Rai 4:gli anime,notizie,interviste a Carlo Freccero

L'animazione oltre Gundam...

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Re: Rai 4:gli anime,notizie,interviste a Carlo Freccero

Messaggioda Debris » dom mag 02, 2010 4:57 pm

Piccole note su Rai 4..è iniziato il lancio di Eureka 4 - con discreto successo,diciamolo pure via!

Durante l'ultima tornata delle nomine Rai la rete insieme a un'altra sezione della rai,Rai Media, è stata accorpata in una "cosa" chiamata Rai Premium...a cui è stato posto a capo Ruffini,ex direttore di Rai 3,che ha protestato vivamente non essendo chiaro il rapporto con i direttori Minoli e Freccero...E gli scopi di Rai Premium..

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Re: Rai 4:gli anime,notizie,interviste a Carlo Freccero

Messaggioda Debris » dom mag 16, 2010 3:57 pm

La News l'avrete vista di certo!!!

http://www.animeclick.it/news/25118-rai ... soul-eater

Rullo di tambuo siori e siori arriva Soul Eater!...

A partire de settembre 2010 la serata Anime di Rai 4 si arricchirà, di questo anime stra - richiesto che si andrà ad affiancandore a Eureka Seven.

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=lpP7J_fZC0o[/youtube]


La storia di Soul Eater!.ruota attorno agli studenti della Shinigami Buki Shokunin Senmon Gakko (chiamata più comunemente con il nome di Shibusen), una scuola professionale per meister (maestri) e le loro buki (armi demoniache che possono assumere la sembianza umana). La scuola è stata creata da Shinigami-sama, il Dio della Morte, che assolve anche alla funzione di preside.
Ogni meister combatte con una buki, sua compagna, e lo scopo finale della scuola è di mantenere la pace e impedire che sorga un nuovo kishin: un meister demoniaco che ha quasi fatto sprofondare il mondo nel caos..


Da annotare due elementi:

A) Questo anime appartiene a The Licensing Machine..che rai 4 ampli ad altri editori la sua Serata Anime ?? ( che lo faccia per i film pare ovvio ma il suo rapporto per le serie con Dynit sembrava a doppia mandata)

B) L'annuncio in se.....a margine di un incontro avvenuto nella sede romana di Rai 4, dal quale abbiamo tratto un’interessantissima intervista che pubblicheremo nei prossimi giorni, Massimiliano Morelli, responsabile,

Prepariamoci a vedere questa interessante intervista...

Interessante sul serio....

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Re: Rai 4:gli anime,notizie,interviste a Carlo Freccero

Messaggioda Debris » gio mag 20, 2010 4:09 pm

Inside Rai 4

Inside Rai 4...eccola la prima parte dell'intervista...

Questa volta l'intervista è nellala sede romana dell’emittente ed è stata fata con lo staff che si nasconde dietro la programmazione di Rai 4: Massimiliano Morelli, Leopoldo Santovincenzo ed Enrico Platania. Bel lunga e ben interessante...

Un incontro che ha spaziato su tematiche molto diverse fra di loro...un’analisi del panorama italiano a un esercizio di immaginazione di un futuro dove Internet possa sopperire al limite unidirezionale del medium televisivo. ( per la serie :confuso: )




Pulisan per AnimeClick.it: AnimeClick.it oggi incontra nuovamente Carlo Freccero...


Carlo Freccero: ...per discutere di animazione con Massimiliano Morelli e Leopoldo Santovincenzo mentre siamo alle prese con il palinsesto di Luglio, discutendo come piazzare l'ultimo passaggio del “Castello errante di Howl”, se metterlo contro le partite oppure no...questo è il tema della discussione. Chiaro?

• Certo...l'ultima volta ci siamo sentiti 5 mesi fa. Iniziamo proprio su questo scarto temporale: la scorsa volta lei ha parlato di Rai 4 come di un canale ancora in fase embrionale, disse che “è un esperimento ma stiamo uscendo dalla sperimentazione”. Cosa è cambiato in questi 5 mesi?


No, c'è stata la conferma della linea editoriale...cosa vuol dire questo: che la rete per essere visibile, per comparire, per avere uno spazio nella molteplicità di canali che stanno nascendo deve avere in qualche modo una forte editorialità. Cosa vuol dire editorialità: vuol dire che deve avere una coerenza: la forza principale di una rete di questo tipo, non avendo dei prodotti di primo passaggio è quella di avere un'architettura coerente che possa far distinguere la rete dalle altre. Chiaramente il risultato più eccellente lo dimostrano i giorni in cui abbiamo dei generi molto forti, definiti, che hanno permesso alla rete di arrivare a dei risultati economicamente forti. Questi giorni sono l'appuntamento con il fantasy e le sue declinazioni al giovedì e la serie del martedì, calcolando che Supernatural non è una serie “principe” ma comunque sta dando una stabilità agli ascolti, anche se nel giovedì aveva creato dei successi formidabili. Gli altri giorni estremamente “caratterizzati” sono due: il lunedì ed il mercoledì, il lunedì con l'action-crime ed il mercoledì con il film di Rai 4, diciamo il film più importante, il più “semi-generalista”. Ma sempre però un film dove i generi principali sono presenti, un genere però ibridato con altri generi...cioè quando io parlo del film del mercoledì intendo per esempio “Traitor”,“La mia super ex-ragazza”, “Nella morsa del ragno” eccetera...cioè film che sono un po' più “larghi” ma dove il genere di Rai 4 è presente. Quindi abbiamo quattro giorni veramente costanti: crime, action-crime, fantasy, seriale, il “filmissimo” più ampio però sempre con l'impronta di Rai 4 per finire con il venerdì con “Battlestar Galactica”. Con i suoi pregi e difetti: pregi dovuti al fatto che ci da una forte connotazione, difetta però nell'essere una serie con un pubblico estremamente profilato, particolare, ma che è stato fondamentale a livello strategico, a livello d'immagine, per caratterizzarsi. Quindi abbiamo definito, in questi cinque giorni della settimana, i generi e la scrittura di questi prodotti, che sono tipicamente di Rai 4. Il sabato e la domenica invece occorre rifondarli, per un motivo molto semplice: non sono giorni dove il consumo del digitale è forte come gli altri e lavoriamo di contro-programmazione, e siamo obbligati a sottostare alle regole di quello che è il coordinamento palinsesto, e spero che questa cosa si possa risolvere a partire dall'autunno prossimo programmando i life-drama e generi che non sono i tipici di Rai 4 ma che dovrebbero allargare il target della rete.


