Se x peso intendi una serie creata x far riflettere sono d'accordo con te, se intendi una serie ke deve tenere alto un blasone (quale appunto quello di Gundam), allora è un altro discorso. Se devo essere sincero c'è sempre una cosa di Gundam ke non riesco a mandar giù: il fatto ke sembri dimenticarsi di essere si un cartone di fantascienza ma anke (e soprattutto) un cartone sulla GUERRA.
I have a dream, il sogno di vedere un giorno una serie di Gundam incentrata seriamente sull'argomento "guerra", una sorta di "Band of Brothers" (il telefilm prodotto da Tom Hanks sulla 2° Guerra Mondiale) ambientato nel futuro, dove i protagonisti sono una squadra di piloti militari e non il ragazzino prodigio di turno, una serie dove la storia viene raccontata attraverso gli occhi, le vicende e i sentimenti di questi soldati (se proprio vogliono fare un protagonista specifico accetto il rookie, la recluta appena uscita dal centro addestramento, ke si unisce al gruppo di veterani e, dopo le prime cappellate, combattimento dopo combattimento, "si fa le ossa" sul campo di battaglia, diventando un asso - un pò come accade a Ikaru Ichijo di Macross), senza troppi intrallazzi politici (magari relegati ad un asciutto riassunto strategico militare fatto dal narratore tra una puntata e l'altra) e amorini amoretti amorazzi vari a distrarre (il ke equivarrebbe a eliminare o quasi presenze femminili dal cast principale, con sommo gaudio di Cagalli e dei fan degli yahoi e grande incakkiatura dei prodotturi di gashapon e degli otaku ke misurano il successo di una serie in base alla lunghezza delle gonne e al colore della biancheria intima delle protagoniste femminili), ma con gran realismo, per illustrare cos'è la realtà della guerra. Ovviamente questa serie non verrà mai alla luce xké la considereranno troppo cruda e sicuramente non adatta al grande pubblico (oltre ke pessima dal punto di vista della vendita di merchandising). Vabbeh, mi consolerò con Victory appena ripartirà, ne ho sentito un gran bene.
Praticamente l'ottavo plotone...
Serie che dimostra che si può tranquillamente creare un prodotto come quello citato sopra mettendoci però elementi che facciano contenti tutti.
Alla fine il problema non è avere personaggi femminili nel cast principale, o persino protagoniste, non è un problema di intrallazzi politici e paradossalmente, non è neppure un problema avere un mobil suit come "arma ultima" per vincere la guerra da solo.
Rx-78 con Amuro non è troppo diverso dal freedom in quanto a devastazione causata.
Il punto è come
SI MOSTRANO certe cose in un anime.
Nel primo gundam vi era strategia.
Le operazioni di Amuro, avevano spesso piani creati a tavolino con discussioni sul ponte insieme a Bright.
Il gundam distruggeva si interi plotoni, ma vi ricordate con quanta fatica e danni alla fine?
Poi il fan service....
Dio quanto odio il fan service.....
Non stò a sparare a Destiny tanto è già stato detto tutto e il mio parere non proprio positivo l'ho già detto tempo fa.
Quello che ci tengo a spiegare è che, secondo me, non è tanto la presenza di un super robots in un real robot world, tecnologie sgravate solo in una fazione o di protagoniste femminili il problema.
La potenza sgravata del gundam, aveva un senso...
E' solo una questione di saperli utilizzare, di capire cosa SI STA TRATTANDO e di scegliere, di conseguenza, il modo migliore.
Uomini e donne, ad esempio, non diferiscono tanto dalla capacità di pilotare un mezzo da combattimento o di usare un fucile.
Diferiscono dal modo di pensare, dagli atteggiamenti o le prese di posizione che possono avere in determinate circostanze.
Entrambi sbattuti in un qualsiasi contesto, possono dare due punti di vista incredibilmente diversi della stessa situazione.
Certo...se uno vuole prima di tutto pero' accontentare gli otaku o i fan in generale puntando su scelte fatte a tavolino, piuttosto che fare un prodotto di valore..a beh.
Destiny ha in definitiva semplicemente questo problema...
Ne più ne meno.
E' stato fatto in fretta e furia per far felice i fan con poche idee e forse senza quel team di sceneggiatori che, "sempre secondo me", hanno collaborato con Fukuda nella prima serie.
Come disse in un'intervista il buon vecchio Neal Adams (disegnatore di batman anni 70)
E' inutile stare a preoccuparsi di quello che vogliono i fan.
I fan spesso non sanno cosa è meglio per loro.
Ciao a tutti, sono passato a salutarvi. XD
Vi ricordate di me?