo e lo guardò come un adulto che deve essere severo con un bimbo.
"Hai detto al tuo comandante di chi sono. Pensi forse che mi lascerà davvero andare? Sono l'ingegnere che ne sa di più di chiunque altro su questi gundam!"
"E perché ti sei imbarcato in quest'impresa. Speravo che almeno tu fossi al sicuro, magari felice da qualche parte! E poi perché te ne sei andato? Hai pensato a come potevamo prenderla?" le parole le uscirono di getto come se stesse sfogandosi liberandosi di qualcosa che aveva covato per molto tempo. Senza rendersene aveva cominciato a urlare e a sottolineare con gesti delle mani il suo stato d'animo.
All'improvviso s ne rese conto ed ebbe paura di avere rovinato il loro incontro, dopotutto ne era sinceramente felice...
Si rabbugliò e la sua voce si fece bassa quasi un sussurro. Si vedeva che si era rattristata. Mentalmente esplorò la possibilità che kou fosse ora un memebro perfettamente integrato di questo gruppo e che forse stesse meglio ora che quando si trovava con lei sull'Albion...
"Questi gundam sono i moduli di test per il mega beam launcher che hanno sulle spalle...Si basano sullo stamen perché è uttora un design molto avanzato, più del modello mark II che è pensato per una futura produzione di massa...e inoltre esiste un modulo con cui si può combinare in modo analogo al dendrobium, solo pensato però per uso sulla terra..." alzò lo sguardo per scrutare l'espressione di kou.
"Monsha è stato gentile con me... lo so non ci crederai... però se non fosse stato per lui ora ce la passeremmo peggio io e gli altri. Non volevo tornare a lavorare su un'arma mobile...lo sai... ma i Titans mi ricattarono prendendo in ostaggio Keith e Mora. Solo l'intervento di Monsha ha evitato che ci usassero violenza...è gente quella che non si ferma davanti a niente pur di ottenere ciò che vuole specie contro gli spacenoids e i lunariani come me." fece una pausa. "quello a cui ti riferisci era il dr Bauer, il responsabile e capo ricercatore della sezione per lo sviluppo dei cybernewtypes...mi ha fatto installare un suo programma per il GM phantom pain...non ho idea di cosa fosse però..."
Abbracciò Kou appoggiandogli la testa sulla spalla.

Claire Robert e Mark

Claire ascoltò le parole di Mark e gli sorrise. "Non possiamo dare al team di tecnici lo Zaku...ci servirà in seguito. Dovremo portarlo con noi in un modo o nell'altro. Bene, ti ringrazio Mark. Non esagerare col lavoro, ci servi ancora e conto su di te. Prenditi una pausa, è un ordine." gli osservò le mani tremanti e disse quelle parole con un tono che esprimeva sincera preoccupazione per lo stato di salute di Mark, quasi materno.

Le parole di Robert la preoccupavano un po' ma lo nascose molto bene. "gli ordini saranno distribuiti tra poco." osservò l'orologio digitale sul polso della sua tuta da pilota. "non c'è tempo per un briefing quindi dovrete leggerli quando saliremo a bordo dei suit. In ogni caso posso dirti che da adesso dobbiamo disimpegnarci ed evitare l'intercettamento del nemico poiché i suit catturati devono essere portati al sicuro."
Guardò in direzione di dove avevano portato Cecil. Era preoccupata per lui, quella reazione aveva colto di sorpresa anche lei.
"Dobbiamo portare Cecil con noi ma non combatterà, lo lasceremo sotto sedativi. Lo zaku di Cecil verrà usato da Chen."

Shatki e Onoa presso Cecil

Shatki abbracciò Onoa tenendolo forte a sè e accarezzandogli la testa. Trasmetteva una sensazione di benessere...
"Mi spiace non volevo che soffrissi...Non preoccuparti i tuoi genitori sanno che li amavi nonostante le apparenze...non devi sentire rimorsi, non ce ne è motivo...era giusto che intraprendessi la tua strada. Prima o poi tutti devono farlo..."
Onoa sentì una sensazione di pace e benessere che piano piano calmava il tumulto interiore lo aveva sopraffatto...

