Premessa - ovvero Ummagundam - 1.
L'idea di riprendere a distanza di oltre 2 anni questa fanfic
Nasce dall'esigenza di 2 desideri.
1) riprendere una storia che mi son divertito a scrivere, stante anche il consenso ricevuto da parte vostra.
2) scrivere le origini di questa saga che, iniziata per gioco, ha assunto vita autonoma.
Questo primo episodio dell'ultima serie che scrivo, si chiama provocatoriamente - 1, quindi prima dello 0, perché vuole essere una premessa, prima ancora della narrazione.
Intendo parlare di me, intendo parlare di quello che vuole essere il progetto, nella speranza che il risultato venga preso per quello che è: un tentativo di andare fuori dal tempo e dallo spazio.
Vorrei sottolineare che questo episodio denominato - 1 vuole anche dire: speriamo non accada nulla.
Quando ho provato 2 volte - e tutte e due volte ho fallito (Cfr Ummagundam begins e quello prima: the Cartier lies down on dropway), ho 2 volte fallito: carenza di idee, un mare di sfiga alla mia persona. Ma una volta la sfiga ha anche colpito l'account.
Siccome l'opera non è mia ma della community è rimasta la.
Senza mai sentire il bisogno di ritirarla.
La presente opera, scusate il termine, non è altro che un modo di elaborare letture, lutti, accadimenti, tradimenti e speranze rimaste.
Inoltre, siccome mi interessa la vita-di-coscienza, e I miei sforzi in questi anni sono stati rivolti verso lo sviluppo narratologico del vissuto di coscienza, si richiede uno sforzo su eventuali scene di guerra (nelle bozze stilate mi son accorto che tendevo a descrivere scene di sesso. E mi è venuto il proemio del "de rerum natura" del più grande tra gli scrittori latini, Lucrezio. Che da bravo malato di mente ha superato la volgare distinzione tra sano e malato). Verranno generalmente liquidate con sigle del tipo: guerra, scontro, etc.
Laddove invece ci sarà da sottolineare qualche parte sarò io stesso a chiedere di immaginare quello che scrivo.
Lo so, ci potevate arrivare da soli, ma non si sa mai.
All'occorrenza la narrazione potrebbe riprendere lo stile tipico del copione da teatro.
Ciò perché mi son dedicato alla lettura di Shakespeare.
Non capisco perché sia considerato il più grande drammaturgo di tutti I tempi, e il commento di Hegel è una minchiata (I protagonisti shakespeariani son liberi artefici di sé stessi). Io continuo a preferire Milton.
Perché è meglio regnare all'inferno che servire in paradiso.
Ed è così che voglio essere ricordato
Al momento del party che ci sarà per la mia morte.
Infine, vorrei fare presente che gli episodi usciranno ogni 2 settimane, salvo varie ed eventuali.
Se cercate su fb salvo varie ed eventuali
Non sono io, non chiedegli amicizia.
O se volete fatelo ma io non ho colpa.
Ummagundam 0
Moderatore: Angolo del Biscotto
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Re: Ummagundam 0
Bentornato Ego!!!
Scene di sesso e scene di guerra?!? Eros e Tanatos?
In queste calde giornate di agosto, che si dia inizio alla lettura!!!
Scene di sesso e scene di guerra?!? Eros e Tanatos?
In queste calde giornate di agosto, che si dia inizio alla lettura!!!
- HeeroIuy84
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Re: Ummagundam 0
Innanzitutto Bentornato & mi spiace per l'altro account e per la sfiga che probabilmente ra colpa di colui che non deve essere nominato ma solo preso a mazzate , ( non è nè Ferro, nè Alan)
Non vorrei offendervi O' sommo Ego ma dopo tutto quello che ho letto, il prequel io l'avrei intitolato a mio modesto e folle parere: "Ummagundam le origini della sfiga" ( perche la verità è che non possiamo farne a meno ) .
Non vorrei offendervi O' sommo Ego ma dopo tutto quello che ho letto, il prequel io l'avrei intitolato a mio modesto e folle parere: "Ummagundam le origini della sfiga" ( perche la verità è che non possiamo farne a meno ) .