Prima o poi comunque Rai 4 dovrà passare ad una “seconda fase”, una presa di coscienza maggiore, una maturità. E questa seconda fase è subordinata ad un maggiore afflusso di risorse. Ultimamente abbiamo assistito invece a delle grandi manovre in Rai con la struttura RaiPremium che sarà diretta da Paolo Ruffini e ingloberà anche Rai 4. In quest'ottica il dover dipendere da una struttura supplementare permetterà una maggiore autonomia o sarà l'ennesimo paletto, un comitato ancora più stringente per Rai 4?

Ma guarda, io ti spiego una cosa: in televisione l'organigramma ufficiale deve poi sempre verificarsi con l'organigramma reale. Per il momento c'è un organigramma ufficiale ma non si è ancora attuato per cui la domanda non ha ancora risposta perchè di fatto questa “super-direzione” che ingloba Rai 4 e RaiMovie non è diventata ancora operativa. Per cui navighiamo a vista, operiamo ancora senza questo coordinamento presente sulla carta ma non essendo ancora operativo non posso rispondere a questa domanda. E' chiaro che questa “super-direzione” di RaiPremium dovrà occuparsi del coordinamento di Rai 4 e RaiMovie ma Rai 4 rimane quello che è, non è che questa introduzione possa in qualche modo contaminare e distruggere la linea editoriale di Rai 4, perchè se la rete funziona non la si può distruggere.


Soffermiamoci sulle tematiche: siamo riusciti a recuperare la “scheda di presentazione” di Rai 4 datata 14 luglio 2008...

...ed è incredibile, perchè tutto quello che ho scritto si è avverato!

E qui mi fermerei un istante a riprender fiato!!!

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Re: Rai 4:gli anime,notizie,interviste a Carlo Freccero

Messaggioda Debris » mar mag 25, 2010 9:05 am

Mi fermai troppo!

Riprendendo

Si parla dell'immaginario odierno e del futuro, ma molte volte il futuro è difficile da vedere, è sempre un po' aleatorio...

No beh, il futuro è dato dalle offerte che stanno emergendo...se pensi al film del giovedì, il filone iniziato da aprile dei film tratti da videogiochi o dai fumetti, dimostrano come questa rete lavori su dei generi che in Rai sono marginali...tanto è vero che il catalogo di RaiCinema l'abbiamo saputo rivalutare molto, era un catalogo con dei prodotti che per le generaliste sono un po' di nicchia, non sono per una tv che deve massimizzare gli ascolti. Noi abbiamo saputo utilizzarlo al meglio dandogli un valore forte. Non abbiamo l'angoscia di massimizzare gli ascolti e quindi possiamo lavorare sui pubblici profilati, su pubblici particolari permettendoci di aggiornare l'offerta Rai, centrata su un pubblico indifferenziato.


• Il problema dei pubblici è sempre presente: il futuro di Rai 4 sarà semanticamente unico, un grande racconto meta-testuale e focalizzato, o Rai 4 perseguirà più pubblici con un modello dal semi-generalista al generalista?


Allora, ti spiego una cosa molto importante: solitamente il palinsesto viene visto come un dispositivo di programmazione, un dispositivo per collocarsi nello scenario competitivo. Credo che invece il palinsesto sia un dispositivo di racconto: si passa da un palinsesto dove la memoria storica, il budget ed il target da raggiungere contano moltissimo ad un palinsesto-racconto. Questa è una cosa diversissima, e mi rifaccio alla prima parte dell'intervista: il racconto si muove nell'immaginario odierno e su tre-quattro generi principali. Occorre inserire nel nostro palinsesto, in questo racconto dell'immaginario, anche una parte ancora non presente, quella del life-drama, di come la realtà quotidiana viene trasfigurata da questo racconto. Ecco come in questo senso l'introduzione di serie come Breaking Bad o la ripresa di Mad Man sarà molto importante. Però la cosa nuova che ho sperimentato con Rai 4 in modo molto forte è la prima volta del palinsesto come dispositivo di racconto, non solo come organizzazione della programmazione...questa è una novità assoluta, molto forte, ed è chiaro che dentro questo racconto però mancano ancora i life-drama e la comicità, che saranno da introdurre prossimamente. Con il palinsesto che diventa un racconto cambia tutto, e tu sai che nei corsi che ho fatto ho esplicitato che con l'arrivo delle reti a pagamento cambia il palinsesto, ma questa volta non è stata solamente un'osservazione teorica ma siamo passati alla pratica teorica, l'abbiamo verificato sul campo. Con Rai 4 per la prima volta ho attuato il palinsesto come racconto.

Parte del racconto comunque è anche la trasmissione di animazione giapponese su Rai 4...

Infatti...questo racconto ha tante declinazioni e l'animazione giapponese, soprattutto quella per un pubblico “adulto”, anche se queste definizioni biologiche oggi hanno poco senso...è chiaro però che l'animazione giapponese, i temi della serialità del “terzo impatto dell'animazione giapponese” sono in corrispondenza bi-univoca con i generi sci-fi americani eccetera...è un'altra scrittura, ma sono temi che ritroviamo anche nella serialità americana.

Anche nella serialità americana..qui starebbe bene un intervento di chi la guarda...

Da notare nella scheda un lunghissimo intervento video...

http://vimeo.com/11855289

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Re: Rai 4:gli anime,notizie,interviste a Carlo Freccero

Messaggioda Debris » mar mag 25, 2010 9:25 am

II) Parte dell'incontro fra Animeclick e lo Staff di Rai 4


In questa sezione l'inviato di Animeclick, Pulisan, incontra, il direttore della Rete Carlo Freccero


• Pulisan per AnimeClick.it: Ecco, proprio questo è il punto focale, perché la trasmissione di Anime su Rai 4 è forse il primo passo concreto verso la diffusione di prodotti globali di derivazione extra-USA, un esempio sicuramente forte. Un esempio di xenofilia come questo, però, può funzionare nel contesto socio-culturale attuale, abbastanza difficile, del nostro paese?

- Carlo Freccero: Questi prodotti sono consumati da certi tipi di pubblici, per cui chiaramente siccome ci rivolgiamo ad un pubblico competente e informato abbiamo solo avuto l'attenzione a offrire anche questo prodotto. Attenzione, a me dispiace che per motivi di censura questo prodotto possa essere collocato solo in seconda serata perché ormai ci sono molte reti e credo che queste reti non debbano sempre essere obbligate a offrire lo stesso prodotto solo in determinate ore. L'ideale sarebbe che questo prodotto potesse essere collocato al pomeriggio, in corrispondenza di quello che si fa solitamente per l'animazione, perché per ora è confinato in seconda serata per motivi censori, ma dovrebbe trovare una collocazione anche in day-time, sicuramente. Cioè... l'animazione giapponese non è da vedere come una cosa “esotica”, è da vedere come questi prodotti siano presenti anche nella serialità americana, ma con una scrittura diversa... lì sono scritti attraverso l'animazione, punto e basta. I temi sono gli stessi che potremmo trovare anche nella sci-fi americana.