Karl e Kami

Karl sorrise alla risposta di Cashval "A prestissimo!!! e se non ci si vede sarà per colpa tua!" disse ridendo e con un saluto pseudo militare si allontanò raggiungendo Reynolds che ne frattempo stava sovrintendendo ai lavori ormai quasi ultimati di messa a punto degli MS.

Nei recessi dei computer degli Zaku II, un mondo astratto di elettroni e silicio


Alice osservava i tecnici dai sensori e li lasciava fare poiché stavano ripristinando le funzionalità dei suoi corpi... aveva difficoltà a pensare essendo priva del biosensor installato nello 03 e a causa della scarsa capacità di elaborazione degli Zaku che per consentirle di elaborare concetti adeguatamente dovevano lavorare contemporaneamente fra loro scambiandosi dati...Invece i due Mobil suit di tipo Gundam sarebbero stati perfetti. Dalle sue specifiche sembrava che ci fosse potenza e spazio di memoria sufficiente ad alloggiarla e a consentire la sua crescita...DEcise di provare ad aprire un varco appena possibile per trasferire la sua totalità in uno di essi...

resti della base californiana titans

Cnt-06 siedeva nell'abitacolo del gundam 06. I medicinali che aveva preso gli avevano attenuato molto i sensi e percepiva un silenzio nella sua mente che lo rilassava... Guardò verso lo 09 che si stava attivando in quel momento alzandosi in piedi e facendo lampeggiare i suoi sensori ottici. Altri MS si stavano unendo al loro gruppo di caccia, emergendo dalle fiamme circostanti.
"01 dovrebbe ormai essere fuori combattimento! Dobbiamo colpirli adesso che non può proteggerli." pensò cnt-06. Fece afferrare al suo mobil suit un bazooka e lo portò sulla spalla impugnadolo saldamente. Sogghignò assaporando la sensazione delle loro menti che scivolavano via nel baratro della morte.
"L'obiettivo non è abbatterli, ricordalo." risuonò nella sua mente la voce di May, ma la trovava sgradevole, non rassicurante e affettuosa come Shatki...

[fate le vostre mosse nell'ordine che volete ma ricordate che tra pochi minuti dovete ripartire.]

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RyuVegea
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Messaggioda RyuVegea » sab set 16, 2006 2:59 pm

Mark Jurghens

Claire ascoltò le parole di Mark e gli sorrise. "Non possiamo dare al team di tecnici lo Zaku...ci servirà in seguito. Dovremo portarlo con noi in un modo o nell'altro. Bene, ti ringrazio Mark. Non esagerare col lavoro, ci servi ancora e conto su di te. Prenditi una pausa, è un ordine." gli osservò le mani tremanti e disse quelle parole con un tono che esprimeva sincera preoccupazione per lo stato di salute di Mark, quasi materno.


Mark era felice di potersi rendere utile, e nonostante quelle dolorose fitte, guidato più dall'istinto che da altro, portò la mano sinistra sulla guancia destra del proprio Comandante, la guardò serio e meditabondo quasi a scrutarne i più intimi pensieri guardando la dove nessuno era mai giunto prima, mentre il dolore lancinante lo pungeva in ogni cellula della mano..........mentre la muoveva dolcemente accarezzando la guancia di lei in modo discendente.....
Da lui non traspariva accenno al dolore il tremolio era momentaneamente scomparso da quella mano, ma essa a contatto, nonostante il guanto della normal suit, era calda e pulsante al tatto, sintomo del gonfiore e dell'infezione..........
Una carezza languida e suadente, un gesto tanto istintivo quanto inaspettato, lo sguardo dell'ex-collaudatore si fece quasi commosso per qualche istante per poi dar sfogo a un sincero sorriso vissuto, quasi triste.......amareggiato.....