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- Soldato Semplice
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Re: Ummagundam 0
No sappiatelo, già ho perso il 1 episodio
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- Soldato Semplice
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- Iscritto il: mer ago 12, 2015 8:22 am
Re: Ummagundam 0
Ep 1 - Alan, chi?
È la fine, tutto è perduto, proprio ora...
Tutte le speranze erano su di me. Che ne sarà della mia gente?
Tutti avevano puntato su di me, avevano fatto salti mortali per sostenermi. Ed ora, nel momento cruciale, nell'episodio finale io tradisco I loro sogni e le loro aspettative... anni ed anni di esercizi... anni ed anni di duro lavoro...
Dana, così si chiama la ragazza che vedete in primo piano, aveva gli occhi rossi... Intanto alla sua espressione colma di tristezza succedeva una lacrima piena di dolore, inizia la musica triste e deprimente - figurati se in una fanfic divertente ci sta una cosa allegra (io ci leggo dentro [leggo anche se ascolto] petite filie de la mer anche se sto ascoltando octavarium) - e inizia lo scorrere dei ricordi: pheekata assurda lei che rivede se stessa nella culletta, rincorrere I cagnolini della madre, pungersi nel cactus, il primo bacio, l'incidente col motorino, la lite con candycandy per il procione, la lite tra il procione di candycandy e il procione di South Park, le lacrime per la vittoria del primo sul secondo (si parla di ristorazione qui - la regia avrebbe voluto far vincere il secondo sul primo infatti le mucche mangiano l'erba e il grano [sono mucche aliene e mangiano quello che vogliono. E fumano anche altre cose. Quindi non protestate per l'erba] ma la solita legge ad alam ha rovesciato l'erba e il grano che le muccam hanno mangiato).
Dana - che compare di nuovo in primo piano - lamenta del Danacol... il robot dall'avanzatissima tecnologia costruito dalla sua civiltà. Tutte le speranze della sua gente erano riposte in lei e nel Danacol. Leggende metropolitane raccontavano di coccodrilli che vivono nelle fognature della sua città e che escono dai cessi a mordere culi. Il capo dei coccodrilli volle però incontrarla per dare il sostegno morale della sua comunità. Le tartarughe ninja idem. Topi di fogna e topi di campagna non furono da meno. Persino in quelle fognature si sapeva che Dana e Danacol erano qualcosa di più che essere vivente e robot. Non c'è un rapporto padrone e il suo oggetto. È una simbiosi.
Per questo nessuno avrebbe mai immaginato come sarebbe finita. Nessuno avrebbe mai pensato che Dana non ce la facesse...
Eppure...
Eccola li, fragile e tremante, perfettamente conscia che non può farcela...
Dana si rende conto che Danacol non può più aiutarla. L'indicatore di energia dice "ricaricami!!"
Dana sente che ha perso...
sente la sua lacrima solcarle il viso... la sente piovere dalla sua guancia...
La regia inquadra questa lacrima cadere, lenta, istante dopo istante, riverberi di luce nera tralucono la tristezza infinita, la disperazione senza tregua...
Ecco... la lacrima raggiunge la base...
Su quella panna che non vuol saperne di montare...
"Minchia era costata un accidente!! Perdo Space-chef! Tutta la serie si fonda su me che sogno di diventare la regina dei fornelli spaziali... E invece sono qui a perdere...
E danacol? Tutte quelle pubblicità in cui dal ripostiglio in cui è riposto esce se evocato? Quella stroncata che dal ripostiglio esce un vortice da cui esce la scatola e dalla quale esce danacol? E le due ore di capriole quando gridi "agganciamento"? Si vero, si va a cercare la presa più vicina ma se vuoi fare qualcosa per le 13 devi iniziare alle 11...
Inizia la sigla finale in cui si vede una tizia incoronata spacechef e dana che va via sconsolata...
La regia suggerisce un effetto di allontamento (o avvicinamento fate voi in base ai Vs difetti oculari) e, così, dai bordi compare un bordo nero, ancora più indietro (o avanti, fate sempre voi ma stavolta come meglio vi pare), e si capisce che la saga di dana e danacol è una anime che qualcuno sta guardando. Questo bambino buffo cogli occhiali sta morendo dal ridere. È felice che dana e danacol abbiano perso
"Tutta la vita che guardo questa saga e speravo che Danacol lo rubassero, si rompesse, la ditta Starbot fallisse, e alla fine ce l'ho fatta!!"