• Un grande racconto che non può prescindere dal più grande racconto sociale presente oggigiorno, Internet, il non-luogo d'eccezione: un contesto mediale dove si annullano le derivazioni sociali e dove chiunque può contribuire attivamente. Una rete come Rai 4, “costruita sul futuro”, finora ha utilizzato la rete come contesto sub-culturale di riferimento per costruire la propria offerta, ha attinto ideologicamente dalla rete relegando però la propria presenza in essa ad una mera vetrina. C'è la voglia di muoversi verso l'interazione e la possibilità di farlo?

Carlo Freccero - Beh, d'altra parte bisogna sapere che noi in quanto Rai 4 siamo una tessera della grande architettura che è la Rai, non abbiamo l'indipendenza totale, non siamo totalmente autonomi. Ad esempio, tutto quanto il mondo di Internet dipende dalla Rai, non possiamo andare oltre il nostro compito. Per ora siamo all'inizio, ma è chiaro che ormai una rete deve sviluppare il suo fuori-campo nel web, questo è indubbio. Ma non solamente per motivi di interazione, ma per un problema anche di comunicazione, per una rete come Rai 4 è molto importante la comunicazione sul Web piuttosto che sulla carta stampata... Sulla carta stampata essendo i giornali dei media generalisti o semi-generalisti è molto più interessante per noi rivolgerci a Internet.

Rimaniamo sempre sul ruolo che gioca Internet: nel tracciare il ruolo che Internet potrebbe avere nel favorire l'interazione tra pubblico e televisione molte volte si parla della ricerca dell'Extended Experience, l'esperienza estesa dei contenuti, in questo caso televisivi, che vengono smembrati e fruiti in piattaforme differenti da quella di partenza, come YouTube. Ma in questo caso si parla comunque ancora di un pubblico passivo, che agisce sul contenuto solo in fase di fruizione e non in maniera attiva a livello decisionale. Cinque mesi fa abbiamo proposto noi l'esperimento sulle preferenze del pubblico verso un'ipotetica nuova serie di animazione e questo è forse un esempio di quello che potrebbe essere una “Extended Relevance” del pubblico, una rilevanza attiva, decisionale nella gestione delle reti televisive. L'unica differenza è che nel caso del nostro “sondaggione” l'esperimento è scaturito dal nostro sito, quindi non da un soggetto espressione del medium televisivo, ma espressione di quello stesso fandom di riferimento, in questo caso dell'animazione giapponese. Lei pensa che da parte delle nuove reti digitali, che guardano proprio questi pubblici, il pubblico multimediale e interattivo dei nativi digitali, ci sia la voglia di intraprendere degli esperimenti simili, anche a livello della costruzione dei singoli format o in Italia c'è ancora diffidenza verso l'utilizzo di Internet in questo modo?

Carlo Freccero - Il fandom ormai è una forma di fruizione attiva che queste reti devono assolutamente somatizzare, vampirizzare e farli propri, perchè fidelizzano il pubblico. Una cosa molto interessante: solitamente la fidelizzazione del pubblico in televisione passa attraverso schemi già noti o tramite la scrittura dei serial. Credo invece che adesso ci sia un'altra forma di fidelizzazione che è quella di inglobare la risposta del pubblico nella programmazione. La dimostrazione è che bisogna praticare dei generi che non hanno un grandissimo ascolto, ma che creano invece un fandom molto importante che fa sì che questa rete sia un punto di riferimento per questi pubblici. Quindi il fandom è una forma molto importante di fidelizzazione oggi, che sostituisce quella creata dalla ripetizione di schemi noti, e questa è un'altra differenza molto importante: come prima si è passato da un palinsesto dispositivo di programmazione nello scenario competitivo e che attraverso certe tecniche cerca di fidelizzare il pubblico ad un palinsesto-racconto che cerca attraverso l'immaginazione di creare il racconto di oggi. In questo modo si passa da una fidelizzazione fatta dalle solite tecniche di programmazione al fandom, che è la risposta che questo pubblico ha attraverso Internet che partecipa e condiziona. È chiaro che comunque c'è un rapporto dialettico tra la rete e questo pubblico dato dal fatto che la rete poi si muove con dei limiti dovuti al suo budget, alla disponibilità del prodotto eccetera, però si deve creare un rapporto d'interazione perché è fondamentale che questa rete possa contare sempre sul “rispetto” di questo pubblico. Una volta il rispetto era dato dalla critica televisiva dei quotidiani e dei settimanali, ormai, invece, questa autorevolezza è data dal giudizio severo e intransigente, molte volte anche patologico, di questo pubblico esigente che vuole decretare voti e che fa da guardiano della televisione.

Continua e finisce ( con il video) su Animeclick


http://www.animeclick.it/news/25170-anime-e-media-animeclickit-incontra-carlo-freccero-parte-2/

La prima parte ( incontro con lo staff)

http://www.animeclick.it/news/25155-anime-e-media-animeclickit-incontra-carlo-freccero-parte-1

Vi sarà una Terza Parte!

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Re: Rai 4:gli anime,notizie,interviste a Carlo Freccero

Messaggioda Debris » gio mag 27, 2010 1:40 pm

E nella Terza parte ecco alcuni ANNUNCI!! grazie alle risposte che Massimiliano Morelli (responsabile, in qualità di consulente, della selezione e della programmazione del prodotto seriale di fiction e d’animazione della rete) ha potuto dare sulla programmazione futura di Rai 4...

• Pulisan per AnimeClick.it: Il film d'animazione è un altro grande malinteso della tv italiana che solitamente lo smembrava per farlo rientrare nel marasma pomeridiano in modo un po' maldestro; voi, invece, avete sdoganato il film in prima serata con lungometraggi d'eccezione. C'è la voglia di continuare questo percorso, ha dato i frutti sperati?

Carlo Freccero: Sì, però attenzione: anche qui bisogna starci attenti... Ogni esperimento deve avere successo, per cui occorre avere sempre delle “locomotive” che permettono che l'introduzione di una novità possa procurare successo. Altrimenti si rischia che il mercato possa bocciare come insuccesso ogni cosa che non ha una riuscita perfetta. Per cui per il film d'animazione occorre avere i mezzi per avere tre o quattro locomotive che possano poi essere associate ad altri elementi... Una cosa sicura e una cosa insicura, così si fa in televisione.

• Lead-in e lead-out, il traino tipico...