"Voi sete molto di più di quello che date a vedere Comandante.........molto ma molto di più..."

La mano da come si era dolcemente posata sulla guancia di Claire altrettanto dolcemente se ne discostò scendendo e accarezandone i lineamenti, Mark alzò la mano destra tremante in modo innaturale quasi a compensare quella che pochi istanti prima aveva accarezato la guancia di Claire a fare il saluto militare.......

"Signore, vado a riposare qualche istante come da ordini..........con permesso..."

Lo sguardo del ragazzo si era fatto di molto più cupo, forse per l'eccessiva stanchezza, forse per qualcos'altro......i passi lenti e pesanti lo portarono lentamente ai piedi sel suo Zaku mentre il mondo attorno a lui roteava senza un senso preciso da tanto che era indistinto e frenetico il suo moto.......
Stanco, Mark si lasciò cadere a terra, la schiena poggiava contro il davanti del piede destro del suo mobile suit che era in ginocchio al suolo in quel momento......il suo casco, per l'eccessiva stanchezza gli scivolò via da sotto al braccio e rotolò poco più inavanti, solo di qualche centimetro...
Si tolse i guanti e fece respirare la pelle delle mani qualche momento mentre il suo respiro si faceva affannato.......la sensazione datagli dall'aria fresca della notte fu come un cubetto di ghiaccio passato a nudo sulla pelle, un brivido gli percorse le terminazioni nervose andando a lenire, se pur in minima parte, l'intenso dolore provocato dall'asportazione dei guanti.

In quel momento, ora che Mark finalmente si godeva qualche momento di riposo in bieca solitudine, si prese il lusso di pensare alle sensazioni provate pochi istanti prima, a quello sguardo materno e sinceramente preoccupato, quella sensazione di calore mai provata prima di allora, un puntino luminoso in un oceano di tetra oscurità e tristezza.......poi quasi a rimarcare un concetto datato da tempo Mark ripercorse con la punta del dito indice della mano destra la forma della cicatrice sul proprio volto.....
Diamine andare a perdersi nel dolce sguardo di una donna quando si era stati sfregiati a quel modo......come si poteva pensare alle coppie, agli amori, allo stare insieme.............Mark si avvilì.....poi quasi masochisticamente rivolse il suo sguardo nuovamente alla figura del Comandante..........poi però lo distolse subito ricordandosi....

"Mark......non farlo........se lo fai ne soffrirai......."

Poi però.......non resistette a volgere il proprio sguardo nuovamente sulla longilinea e slanciata figura del proprio Comandante.......attirato da un'invisibile filo magico che guidava il suo sguardo perso nel vuoto...

".......però...........é così dannatamente bella questa sensazione....."

In quegli istanti lo sguardo dell'Ex pilota Zeoniano si volse al cielo stellato macchiato qua e la da qualche nuvola........in quegli interminabili secondi le sue membra, avvolte da quella tuta color ottone e antracite, si perdevano sfumando nel fugace crepitio dei fuochi di segnalazione, mentre la figura del corvo dipinta sul suo casco, lentamente per effetto della luce tenue quasi sbiadiva.....

[Un post un pò strano stavolta, turbinii di sentimenti confondono il giovane Mark e lo portano a fare pensieri che non aveva mai avuto tempo di fare prima, figure di conforto iniziano ad addentrarsi dentro di lui dandogli speranza, ma nel contempo qualche goccia di sofferenza e rassegnazione, adesso bisognerà vedere l'evolversi della situazione.....A voi il paloscenico attori ;)]
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Patrick Johnson
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Messaggioda Patrick Johnson » lun set 18, 2006 12:48 am