Corre dalla sua mamma. Urla felice di gioia, finalmente anche lui riesce a portare sfiga!
"Mamma mamma!! Alla fine Danacol ha perso! Ci ho messo anni ma ci sono riuscito!!"
Questo bambino buffo basso grasso cogli occhiali e l'apparecchio è figlio di Conrad de Cartier e di sua moglie Alena, si chiama Alan e ha 6 anni.
Siamo nel pianeta Atlantide. I de Cartier sono una delle famiglie più importanti di questa civiltà. I deCartier custodiscono I misteri speculativi, mistici e religiosi del popolo Atlantideo. Il potere politico è invece nelle mani dei Debridi. Agli albori della razza Atlantidea Debridi e deCartier erano nemici. Si sono coalizzati però, dividendosi poteri e mansioni, quando Atlantide fu invasa dai Grandi Antichi. L'armistizio tra I due Clan fu l'unica speranza di salvezza per Atlantide.
Da allora sono passati 50 anni. Alanis (detto Morissette), il fondatore del clan deCartier è morto in battaglia, Spoilerami Debris, il primo Lord Debris della storia, invece divenne il primo presidente del regno unificato di Atlantide. A lui si deve la pace. Tra I Clan. Da allora sono passati 50 anni. Alanus non c'è più. Spoilerami neppure. Troppa acqua è passata sotto I ponti. Troppo presto le nuove generazioni hanno dimenticato la furia delle oscure creature che hanno minacciato la civiltà che I loro padri hanno contribuito a creare.
Da allora sono passati 50 anni...
E una nuova guerra sta per cominciare!!
Personaggi:
Alena, Alanis (detto Morissette) Conrad, Alan a 6 anni: Alan Carter.
Special Guest: Dana Caff - la mia attuale compagna.
Nel prossimo episodio scopriremo cosa accadde 50 anni fa... chi sono I grandi antichi, lo scontro epico per la sopravvivenza degli atlantidei...
Tra passato e futuro, la storia si ripete...
Non perdete il prossimo episodio di Ummagundam 0...
Jikai: Il richiamo di Cthulhu
È la fine, tutto è perduto, proprio ora...
Tutte le speranze erano su di me. Che ne sarà della mia gente?
Tutti avevano puntato su di me, avevano fatto salti mortali per sostenermi. Ed ora, nel momento cruciale, nell'episodio finale io tradisco I loro sogni e le loro aspettative... anni ed anni di esercizi... anni ed anni di duro lavoro...
Dana, così si chiama la ragazza che vedete in primo piano, aveva gli occhi rossi... Intanto alla sua espressione colma di tristezza succedeva una lacrima piena di dolore, inizia la musica triste e deprimente - figurati se in una fanfic divertente ci sta una cosa allegra (io ci leggo dentro [leggo anche se ascolto] petite filie de la mer anche se sto ascoltando octavarium) - e inizia lo scorrere dei ricordi: pheekata assurda lei che rivede se stessa nella culletta, rincorrere I cagnolini della madre, pungersi nel cactus, il primo bacio, l'incidente col motorino, la lite con candycandy per il procione, la lite tra il procione di candycandy e il procione di South Park, le lacrime per la vittoria del primo sul secondo (si parla di ristorazione qui - la regia avrebbe voluto far vincere il secondo sul primo infatti le mucche mangiano l'erba e il grano [sono mucche aliene e mangiano quello che vogliono. E fumano anche altre cose. Quindi non protestate per l'erba] ma la solita legge ad alam ha rovesciato l'erba e il grano che le muccam hanno mangiato).
Dana - che compare di nuovo in primo piano - lamenta del Danacol... il robot dall'avanzatissima tecnologia costruito dalla sua civiltà. Tutte le speranze della sua gente erano riposte in lei e nel Danacol. Leggende metropolitane raccontavano di coccodrilli che vivono nelle fognature della sua città e che escono dai cessi a mordere culi. Il capo dei coccodrilli volle però incontrarla per dare il sostegno morale della sua comunità. Le tartarughe ninja idem. Topi di fogna e topi di campagna non furono da meno. Persino in quelle fognature si sapeva che Dana e Danacol erano qualcosa di più che essere vivente e robot. Non c'è un rapporto padrone e il suo oggetto. È una simbiosi.