Esattamente, è così che si fa, altrimenti si rischia di andare incontro ad un esperimento fine a se stesso. Quando vuoi introdurre una novità la devi proteggere, perché la novità deve trasformarsi in una matrice. Se non diventa una matrice rischia di essere una forma di manierismo. Addirittura abbiamo associato alla trasmissione di Anime in seconda serata la trasmissione di film in prima serata per appoggiarli e proteggerli, non per avere l'appuntamento fine a se stesso. Il problema della sperimentazione è che non deve essere vista come estemporanea, ma deve germinare qualcosa di solido che possa quindi diventare non più sperimentazione, ma affermazione. Il problema è molto complesso: in televisione ogni cosa che si fa deve avere uno sguardo verso il futuro, si deve sapere dove si vuole andare. È chiaro che il film d'animazione sarà inevitabilmente una costante di prima serata, ma bisogna in qualche modo prepararlo, non solamente farlo per farlo.

Massimiliano Morelli: Possiamo comunque già anticipare che entro la fine dell'anno, non sappiamo ancora se in prima o in seconda serata, Rai 4 proporrà un nuovo ciclo di film d'animazione con diverse prime visioni e qualche replica. Tornando al discorso precedente, prodotti di animazione “per adulti” potabili per il pomeriggio di fatto esistono sul mercato, basta saperli e volerli cercare. Purtroppo poi entrano in gioco diverse logiche di armonizzazione del palinsesto, di coordinamento con le reti generaliste e i canali specializzati dell'offerta Rai e, soprattutto, di utilizzo del budget a nostra disposizione.


• Torniamo alla sempre illuminante scheda di presentazione di Rai 4: “La rete generalista produce eccedenze e materiali di scarto recuperabili”. La Rai ha anche degli “scarti” d'animazione in magazzino: c'è la volontà di recuperarli o preferite puntare su prodotti inediti?


Purtroppo l'animazione dipende dalle offerte che la Rai fa per il pubblico dei bambini, che è innumerevole, e infatti hanno due reti, Gulp e YoYo. Ci sono anche le fasce del mattino su Rai Due e Rai Tre, quindi è molto complessa la situazione... Noi dovremmo avvalerci di un prodotto nuovo, a meno che la tv generalista non abbandoni totalmente l'animazione in generale, allora in quel caso noi potremmo attingere al magazzino e aprire magari una fascia specifica al mattino, armonizzata però con le altre reti dell'offerta Rai: l'armonizzazione dell'offerta ci deve essere. Per il momento il magazzino Rai è comunque programmato dalle reti generaliste, poi ci sono le reti specifiche. Il magazzino Rai per il momento, quindi, è destinato alle altre reti; nel caso esse non avessero più la volontà di programmare questi prodotti e si trovasse il modo di armonizzare l'offerta con le altre reti per bambini, potremmo anche noi aprire una fascia d'animazione più tradizionale, però anche in quel caso con una chiave specifica. Non si può programmare a caso. Spieghiamo: Sky, Mediaset Premium, hanno abituato il pubblico a trovare ad ogni ora della giornata un prodotto specifico... Io vado a qualunque ora su Fox e trovo un prodotto che mi ricorda che quella rete è Fox. Allo stesso modo Rai 4 usa le repliche per mantenere questa coerenza di racconto: a qualunque ora della giornata ci deve essere il prodotto specifico di Rai 4; la replica è vissuta come un mantenimento dello stesso racconto. Non si può, quindi, fare un palinsesto che ha dei prodotti “inodore” o “insapore” per rispettare i tempi sociali dello spettatore. So che al mattino non ci sono i ragazzi che vanno a scuola, non posso usare il palinsesto con l'idea del palinsesto generalista: devo sapere che a qualunque ora della giornata devo offrire un prodotto coerente con la rete. Anche il magazzino, quindi, deve essere impaginato e riletto con questa idea.

Massimiliano Morelli: Una piccola parentesi, giusto per sfatare il mito del 'magazzino inesauribile'... Ciascun prodotto ha ovviamente un suo “ciclo di vita”. Chi chiede animazione di magazzino o di library Rai pensa magari ai Digimon piuttosto che ad altre serie d'animazione trasmesse proprio da Carlo Freccero su RaiDue parecchi anni fa. Purtroppo, però, i diritti di quelle serie sono scaduti da tempo...


• Rimaniamo su di te Massimiliano: avete affermato che Eureka Seven sarà il vostro ultimo anime “mecha” per il momento. Essendo il mecha quasi sinonimo storico dell'animazione giapponese in Italia, pensate che sarebbe opportuno in un contesto come quello di Rai 4 avere uno slot d'animazione d'annata, recuperando quel pubblico nostalgico che si è un po' perso per strada, o non è una strada perseguibile?


Massimiliano Morelli: Mi riallaccio a quanto ha detto Carlo, nel senso che bisogna vedere innanzitutto qual è la collocazione ideale all'interno del palinsesto per aprire una fascia o uno slot di programmazione da dedicare all'animazione anni '80-primi anni '90... Sicuramente, qualora si creassero le condizioni adatte, si potrebbe pensare, ad esempio, ad un'ora di animazione “a striscia” dal lunedì al venerdì con il prodotto “cult” anni '80... È una possibilità e come tale non è da escludersi a priori. Abbiamo ancora tante idee e sorprese in serbo per voi...

• Come la serialità americana anche gli Anime agiscono su quella fetta di pubblico “residuo” di una precedente esplosione mediatica, la cosìddetta “coda lunga”. Se però finora si è soltanto attinto a queste code forse ora bisogna ripensare a questo approccio, fidelizzando il fandom e proponendogli un'offerta di qualità. Secondo lei è possibile in questo modo allargare il proprio pubblico anche ad altre fasce o la coda lunga è destinata ad essere un elemento chiuso in se stesso?


In questo lavoro editoriale, nel creare un racconto, occorre sempre procedere con il metodo che io ricavo dagli stilisti: prendere un elemento della coda lunga ed elevarlo, invece, a momento generalista. Ci sono, nella coda lunga, consumi e contenuti che sono molto particolari, ma bisogna avere la capacità di individuare quei consumi e quei contenuti tipici della coda e farli diventare momenti per tutti, estrapolarli. Come fanno gli stilisti, che prendono un elemento che trovano “nella strada” e lo fanno diventare un elemento di moda. Questo è un procedimento molto faticoso, che non è automatico... Tutta la nostra cultura di oggi è fatta da sincretismi. Pensate, ad esempio, a tutta la problematica maestro-alunno, tipica di tutta l'animazione giapponese, a come il cinema americano ha saputo prendere questo elemento e trasportarlo dentro il proprio prodotto. Anche la fiction americana, ad esempio, fa benissimo questo, prendendo elementi di racconto marginali, ma che poi diventano, invece, momenti mainstream. Nella coda lunga c'è qualcosa che può emergere e diventare processo di identificazione dei gusti. Quindi non basta fermarsi alla descrizione della coda lunga, ma occorre capire nei suoi elementi se c'è qualcosa che può diventare “luce”, per fare un riferimento all'ultimo episodio di Lost che ho visto. Posso trovare qualche elemento della coda lunga, qualcosa che sia un elemento che per ora giace marginalmente, ma che possa diventare centrico, “momento per tutti”? Questo è il processo, un processo che sa fare molto bene il mondo della moda e che si deve applicare anche in televisione.