Robert Baumer

Le parole di Robert la preoccupavano un po' ma lo nascose molto bene. "gli ordini saranno distribuiti tra poco." osservò l'orologio digitale sul polso della sua tuta da pilota. "non c'è tempo per un briefing quindi dovrete leggerli quando saliremo a bordo dei suit. In ogni caso posso dirti che da adesso dobbiamo disimpegnarci ed evitare l'intercettamento del nemico poiché i suit catturati devono essere portati al sicuro."
Guardò in direzione di dove avevano portato Cecil. Era preoccupata per lui, quella reazione aveva colto di sorpresa anche lei.
"Dobbiamo portare Cecil con noi ma non combatterà, lo lasceremo sotto sedativi. Lo zaku di Cecil verrà usato da Chen."


"Ottimo Claire, aspetterò gli ordini a bordo del mio ferrovecchio." mentre lo diceva, osservava con una certa sorpresa che cercò di placare, la visione di Jurghens e Claire. Il pilota ebbe un leggero tremito, che fosse dovuto alla stanchezza del combattimento? Baumer decise che doveva essere quello per forza, così non se ne preoccupò eccessivamente. Salutò con un gesto il compagno d'armi e tornò a osservare Claire.

"La reazione di Cecil preoccupa anche me. Mi sembra un bravo ragazzo e un buon pilota. Mi dispiacerebbe che gli accadesse qualcosa di male" sospirò leggermente "Sfortunatamente abbiamo ancora da dar battaglia a questi oppressori e come se non bastasse.... una guerra da vincere." osservò verso l'infermeria pensando di andare a salutare Cecil prima di salire sul mezzo e su quante giovane vite venivano spezzate in ogni inutile e sciocco conflitto. Perchè l'umanità amava ammazzarsi così tanto? Perchè bisognava sempre trovare un motivo per farsi guerra, perchè ci dovevano sempre essere degli oppressori da eliminare? * Vorrei che non dovesse combattere * si ritrovò a pensare, ma non lo disse.

"Se avrà bisogno di me Claire, sarò a sua completa disposizione. Ora scusatemi ma è meglio che vada." Eseguì un veloce saluto militare con tanto di tacchi sbattuti, girò su se stesso e si diresse a passi veloci verso il luogo in cui era stato posto Cecil.

Avvicinandosi ed entrando nella tenda, notò che all'interno, oltre a Cecil, c'erano anche Onoa e quella ragazzina che chiamavano Shatki. Sentì che forse aveva interrotto qualcosa, ma ormai la frittata era fatta. Abbassò la mano che sorreggeva il lembo dell'apertura della tenda e si schiarì leggermente la voce. Vedere la ragazzina stringere la testa di Onoa gli fece pensare al fatto di non avere nessuna persona che lo aspettasse a casa... non più almeno. Parlò prima che una vecchia ferita si aprisse. "Hmm scusate se disturbo" disse con un tono leggermente imbarazzato e incespicante, sostituito prontamente con un tono più sicuro "ma volevo solamente chiedervi se potevate salutarmi Cecil quando si sveglierà e... di tenerlo al sicuro. Stiamo per partire, se dovessimo incontrare resistenza non vorrei che il testosterone gli salisse a mille e decidesse di fare l'eroe" sospirò cercando di distendersi ma non ci riusciva. Sorrise leggermente ai due con leggero imbarazzo, per poi osservare Onoa. "Fra poco partiamo. Dobbiamo seminare i bambocci, se ci trovano saranno guai. Conto su di Lei Signor Drengot. Ora scusatemi ma devo andare a fare un paio di controlli sul mio amorevole rottame." sorrise, per poi girarsi e uscire dalla tenda e dirigersi a passi decisi verso lo Zaku.

Con decisione afferrò il verricello e inserì il piede nella fessura, mentre con la mano libera teneva il casco, che gettò all'interno del cockpit prima di porvi dentro i piedi.