Per questo nessuno avrebbe mai immaginato come sarebbe finita. Nessuno avrebbe mai pensato che Dana non ce la facesse...
Eppure...
Eccola li, fragile e tremante, perfettamente conscia che non può farcela...
Dana si rende conto che Danacol non può più aiutarla. L'indicatore di energia dice "ricaricami!!"
Dana sente che ha perso...
sente la sua lacrima solcarle il viso... la sente piovere dalla sua guancia...
La regia inquadra questa lacrima cadere, lenta, istante dopo istante, riverberi di luce nera tralucono la tristezza infinita, la disperazione senza tregua...
Ecco... la lacrima raggiunge la base...
Su quella panna che non vuol saperne di montare...
"Minchia era costata un accidente!! Perdo Space-chef! Tutta la serie si fonda su me che sogno di diventare la regina dei fornelli spaziali... E invece sono qui a perdere...
E danacol? Tutte quelle pubblicità in cui dal ripostiglio in cui è riposto esce se evocato? Quella stroncata che dal ripostiglio esce un vortice da cui esce la scatola e dalla quale esce danacol? E le due ore di capriole quando gridi "agganciamento"? Si vero, si va a cercare la presa più vicina ma se vuoi fare qualcosa per le 13 devi iniziare alle 11...
Inizia la sigla finale in cui si vede una tizia incoronata spacechef e dana che va via sconsolata...
La regia suggerisce un effetto di allontamento (o avvicinamento fate voi in base ai Vs difetti oculari) e, così, dai bordi compare un bordo nero, ancora più indietro (o avanti, fate sempre voi ma stavolta come meglio vi pare), e si capisce che la saga di dana e danacol è una anime che qualcuno sta guardando. Questo bambino buffo cogli occhiali sta morendo dal ridere. È felice che dana e danacol abbiano perso
"Tutta la vita che guardo questa saga e speravo che Danacol lo rubassero, si rompesse, la ditta Starbot fallisse, e alla fine ce l'ho fatta!!"
Corre dalla sua mamma. Urla felice di gioia, finalmente anche lui riesce a portare sfiga!
"Mamma mamma!! Alla fine Danacol ha perso! Ci ho messo anni ma ci sono riuscito!!"
Questo bambino buffo basso grasso cogli occhiali e l'apparecchio è figlio di Conrad de Cartier e di sua moglie Alena, si chiama Alan e ha 6 anni.
Siamo nel pianeta Atlantide. I de Cartier sono una delle famiglie più importanti di questa civiltà. I deCartier custodiscono I misteri speculativi, mistici e religiosi del popolo Atlantideo. Il potere politico è invece nelle mani dei Debridi. Agli albori della razza Atlantidea Debridi e deCartier erano nemici. Si sono coalizzati però, dividendosi poteri e mansioni, quando Atlantide fu invasa dai Grandi Antichi. L'armistizio tra I due Clan fu l'unica speranza di salvezza per Atlantide.
Da allora sono passati 50 anni. Alanis (detto Morissette), il fondatore del clan deCartier è morto in battaglia, Spoilerami Debris, il primo Lord Debris della storia, invece divenne il primo presidente del regno unificato di Atlantide. A lui si deve la pace. Tra I Clan. Da allora sono passati 50 anni. Alanus non c'è più. Spoilerami neppure. Troppa acqua è passata sotto I ponti. Troppo presto le nuove generazioni hanno dimenticato la furia delle oscure creature che hanno minacciato la civiltà che I loro padri hanno contribuito a creare.
Da allora sono passati 50 anni...
E una nuova guerra sta per cominciare!!
Personaggi:
Alena, Alanis (detto Morissette) Conrad, Alan a 6 anni: Alan Carter.
Special Guest: Dana Caff - la mia attuale compagna.
Nel prossimo episodio scopriremo cosa accadde 50 anni fa... chi sono I grandi antichi, lo scontro epico per la sopravvivenza degli atlantidei...