• Allora, prima delle ultime due domande, chiediamo a Massimiliano Morelli se ci può fare un resoconto, qualche dato o qualche impressione sulla prima “tornata” di animazione giapponese su Rai 4.

Massimiliano Morelli: Personalmente mi ritengo soddisfatto dell'andamento del prodotto d'animazione...

• Molti ad esempio si chiedono se Eureka Seven ha mantenuto la fanbase di Gurren Lagann.

Massimiliano Morelli: Decisamente... Considera che il primo episodio di Eureka Seven è stato seguito da circa 82.000 spettatori netti, poi c'è stato un calo fisiologico dal secondo episodio e una costante risalita fino all'episodio di giovedì scorso [giovedì 6 maggio n.d.r.], che è stato seguito da circa 66.700 spettatori. Sono risultati abbastanza buoni, non troppo distanti dagli ascolti fatti registrare dal prodotto di fiction americana in seconda serata. A maggior ragione se si considera che parliamo di un prodotto confinato alla seconda serata del giovedì, una goccia in mezzo al mare della programmazione di Rai 4... Ascolti del genere, per chi è abituato all'audience delle reti generaliste, possono sembrare ben poca roba, ma in realtà non bisogna dimenticare che 50.000-60.000 ascoltatori netti sono un risultato che tanti canali satellitari e digitali stentano a raggiungere anche in prima serata. Siamo soddisfatti, il trend è in ascesa, quindi va tutto molto bene.

Carlo Freccero: E poi c'è l'effetto fandom... Il problema è che di fronte all'offerta odierna bisogna trovare da una parte quegli ascolti che servono al mantenimento economico della rete, ma anche trovare il modo per rendere visibile la rete. La visibilità degli ascolti... C'è un lavoro oggi molto più complesso di una volta. È come l'extension del reality, che ha fatto conoscere la rete ad un pubblico che non l'avrebbe mai cercata. L'extension del reality è la stessa cosa degli Anime, solamente per un pubblico opposto: si lanciano sonde per far sì che la rete sia conosciuta. È un lavoro difficilissimo, perché non deve essere comunque contaminato il racconto della rete. È un problema anche matematico: io da una parte uso un genere super-specialistico, come gli Anime, dall'altra parte metto invece un super-genere della tv generalista, il reality; entrambi hanno il compito di far sì che questa rete, che naviga nell'offerta enorme che c'è e non ha le capacità finanziarie di farsi conoscere, abbia visibilità. Reality-Anime, sono mondi opposti: il reality mi fa conoscere al grande pubblico, gli Anime invece ad un pubblico specialistico, super competente. Sono tutti sistemi per far conoscere la rete, mantenendo però una coerenza di racconto. È un lavoro immenso, difficile, ed è chiaro che se avessimo avuto la capacità, ad esempio, di scegliere un personaggio dentro l'Isola dei Famosi avremmo scelto un personaggio in qualche modo attinente a Rai 4, ma non abbiamo avuto questa possibilità.

• “Il medium è il messaggio”, citando McLuhan. Qual è quindi il messaggio di Rai 4 all'interno del medium televisione?

Innanzitutto una cosa molto semplice: “il medium è il messaggio” aveva senso quando i media erano differenti l'uno dall'altro, non erano integrati. Oggi tutti i media sono ibridati, l'uno con l'altro, perché con il digitale si influenzano tra di loro.

• Quindi non esiste solo un messaggio, ma una moltitudine di messaggi...


Bisogna trovare il messaggio che sia capace di ibridarsi tra tutti quanti i media.

• Rai 4, quindi, è integrata?

Finora Rai 4 ha fatto sicuramente una cosa: è riuscita a rimettere assieme, a ibridare la tv con dei pubblici che usano molto i media, sono multimediali. Non si riferisce solamente al pubblico terminale della tv generalista, terminale nel senso letterale del termine, che vede solo la generalista.

• È un investimento a lungo termine...

Il pubblico terminale che vede solo la tv generalista nel tempo è destinato a scomparire. E la pubblicità mi aiuterà in questo senso, perché non considererà più quel pubblico.

• Avrà però ancora ragione di esistere il generalista, ad esempio nella gestione dei grandi eventi...

La generalista trasforma tutto quanto in evento, e lo fa per difendersi e per rimanere al centro di questo sistema dominato dall'ibridazione di tutti i media. Crea tutto ed eventizza tutto, e lo fa grazie ad un suo genere fondamentale, l'informazione. Faccio un esempio molto pratico: eventizza attraverso la politica, attraverso “l'incidente”, crea degli eventi interni... La generalista riesce a porsi in questo modo al centro dell'attenzione.

• Il “media event”, quindi, forse è la sua unica ragione di esistere...

Ma siccome si rivolge a tutti è capace anche di creare falsi eventi!

• Però nella gestione del quotidiano, dove decade il pubblico della generalista che è un pubblico “distratto”, che utilizza la televisone come “sottofondo”, e dove invece c'è un pubblico attento che decide cosa scegliere è il tematico, oppure, nel futuro, Internet e lo streaming, a diventare preponderante. Decido di vedere quello che voglio, quando voglio, eliminando i tempi morti.

Leopoldo Santovincenzo: Però, se posso aggiungere una cosa, in questo c'è una ricaduta anche nell'immaginario, non esclusivamente nelle modalità di fruizione. La televisione generalista ha in qualche modo come referente un sistema chiuso, è chiusa in un perimetro che è quello domestico dove si muove il nucleo familiare. Gli immaginari a cui può attingere, quindi, sono necessariamente limitati dal perimetro in cui è rinchiuso. Un sistema aperto, invece, come Rai 4, rimanda come in un ipertesto di immaginari completamente diversi e insospettabili, che consente di far convivere in un palinsesto come quello di Rai 4 gli Anime giapponesi, che sono molto “di nicchia” nel senso buono del termine, e i film americani che sono prodotti un po' più “facili” e proposte come alcune di quelle che abbiamo fatto, anche alcuni film orientali e film d'animazione francesi molto moderni, film spagnoli e così via. Ad esempio, per restare al cinema d'azione, una modalità di rappresentazione del cinema d'azione contemporaneo è stata mutuata dalla new wave di Hong Kong: tutto questo si è tradotto in una sorta di virus, una intelligenza spettacolare che ha finito per essere travasata e attraversare un po' tutte le cinematografie... Il cinema d'azione americano contemporaneo non può prescindere da quella esperienza, i film francesi prodotti, ad esempio, da Luc Besson, come “Banlieue 13” o come “Il patto dei lupi”, che è uno dei grandi successi di Rai 4, in qualche modo sono attraversati dal virus del cinema di Hong Kong e dell'accostamento di generi apparentemente assolutamente incompatibili. Attraverso queste forme di sincretismo, parlando ad un pubblico che è in grado di accedere ad immaginari completamente diversi, distanti e totalmente antitetici, si crea poi quello che è un immaginario e una identità di canale com'è quella di Rai 4.