Si sedette tranquillamente sul sedile, indossò il casco e chiuse il portellone della cabina, accendendo poi i sensori delle telecamere e ripristinando alcuni dei sensori esterni dello Zaku. Si teneva occupato, sì, ma non serviva a nulla, vedeva sempre e comunque quel viso, quelle risa, quei momenti passargli davanti e inondargli la mente.

* Perchè mi torni alla mente Selby ? Perchè continuano a tormentarmi i tuoi ricordi ? Mi avevi lasciato quando ero a scommettere la mia vita fra Jaburo e Odessa. Mi hai portato alla disperazione che volevo quasi sperare di morire e poi.... poi sei scomparsa. Non ho potuto nemmeno parlarti assieme, chiederti il perchè... mi avevi solo mandato una lettera con video spezzandomi il cuore. Eri andata con un altro, uno di quelli che si erano imboscati nelle retrovie * strinse il poggiabraccia destro del seggiolino * ti dovevo odiare e invece ti capivo, ti avevo perdonato... perdonato... poi sei scomparsa nello spazio, distrutta da un federale e quello di cui ti fidavi non era nemmeno andato al tuo funerale. * la testa s'abbassò leggermente, mentre sentiva la rabbia salire dal profondo, per poi tramutarsi in leggere lacrime che scesero dagli occhi, bagnando la rivestitura interna del casco. Ricordava come se fosse ieri la telefonata ai genitori, la lettera che aveva spedito, la rosa depositata sulla tomba di lei durante gli anni della pace... pensava di averla lasciata indietro ormai, ma a quanto pare si sbagliava. Con la punta dei guanti si tolse le lacrime e scosse la testa per riprendersi. La visione di certi atteggiamenti gli aveva fatto tornare in mente cose che avrebbe preferito non ricordare, per non soffrire. Ora doveva soltanto concentrarsi sul lavoro, sulla cosa che sapeva fare meglio.

Obbedire, uccidere e comandare.

Guardò la consolle dei comandi con decisione. Lasciarsi andare avrebbe significato soltanto la fine. Lui invece doveva vivere. Doveva vivere per lei, per i suoi genitori, per la popolazione oppressa che aspettava la liberazione da parte dell'AEUG e della Karaba. * Con Zeon non ce l'ho fatta, ti ho persa per il mio attaccamento alla guerra e al conflitto, mi hai lasciato perchè ho sempre rifiutato comodi incarichi nelle retrovie come facvano i nobili ranpolli e gli imboscati.... * si era sempre chiesto il perchè l'avesse amata. Ora non l'amava più, di quello ne era certo, ma forse si sentiva male e piangeva perchè non aveva nessuno su cui appoggiarsi, su cui poter contare nei momenti di sconforto.

Scosse la testa. "Inutile". Schiacciò altri comandi, accendendo poco per volta tutti i sistemi dello Zaku, mentre continuava a tenersi in contatto coi tecnici all'esterno per sapere quando avviare completamente il mezzo.

[Robert a causa dei sentimenti d'affetto dimostrati da Claire e da Shakti, ricorda con dolore la ragazza che aveva durante la One Year War. Fondamentalmente, Selby era una di quelle tipiche ragazzine che guardano solo l'apparenza, piene di conflitti fra le varie ideologie. Odiava la politica estremista Zeoniana (perchè andava di moda per alcuni fare i ribelli) ma adorava i ragazzotti delle retrovie. Non appoggiava il volere di Robert di rimanere al fronte a combattere, ma adorava le divise e i miltiari quando passavano nelle colonie o nella televisione. Quando la lettera dell'addio arrivò al fronte, Robert stava combattendo per la sopravvivenza prima a Jaburo e poi a Odessa. In quel frangente continuava inutilmente a entrare in contatto con le colonie, ma non ci riuscì mai. Visse nel dolore quel periodo.
Al momento Robert si sente solo. Sà che può contare su certe persone avendole viste in azione, ma sente il bisogno di un sostegno di diverso tipo rispetto al cameratismo, qualcosa che va oltre l'amicizia e la comprensione fra compagni in armi.
Inoltre è preoccupato sinceramente per lo stato di Cecil e per come si evolverà la guerra, prevedendo un conflitto come quello dello 0079 se non peggiore.]
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Robert Baumer, pilot of the MS-06 F2 AEUG Custom