Tra passato e futuro, la storia si ripete...
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- Soldato Semplice
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- Iscritto il: mer ago 12, 2015 8:22 am
Re: Ummagundam 0
Sigla: the call of Ktulu dei metallica
Alan... svegliati alan...
Alan... cazzo svegliati...
E alan ronfava...
Svegliati Alan... sono Dio...
Ma io chi? La scuola è finita
Non voglio allenarmi non voglio cazzeggiare voglio solo dormire e sognare...
Questo bambino buffo, basso grasso cogli occhiali che ronfa ed emana puzzette è il padre di Conrad, Alanis che ancora non è detto Morissette e ancora non appartiene ad un casato prestigioso.
I deCartier non contano ancora niente.
Lo stesso regno di Atlantide non è che un sogno, il pianeta è infatti travagliato da una profonda guerra mondiale, ove alleanze e tradimenti sono all'ordine del giorno, modificando così la morfologia politica. Tuttavia, gli atlantidei ancora ignorano che sciagura più grande li attende, una sciagura senza eguali...
La sciagura che, per quanto assurda, sarà incredibilmente reale. Una realtà al di là di ogni logica e di ogni tecnologia...
Una realtà sorprendente...
Alanis... io ti ordino di risvegliarti...
Quel dio, improvvisamente tuonò tra I sogni del piccolo Alanis...
Alanis scoppiò in lacrime...
Poco dopo parve dimenticare tramite le cure amorevoli del suo maggiordomo mascherato Lohalfred.
Lohalfred non era solo il maggiordomo di Alanis era il suo mentore, colui che stava formando Alanis, rendendolo forte nello spirito e nel corpo. Alanis sin da bambino aveva quelle strane visioni in sogno...
Entità ittomorfe grottesche, bizzarre, sfuggenti ad ogni logica possibile... E quel richiamo... quel richiamo che diveniva sempre più insistente...
Da qualche tempo quel richiamo invadeva la mente del piccolo Alanis anche da sveglio...
Aveva solo 6 anni e quella oscura entità lo tormentava...
Lohalfred lo consolava, lo coccolava, lo assisteva.
Quel giorno qualcosa accade, qualcosa oltre ogni immaginazione... Alan decise di smettere di scappare...
Ti darò quel che vuoi, ma non tormentarmi mai più.
Alanis si sentiva un genio nel formulare quella Richiesta ma non sapeva che cosa andava incontro.
Il dio ittomorfe gli assicurò che avrebbe lasciato in pace Alanis per 17 anni, 17 giorni, 17 minuti, 17 secondi in cambio di un semplice favore, disseppellire una piccola statuetta di creta e bagnarla col suo sangue.
Dopo di ciò, seppellirla nella cripta di famiglia.
Alanis volle accettare anche se non riusciva a capacitarsi del perché la strana entità avesse omesso 17 mesi.
"Forse I mesi non gli fanno simpatia", "forse gli piacciono di più le tesi, ma non mi sembra proprio uno scienziato sto dio".
Alan restò ai patti.
Crebbe, diventò forte, sviluppo un forte interesse per la tecnologia ed iniziò a progettare una strana macchina antropomorfe, in qualche modo somigliante a quello strano dio.
Alanis aveva dimenticato quel patto, Alanis non sapeva che nel suo inconscio, serpeggiava, oscuro e silenzioso il ricordo del dio.
Quel dio che veniva così rielaborato e così depurato dal macabro orrore così intimamente precipuo e peculiare.
Dall'incubo di quel dio, Alanis avrebbe creato il suo difensore, l'antidoto ad ogni suo incubo... stava progettando un gundam!
All'inizio I primi modelli di gundam avevano la testa a forma di piovra esattamente come il dio oscuro, ed esattamente come il dio oscuro, era verde, con una pellicola che lasciava intravedere l'interno, I meccanismi e la circuiteria in luogo di apparati digerenti ed altri vari organi.
Lohalfred si rendeva conto, giorno dopo giorno, che ben presto una minaccia oscura, di quelle che si narrano ma che nessuno reputa vere, avrebbe unificato il popolo Atlantideo.