• Quindi possiamo tornare al discorso di prima: dove il generalista era molto “statiuniti-centrico”, il tematico diventa globale.
Ultimissima domanda: si parla sempre di “Freccero il situazionista”... Mette i Puffi alle 20 ed è situazionismo, mette gli Anime su Rai 4 ed è situazionismo. Allora: Rai 4 è davvero situazionista oppure è la generalista ad essere l'anacronismo della tv italiana?


A parte il fatto che tutto è cominciato perché ho fatto la prefazione ad un libro che mi ha formato, “La società dello spettacolo” di Guy Debord, è chiaro che bisogna creare sempre delle situazioni nuove. In questo senso sono ancora situazionista. Rai 4 è sicuramente situazionista, perché ha creato una situazione nuova.

Dètournement dei media?

Esatto.

Bene, ringraziamo Rai 4 per il tempo concessoci. AnimeClick.it e lo staff di Rai 4 vi salutano!

Su Animeclick troverete il video della terza parte..

http://www.animeclick.it/news/25199-ani ... ro-parte-3

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Re: Rai 4:gli anime,notizie,interviste a Carlo Freccero

Messaggioda Debris » lun mag 31, 2010 7:18 pm

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Lunga e bella intervista di Animeclick
http://www.animeclick.it/news/25240-sou ... dal-fabbro
alla direttrice del doppiaggio di Soul Eater, la brava Marzia Dal Fabbro, che preannuncia alcuni dei nomi dei doppiatori della serie

AnimeClick.it: Ciao Marzia, sono Cloud della redazione di AnimeClick.it. Come procede il doppiaggio di Soul Eater? Ci puoi anticipare qualcosa sulle voci dei protagonisti principali?

Marzia Dal Fabbro: Certo! Mi fa piacere poter dare qualche anteprima sulle voci. Soul sarà doppiato da Stefano Crescentini e Maka da Veronica Puccio, Death the Kid da Emiliano Coltorti, mentre per Black Star abbiamo deciso di seguire la linea giapponese facendolo doppiare a una voce femminile, la bravissima Monica Bertolotti. Shinigami avrà la voce di Oreste Baldini, mentre il Dott. Stein è interpretato da Christian Iansante.

AnimeClick.it: Tu ti sei occupata anche della direzione del doppiaggio e dell’adattamento dialoghi di un’altra serie con marchio The Licensing Machine, Deltora Quest. Tuttavia, molti hanno criticato quel doppiaggio, in maniera oggettiva per quanto riguarda il perpetuo riutilizzo dei doppiatori su più personaggi, cosa che avveniva in quasi ogni episodio. Si è deciso di proseguire in questo modo anche per Soul Eater o di “curare” un po’ di più il comparto voci di questa serie?


Marzia Dal Fabbro: Per ciò che riguarda Deltora Quest, i tempi e le modalità di lavorazione erano molto diverse. Ricevevamo solamente pochi episodi alla volta da doppiare in tempi piuttosto stretti. I budget contenuti purtroppo non permettono di utilizzare un numero troppo vasto di doppiatori (ogni doppiatore è un costo in più). Tuttavia, devo dire che da sempre è pratica nei cartoni animati di utilizzare gli stessi attori per doppiare più personaggi nelle diverse caratterizzazioni (in passato dei nostri grandi doppiatori di cartoni riuscivano a doppiare un intero episodio con 2 o 3 voci! Uno di questi talenti straordinari è stato, tra gli altri, Franco Latini). Naturalmente a tutti noi direttori piacerebbe poter cambiare voce per ogni ruolo minore e lavorare con quanti più doppiatori possibili, ma purtroppo non siamo sempre in condizione di farlo. Credo sia importante che anche i fans capiscano che il doppiaggio è sottoposto spesso a elementi che condizionano le scelte artistiche (questi elementi sono essenzialmente tempi e costi).

Tuttavia, con Soul Eater, abbiamo la fortuna di avere l’intera serie a disposizione, situazione totalmente diversa rispetto a Deltora Quest. Questo ci permette di avere una visione complessiva e di ottimizzare l’utilizzo delle voci, senza dover ricorrere a eccessivi doppioni. Inoltre, nel caso di Soul Eater, molti personaggi cosiddetti “minori” sono presenti in vari episodi della serie ed è quindi evidente che non copriranno altri ruoli minori.

C’è da dire inoltre, che la tipologia della serie si differenzia molto da Deltora Quest. In Deltora, il fatto che alcuni personaggi minori (guardie, gnomi, etc) siano doppiati dalle stesse voci, non snatura sostanzialmente lo stile della serie, mentre in Soul Eater ogni personaggio e ogni battuta contribuiscono a rendere la serie assolutamente geniale e unica nel suo stile. Spero apprezzerete le nostre scelte, sarò molto felice di leggere i vostri commenti... buoni e cattivi!

AnimeClick.it: In Deltora Quest sono presenti, inoltre, diverse censure ai dialoghi e adattamenti poco fedeli all’opera originale giapponese, con italianizzazioni apparentemente fatte di propria iniziativa. Come vi siete comportati con l’adattamento di Soul Eater – ad esempio, con i nomi dei vari attacchi usati dai personaggi – una serie che andrà in onda su un’emittente quale Rai 4, finora caratterizzata dalla trasmissione di Anime fedeli all’originale e senza censure, né video né audio, con un pubblico aggiornato e, allo stesso tempo, esigente nella cura dell’edizione italiana di una qualsivoglia serie?


Marzia Dal Fabbro: I dialoghi di Deltora Quest sono stati elaborati dalla versione americana (doppiata in Canada per l’esattezza). Non abbiamo ricevuto alcun copione o materiale video in giapponese. Posso dire che mi sono mantenuta fedelissima alla versione “americana”, poiché questo era stato richiesto dall’emittente e laddove la versione americana non dava soluzioni convincenti, ho fatto riferimento ai romanzi di Emily Rodda tradotti in italiano, dalla quale è stata tratta anche la serie. Potrei quindi argomentare ogni singola scelta dicendovi il perché o da dove è stata tratta. Ovviamente, mi è difficile dire quanto la versione americana (e di conseguenza quella italiana) si scosti da quella giapponese, probabilmente la versione americana è stata “americanizzata” e molte delle sfumature che i giapponesi tendono a dare ai loro prodotti, sono andate perdute. Questo mi rincresce, anche a me piace un lavoro approfondito sul testo per rendere con la massima aderenza la traduzione di termini o concetti, ricordando comunque che l’adattamento, come sapete, non può mai essere una semplice traduzione letterale.