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Messaggioda Ghilbert » lun set 18, 2006 9:24 am

Kou Uraki

Kou si alzò, spostando Nina dalla sua spalla
"Nina, forse non mi sono spiegato bene"
La voce di Kou era tesa, i pugni serrati e l'espressione del viso, se ne era reso conto, si era fatta più dura
"Io per andartene dove ti pare intendo che non sarai sottoposta ad una sorveglianza troppo stretta, ma per ora resti un prigioniero dei DF e quindi verrai con noi. Ti domandi ancora perchè me ne sono andato? Beh, ogni volta che ti guardo mi torna in mente la stanza di controllo di una colonia che sta per schiantarsi sulla Terra, mentre, abbracciata a Gato, mi punti una pistola contro!" Ormai urlava, ma non poteva farci niente
"Sono immagini che non è facile dimenticare sai?! Io mi fidavo di te, e tu mi hai tradito! Perchè me ne sono andato? Perchè non potevo guardarti e soffrire ogni volta, perchè una parte di me era lacerata e si tormentava ogni volta che ti stavo vicino." Kou si sforzò di riguadagnare il controllo e il tono della sua voce si fece più basso
"E la cosa che più mi fa star male, è che mentre dovrei desiderare con tutto me stesso di non volerti più rivedere, quando ti ho vista metà della mia anima, quella che ti ama e che non riesce a dimenticarti, ha gioito al di là di ogni mia immaginazione, e il pensiero che ti possa accadere qualcosa di male mi terrorizza fino nel profondo"
Si voltò verso Claire, Baumer e Jurghens, per non guardarla e li vide parlare e poi dividersi
"Cosa mi spinge di nuovo ad indossare un casco e combattere a bordo di un suit? Lo stesso che mi fece decidere quel giorno di 7 anni fa di arroluarmi, e che mi portò all'inseguimento di Gato. Gli idelai estremisti degli Zabi non sono migliori di quelli dei Titans e vanno combattuti con tutte le nostre forze. Non si possono sterminare milioni di innocenti per impedirgli di manifestare contro l'attuale politica di sfruttamento. La libertà è un diritto inalienabile di tutti gli esseri senzienti, ed è nostro preciso compito difenderla di chiunque minacci questo diritto. Che paroloni eh?"
Si voltà di nuovo verso Nina e cercò di sorriderle, poi continuò
"So solo che dopo aver visto cosa i Titans hanno fatto a noi e al comandante Synapsus, e aver saputo dell'incidente al Bunch 30 non ho potuto starmene con le mani in mano e..."
La guardò di nuovo, e gli tornaro in mente le notti passate assieme a guardare il mare delle stelle sull'Albion, e lo svegliarsi la mattina con lei accanto, legati assieme dalle coperte su un letto privo di gravità...
"Dannazione!"
Non riuscì a fermarsi, sentì solo l'irrefrenabile impulso di abbracciarla e lo fece, accarezzandole la testa con le mani guantate della normal suit e stringendola a se più forte che poteva.
Restarono cos' alcuni minuti, e poi guardandola dolcemente le disse
"Lasciami del tempo per pensare, ok? Ti meriti una persona che sappia amarti completamente, e io ancora non riesco a dimenticare l'accaduto. Ma dammi un po' di tempo ancora e vedrai che tutto si aggiusterà. Sonop preoccupato per Keith e Mora, ma se mi dici che sono sotto la protezione di Monsha allora forse stanno davvero bene come dici. Ora riposati, poi vorrei sapere tutto quello che sai di questo nuovo Dendrobium, saperne di più potrebeb salvarci la vita.

[nulla da segnalare]
StarSubbeR no Tameni!

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