I Mu, popolo dotato di incredibile intelligenza, era ormai sotto la guida dei Debridi. La loro avanzata tecnologia era proprio ciò che mancava ai Lemuriani.
La confederazione lemuriana, a sud del pianeta Atlantideo, era invece più votato alla guerra.
Insieme avrebbero potuto dare vita alla creatura di Alanis.
Il lungo giorno finalmente arrivò e dalle viscere degli abissi, silenzioso come un serpente, vendicatore come un demone, emerse il possente Cthulhu... Le sue ali di pipistrello si dispiegarono e così il vento obbedì al suo comando, e così incontrandosi e scontrandosi col mare diede vita ad uno tsunami dalle dimensioni gigantesche...
Le città della costa lemuriana furono spazzate via... solo 3 si salvarono.
Meister Ego, il pirla cogli occhiali di questa serie, uzuzoo (che si legge in dialetto palermitano u zu zuu - lo zio zu) e una donna, Lady setsuka.
I 3 si salvarono per puro caso, erano sull'etna (NB: anche sul pianeta Atlantide dell'universo immaginario di Ummagundam 0 esiste un vulcano Etna che non va confuso con quello vicino catania, che sia chiaro ha copiato il nome. Ancora in corso la battaglia legale per I copyrights) per una missione speciale, testare una particolare lega.
La lega sud.
Al TG, una nazione piange le rovine della distruzione, giovincelle al supermercato ricordate come top model, giovanotti scansafatiche considerati eroi...
Alanis e Lohalfred non potevano restare colle mani in mano. Erano loro, stante gli accordi, I protagonisti... dovevano fare per forza qualcosa...
Decisero di intervenire...
Ancora senza sapere come, qualcosa andava fatto...
Nel prossimo episodio, Alanis e Lohalfred si incazzano contro la produzione perché in questo episodio non hanno fatto niente di che...
inoltre non sanno ancora che contro il gigante Cthulhu non faranno completamente niente e per rientrare in scena dovranno pagare una mazzetta...
Non perdete il prossimo episodio di
Ummagundam 0
Jikai: Arcadia... pronta al decollo!!
Alan... svegliati alan...
Alan... cazzo svegliati...
E alan ronfava...
Svegliati Alan... sono Dio...
Ma io chi? La scuola è finita
Non voglio allenarmi non voglio cazzeggiare voglio solo dormire e sognare...
Questo bambino buffo, basso grasso cogli occhiali che ronfa ed emana puzzette è il padre di Conrad, Alanis che ancora non è detto Morissette e ancora non appartiene ad un casato prestigioso.
I deCartier non contano ancora niente.
Lo stesso regno di Atlantide non è che un sogno, il pianeta è infatti travagliato da una profonda guerra mondiale, ove alleanze e tradimenti sono all'ordine del giorno, modificando così la morfologia politica. Tuttavia, gli atlantidei ancora ignorano che sciagura più grande li attende, una sciagura senza eguali...
La sciagura che, per quanto assurda, sarà incredibilmente reale. Una realtà al di là di ogni logica e di ogni tecnologia...
Una realtà sorprendente...
Alanis... io ti ordino di risvegliarti...
Quel dio, improvvisamente tuonò tra I sogni del piccolo Alanis...
Alanis scoppiò in lacrime...
Poco dopo parve dimenticare tramite le cure amorevoli del suo maggiordomo mascherato Lohalfred.
Lohalfred non era solo il maggiordomo di Alanis era il suo mentore, colui che stava formando Alanis, rendendolo forte nello spirito e nel corpo. Alanis sin da bambino aveva quelle strane visioni in sogno...
Entità ittomorfe grottesche, bizzarre, sfuggenti ad ogni logica possibile... E quel richiamo... quel richiamo che diveniva sempre più insistente...
Da qualche tempo quel richiamo invadeva la mente del piccolo Alanis anche da sveglio...
Aveva solo 6 anni e quella oscura entità lo tormentava...
Lohalfred lo consolava, lo coccolava, lo assisteva.
Quel giorno qualcosa accade, qualcosa oltre ogni immaginazione... Alan decise di smettere di scappare...
Ti darò quel che vuoi, ma non tormentarmi mai più.