Nel caso di Soul Eater, tuttavia, devo dire che la situazione è più fortunata. Lavoriamo con il video originale in giapponese (che permette di conoscere lo stile e le intenzioni della versione originale) e abbiamo (io e Paolo Turco, l’altro dialoghista della serie) a disposizione i copioni delle versioni francese e americana, nonché i fumetti manga e le versioni sottotitolate in italiano. C’è insomma materiale a sufficienza per interrogarsi sulle possibili soluzioni di traduzione. Inoltre, abbiamo la fortuna di collaborare con Massimiliano Morelli su tutto ciò che riguarda la traduzione di termini (mosse e attacchi dei combattimenti, nomi di persone e luoghi, etc) e di idiomi o modi di dire giapponesi. Massimiliano è bilingue con il giapponese ed ha una cultura straordinaria su questo tipo di prodotto, quindi è un vero piacere poter collaborare e decidere insieme passo per passo, episodio per episodio, le scelte di adattamento. Come in qualsiasi traduzione – e il doppiaggio è sempre un compromesso (non necessariamente riduttivo però!) - siamo coscienti che ci saranno sempre persone che condivideranno o disapproveranno determinate scelte e questo è assolutamente normale e legittimo. Credo però che quando ad una scelta si è arrivati consapevolmente, valutando tutti gli elementi possibili, quella scelta anche se non condivisa, vada comunque rispettata.

Spero davvero che vi potrete godere questa bellissima serie in italiano, senza essere troppo “distratti” dal doppiaggio ed entrando così nel vivo delle avventure degli studenti della Shibusen... (ooops, ho anticipato anche la scelta di mantenere il nome Shibusen!).


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La storia di Soul Eater ruota attorno agli studenti della Shinigami Buki Shokunin Senmon Gakko (chiamata più comunemente con il nome di Shibusen), una scuola professionale per meister (maestri) e le loro buki (armi demoniache che possono assumere la sembianza umana). La scuola è stata creata da Shinigami-sama, il Dio della Morte, che assolve anche alla funzione di preside.
Ogni meister combatte con una buki, sua compagna, e lo scopo finale della scuola è di mantenere la pace e impedire che sorga un nuovo kishin: un meister demoniaco che ha quasi fatto sprofondare il mondo nel caos.

Riassumendo, quindi, i doppiatori principali dell’Anime saranno:
Soul: Stefano Crescentini (L in Death Note, Hijikata in Gintama)
Maka: Veronica Puccio (Nunnally in Code Geass, Jasmine in Deltora Quest)
Death the Kid: Emiliano Coltorti (Haku in La città incantata, Yoite in Nabari)
Black Star: Monica Bertolotti (Jakotsu in Inuyasha, Nozomi in Yes! Pretty Cure 5)
Shinigami: Oreste Baldini (Takumi in NANA, Tatsuo in Il mio vicino Totoro)
Dott. Stein: Christian Iansante (Mugen in Samurai Champloo, Vincent Law in Ergo Proxy)

Soul Eater andrà in onda su Rai 4 a partire dal prossimo settembre, assieme a Eureka Seven.
Restate sintonizzati per la seconda parte di quest’approfondimento sull’edizione italiana dell’Anime, nonché per l’imminente intervista con Massimiliano Morelli!

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Re: Rai 4:gli anime,notizie,interviste a Carlo Freccero

Messaggioda Debris » mar lug 13, 2010 7:54 pm

Piccolo aggiornamento sulle News di Rai 4

Nel prossimo autunno, secondo le informazioni diffuse da Animeclick quest'oggi verranno presentate Tre serie di notevole livello e tutte al femminile durante un Anime Morning domenicale che inizierà con la replica settimanale di Eureka Seven e proseguirà con le prime visioni assolute de
La Malinconia di Haruhi Suzumiya e Lovely Complex!

Subito dopo, infatti, andrà in onda NANA, già trasmesso in passato su MTV, seppur con audio censurato. Vista la politica di Rai 4 nel trasmettere gli Anime in versione integrale possiamo supporre, quindi, che anche quest’ultimo titolo chi non ancora avuto occasione potrà vederlo su una tv in chiaro senza dialoghi edulcorati, rendendolo, di conseguenza, in parte nuovo.

E' da notare che: Sul listino pubblicato su Sipra.it compare anche un’altra serie d’animazione dopo NANA, ma la redazione di Rai 4 afferma che si tratterebbe di un errore.

Harui è vero cult mentre Nana è un vero fenomeno sia nel campo dei Manga che nel campo della musica che dell'animazione potete trovarle su Animeclick.


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La Malinconia di Haruhi Suzumiya (Suzumiya Haruhi no Yuutsu) è una serie in 14 episodi creata nel 2006 da Kyoto Animation, tratta dal manga omonimo di Nagaru Tanigawa e diretta da Tatsuya Ishihara, già alla regia delle serie Air, Clannad e Full Metal Panic? Fumoffu.
Nella nostra recente intervista a Massimiliano Morelli, il responsabile della selezione e della programmazione dei serial e dell’animazione della rete ci aveva già anticipato il suo interesse nel portare questa serie su Rai 4, relazionandosi al nostro sondaggio dell’anno scorso, dove Haruhi era risultato l’Anime che l’utenza di AnimeClick.it avrebbe voluto vedere maggiormente sull’emittente, e, come ci ha anticipato lo stesso Massimiliano, l’ordine delle puntate sarà quello random originale, per poi passare a una ritrasmissione, questa volta seguendo l’ordine cronologico corretto.

Trama: Haruhi Suzumiya è sempre stata considerata un personaggio piuttosto strano dai suoi compagni. Presentandosi alla classe, ad esempio, mette subito in chiaro di non voler avere a che fare con “semplici umani”, ma solo con alieni, viaggiatori del tempo o esper. Tutti le stanno alla larga, ma Kyon, un suo compagno, le rivolge la parola incuriosito, e da quel giorno diventa la persona a lei più vicina, dando adito alle voci secondo cui ci sarebbe una relazione sentimentale tra i due. Haruhi finisce per abbandonare ogni club scolastico di cui entra a far parte, perciò Kyon le suggerisce di crearne uno tutto suo: nasce così la SOS Brigade, club che va a caccia di fenomeni paranormali. Ma dove trovare nuovi membri?


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• Lovely Complex (Love★Com) è un Anime sentimental-demenziale in 24 episodi prodotto nel 2007 da Toei Animation e tratto dal manga di Aya Nakahara, che ha ispirato anche un film live action e un videogioco per PlayStation 2. MTV trasmise i primi due episodi della serie il 1° maggio dello scorso anno.
Anche Lovely Complex era risultato molto apprezzato nel nostro sondaggio, classificandosi al 6° posto di gradimento.