Alanis si sentiva un genio nel formulare quella Richiesta ma non sapeva che cosa andava incontro.
Il dio ittomorfe gli assicurò che avrebbe lasciato in pace Alanis per 17 anni, 17 giorni, 17 minuti, 17 secondi in cambio di un semplice favore, disseppellire una piccola statuetta di creta e bagnarla col suo sangue.
Dopo di ciò, seppellirla nella cripta di famiglia.
Alanis volle accettare anche se non riusciva a capacitarsi del perché la strana entità avesse omesso 17 mesi.
"Forse I mesi non gli fanno simpatia", "forse gli piacciono di più le tesi, ma non mi sembra proprio uno scienziato sto dio".
Alan restò ai patti.
Crebbe, diventò forte, sviluppo un forte interesse per la tecnologia ed iniziò a progettare una strana macchina antropomorfe, in qualche modo somigliante a quello strano dio.
Alanis aveva dimenticato quel patto, Alanis non sapeva che nel suo inconscio, serpeggiava, oscuro e silenzioso il ricordo del dio.
Quel dio che veniva così rielaborato e così depurato dal macabro orrore così intimamente precipuo e peculiare.
Dall'incubo di quel dio, Alanis avrebbe creato il suo difensore, l'antidoto ad ogni suo incubo... stava progettando un gundam!
All'inizio I primi modelli di gundam avevano la testa a forma di piovra esattamente come il dio oscuro, ed esattamente come il dio oscuro, era verde, con una pellicola che lasciava intravedere l'interno, I meccanismi e la circuiteria in luogo di apparati digerenti ed altri vari organi.
Lohalfred si rendeva conto, giorno dopo giorno, che ben presto una minaccia oscura, di quelle che si narrano ma che nessuno reputa vere, avrebbe unificato il popolo Atlantideo.
I Mu, popolo dotato di incredibile intelligenza, era ormai sotto la guida dei Debridi. La loro avanzata tecnologia era proprio ciò che mancava ai Lemuriani.
La confederazione lemuriana, a sud del pianeta Atlantideo, era invece più votato alla guerra.
Insieme avrebbero potuto dare vita alla creatura di Alanis.
Il lungo giorno finalmente arrivò e dalle viscere degli abissi, silenzioso come un serpente, vendicatore come un demone, emerse il possente Cthulhu... Le sue ali di pipistrello si dispiegarono e così il vento obbedì al suo comando, e così incontrandosi e scontrandosi col mare diede vita ad uno tsunami dalle dimensioni gigantesche...
Le città della costa lemuriana furono spazzate via... solo 3 si salvarono.
Meister Ego, il pirla cogli occhiali di questa serie, uzuzoo (che si legge in dialetto palermitano u zu zuu - lo zio zu) e una donna, Lady setsuka.
I 3 si salvarono per puro caso, erano sull'etna (NB: anche sul pianeta Atlantide dell'universo immaginario di Ummagundam 0 esiste un vulcano Etna che non va confuso con quello vicino catania, che sia chiaro ha copiato il nome. Ancora in corso la battaglia legale per I copyrights) per una missione speciale, testare una particolare lega.
La lega sud.
Al TG, una nazione piange le rovine della distruzione, giovincelle al supermercato ricordate come top model, giovanotti scansafatiche considerati eroi...
Alanis e Lohalfred non potevano restare colle mani in mano. Erano loro, stante gli accordi, I protagonisti... dovevano fare per forza qualcosa...
Decisero di intervenire...
Ancora senza sapere come, qualcosa andava fatto...
Nel prossimo episodio, Alanis e Lohalfred si incazzano contro la produzione perché in questo episodio non hanno fatto niente di che...
inoltre non sanno ancora che contro il gigante Cthulhu non faranno completamente niente e per rientrare in scena dovranno pagare una mazzetta...
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- Località: Ultima Thule
Re: Ummagundam 0
Fico!
Bene Ego, molto bello!
Ora posso tornare a dormire...
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DEFROClub no tameni! "Alan, ma tu porti sfiga? no perchè ci sono qui gli Xpammers che ti cercano!"
DEFROClub no tameni! "Alan, ma tu porti sfiga? no perchè ci sono qui gli Xpammers che ti cercano!"