Trama: Risa Koizumi è una studentessa del primo anno di liceo complessata per via della sua alta statura. Suo vicino di banco è Atsushi Otani, afflitto dal problema opposto, la bassa statura. I due passano le giornate in eterni battibecchi e prese in giro, tanto che uno dei professori ribattezza la coppia: All Hanshin-Kyojin, come un celebre duo di comici. Arrivata l’estate i due scoprono che potrebbero aiutarsi a vicenda per conquistare i rispettivi amati. Tra i due inizia così una tregua e, lentamente, un’amicizia. Atsushi e Risa, visto il complesso della statura, hanno deciso di fare una scommessa: chi dei due troverà per primo un fidanzato o una fidanzata? Tra l’altro Natale (in Giappone è considerata la festa degli innamorati) è alle porte, e i due rischiano di dover andare in coppia al concerto del rapper Umibozu. Non sia mai! A complicare la situazione arriva Mayu Kanzaki, ex fidanzata di Atsushi. Tra i due inizia così una tregua e, lentamente, un’amicizia o forse qualcosa di più...

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NANA è una serie shojo del 2006 prodotta da Madhouse, i cui 50 episodi sono stati trasmessi la prima volta da MTV nell’Anime Night 2007-2008.
Il manga di Ai Yazawa è attualmente fermo al 21° volumetto, a causa di alcuni problemi di salute dell’autrice.

Trama: L’opera presenta le vicende di due ragazze ventenni accomunate dallo stesso nome e dall’uguale decisione di trasferirsi a Tokyo: Nana “Hachi” Komatsu e Nana Osaki. Le due giovani prendono lo stesso treno diretto alla capitale giapponese, ed è lì che si conoscono. Separate alla stazione, si incontreranno successivamente per caso in un appartamento che entrambe hanno intenzione di affittare: decideranno di essere coinquiline e di dividere insieme la vita quotidiana. Nana O. decide di andare a Tokyo per avere successo con la sua band, mentre Nana K. ci va inizialmente per raggiungere il suo ragazzo, Shoji, ma il vero motivo è che vuole diventare indipendente.


Approfittiamo di questa notizia per segnalarvi anche la replica del film Il castello errante di Howl di Hayao Miyazaki, in onda dopodomani sera, giovedì 15 luglio, alle ore 21.10.

Rai 4, quindi, con l’arrivo di Soul Eater e della tanto desiderata “Anime Morning” inizierà alla grande il prossimo autunno, ma le sorprese non finiranno certo qui. Restate sintonizzati!

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Re: Rai 4:gli anime,notizie,interviste a Carlo Freccero

Messaggioda Debris » sab dic 11, 2010 2:49 pm

Nuovo e interessante annuncio dalle pagine di Animeclick:

http://www.animeclick.it/news/26921-in- ... e-su-rai-4

in arrivo un nuovo ciclo di film d'animazione su Rai 4! ...sul sito della rete è comparso, in forma un pò nascosta, un annuncio che comunica la sospensione della "serata Anime" dal 23 dicembre e dell'Anime Morning dal 26 dicembre, per far posto ad un nuovo ciclo di lungometraggi d'animazione!

Quali film ci aspettano ??

La caccia al titolo è Aperta!!

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Re: Rai 4:gli anime,notizie,interviste a Carlo Freccero

Messaggioda Debris » gio feb 17, 2011 4:45 pm

Sono in arrivo delle novità per l'anime Morning di Rai 4, nella domenica mattina di Rai 4, che andranno a sostituire Lovely Complex e La malinconia di Haruhi Suzumiya. Il primo titolo annunciato in questi giorni è: Toradora..

Una commedia romantica in 25 episodi prodotta nel 2008 da J.C. Staff (Excel Saga, Nabari, Slayers Evolution-R) e tratta dall’omonima light novel di Yuyuko Takemiya.

http://www.animeclick.it/news/27660-tor ... g-di-rai-4

Toradora OP

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=hKDBknw7r4U[/youtube]

Trama: Ryuji Takasu è adolescente al suo secondo anno di scuola superiore, ha un carattere tenero e cortese ma è spesso considerato come un delinquente a causa dei suoi occhi. Insieme al suo amico Yusaku Kitamura fa amicizia con la “mini-tigre” della scuola, ossia Taiga Aisaka, una ragazzina dall’aspetto dolce e gentile, ma dalla personalità brutale, segretamente innamorata di Kitamura. Insieme, decideranno di aiutarsi l’un l’altra nelle loro rispettive vicende amorose, cosa riserverà a loro il destino?

Altri titoli sono in arrivo
.

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Re: Rai 4:gli anime,notizie,interviste a Carlo Freccero

Messaggioda Debris » ven lug 01, 2011 4:20 pm

Allora il primo annuncio è stato Tokyo Magnitude 8.0 che come detto formerà un mini-ciclo a sé stante sulla Rete più seguita del digitale, c'era un interessante articolo sul Venerdì della scorsa settimana con lunga, ma come al solito interessante, intervista di Freccero...chiediamoci adesso...cosa può arrivare dopo ??

http://www.animeclick.it/news/28753-tok ... o-su-rai-4

Cosa sostituirà Soul Eater e Toradora! nella seconda serata del giovedì di Rai 4!..avreste qualche preferenza..idea ??

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Re: Rai 4:gli anime,notizie,interviste a Carlo Freccero

Messaggioda Nataku_Rei » sab lug 02, 2011 8:15 pm

le serie di ghost in the shell mi piacerebe ,ma penso si metterà un qualche altro anime più soft sulla scia di toradora e soul eater
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Re: Rai 4:gli anime,notizie,interviste a Carlo Freccero

Messaggioda Debris » sab lug 02, 2011 9:13 pm

In effetti la scelta è in controtendenza rispetto alle due scelte precedenti

..Ergo Proxy non è proprio quel che si dice un anime soft.

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=qrHUpVLpIhE[/youtube]

Sicuramente, però, era fra i più richiesti.

http://www.animeclick.it/anime.php?titolo=Ergo+Proxy

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Re: Rai 4:gli anime,notizie,interviste a Carlo Freccero

Messaggioda Debris » sab lug 23, 2011 11:10 pm

Carlo Freccero è stato ufficialmente riconfermato come direttore di Rai 4 in una riunione del 7 luglio ponendo termine ad un'insulso balletto che continuava da mesi..

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Re: Rai 4:gli anime,notizie,interviste a Carlo Freccero

Messaggioda Debris » lun ago 22, 2011 4:20 pm

E' iniziato oggi la messa in onda della serie Tokyo Magnitude 8.0 nell'ambito del rinnovato palinsesto della nuova Anime morning insieme alle repliche de La malinconia di Haruhi Suzumiya e Lovely Complex.

http://www.animeclick.it/news/29447-tok ... o-su-rai-4


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