Episode 5: Homecoming

Area riservata alle partite in svolgimento del GDR di Darcadia.
Avatar utente
Darcadia
Tenente Generale
Tenente Generale
Messaggi: 852
Iscritto il: lun gen 03, 2005 3:08 pm
Località: Roma

Re: Episode 5: Homecoming

Messaggioda Darcadia » dom apr 06, 2008 11:31 pm

Sala Riunioni Base AEUG nel pacifico
Claire che ormai si era ripresa ma non era ancora in grado di pilotare. Solo ora stava ricominciando ad usare le braccia normalmente e farsi imboccare era stato per lei piuttosto imbarazzante. Ripensandoci però le era piaciuto perché farsi accudire come una bimba le aveva scaldato il cuore in un periodo cupo.
Era seduta davanti alla commissione AEUG la quale era presente in teleconferenza via trasmissione criptata. I monitor stavano davanti ai posti vuoti della sala riunioni. Erano presenti anche un paio di rappresentanti degli Sponsor...
Li odiava. Per loro tutto questo era profitto...semplice e mero profitto.
"La commissione è soddisfatta dell'operato della sua squadra, Capitano Zabiarov. Come sempre i Dragon Fangs non hanno deluso le aspettative."
"Naturalmente i modelli catturati saranno consegnati ai nostri sponsor affinché possano retro ingegnerizzarne le tecnologie impiegate. Anche la cattura del Dr Bauer è sta una fortuna inaspettata."
"Vale a dire produrne e smerciarne le armi." pensò tra sè e sè Claire.
"Prepari la squadra al lancio. Lasciate la Terra entro trentasei ore insieme ai modelli catturati e il dr Bauer."

"Cosa!?" Claire si alzò di scatto.
"I miei uomini sono esausti! Abbiamo affrontato una situazione al limite dell'impossibile! Mandate su solo i modelli!!!" Claire era furiosa. I DF non era il cane al guinzaglio di nessuno. Unirsi all'AEUG aveva consentito loro di avere facile accesso ai rifornimenti ma era venuto ad un prezzo che era salito sempre di più: la loro libertà.
"Capitano! Si moderi! Abbiamo altri piani per i Dragon Fangs. Non c'è bisogno che le ricordi chi ha finanziato il suo gruppo e che provvede alla vostra mobilità. Forse non è più in grado di comprendere quanto sia importante il nostro obiettivo comune."
"Inaccettabile!"
"Ci è giunta voce che ci sta nascondendo un newtype fra i suoi uomini. La commissione non dubitava della sua lealtà ma alla luce di tutto ciò potrebbe provvedere a investigare. Lei sa quanto ci siano necessari per la causa." disse uno dei membri della commissione aggiustandosi gli occhiali.
Claire era scioccata. Come facevano a saperlo. La stavano ricattando ora.
Strinse i denti.
"Farò quanto necessario" Disse Claire seccamente battendo i tacchi e facendo il saluto militare.

Robert, porto sotterraneo
I marinai stavano passando in consegna i prigionieri. Robert riusciva a vederli dalla sua cabina di pilotaggio. Bauer sembrava calmo e tranquillo. Charlie invece era alquanto tesa.
"Perché non le vai a parlare?" Robert ebbe un pensiero veloce che lo fece sussultare...era stato come se non fosse stato un suo pensiero ma un suggerimento altrui.

Mark, porto sotterraneo
Mark era in compagnia di Kate che le aveva chiesto aiuto per alcune noie che aveva sul Balancer e che i tecnici di bordo non erano stato in grado di aiutarla a togliere. Mark sedeva con il suo portatile attaccato via cavo ai piedi del suit dove si trovavano i sensori principali. Kate lo osservava ammirato. Mark era concentrato quando il suo sgurado cadde su un suit sconosciuto che stava venendo trasportato con un camion verso un elevatore a una cinquantina di metri da loro. Sembrava un modello basato sul mostro bianco ma di un tipo che non aveva mai visto.
Immagine
il suit visto da Mark


[non avendo ricevuto post dagli altri per il momento proseguo con Robert e Mark. Per favore postate quanto prima]
Immagine

Avatar utente
Patrick Johnson
Sergente
Sergente
Messaggi: 187
Iscritto il: ven mar 17, 2006 5:22 pm

Re: Episode 5: Homecoming

Messaggioda Patrick Johnson » lun apr 07, 2008 8:51 am

Darcadia ha scritto:Robert, porto sotterraneo
I marinai stavano passando in consegna i prigionieri. Robert riusciva a vederli dalla sua cabina di pilotaggio. Bauer sembrava calmo e tranquillo. Charlie invece era alquanto tesa.
"Perché non le vai a parlare?" Robert ebbe un pensiero veloce che lo fece sussultare...era stato come se non fosse stato un suo pensiero ma un suggerimento altrui.


Robert Baumer

Robert osservava ormai come una fissazione i prigionieri passati in consegna. Quel pensiero ora lo stava tormentando. Andarle a parlare oppure no ? Scostò lo sguardo cercando di non pensarci e di concentrarsi sulle analisi del GM catturato e dei due "Mostri Bianchi" eppure... eppure si ritrovava sempre a volgere lo sguardo in quel punto, cercandola con lo sguardo, facendo alcuni zoom di tano in tanto, cercando d'illudersi che fosse solo per motivi di test di nuove impostazioni.

"Ma cosa stai facendo" mormorò a sè stesso "sembri un ragazzino" si sentiva ridicolo. Uno come lui, adulto che aveva già vissuto gli orrori di una guerra, che aveva perso i genitori e passato momenti certamente non felici, si ritrovava a esser nervoso nel dover affrontare una donna. O forse sè stesso ? Che la sicurezza e la serietà che tentava di far trapelare fossero solo scudi per difendere il suo vero io ? "Pensi troppo Baumer" si ridisse mentre cominciava a spegnere poco per volta i sistemi e aprire l'hatch del cockpit.

Appena aperto, la luce di uno dei riflettori interni lo colse di sprovvista obbligandolo a mettere una mano sulla fronte per fargli da schermo. Le telecamere filtravano la luce in eccesso, gli occhi invece dovevano subirne tutti gli effetti. Scosse la testa mentre s'appoggiava alla ringhiera dell'elevatore che cominciava a scendere per raggiungere il terreno. Si ritrovò a guardare nella direzione dei prigionieri e sentì il cuore aumentare i battiti. Man mano che la pedana s'avvicinava al terreno sfilando il gigante di metallo, Baumer tentava d'imporsi un autocontrollo. Sceso dalla pedana, diede i rapporti dei controlli del suit a uno dei capi meccanici che si stavano occupando del suo mezzo comunicandogli i risultati ottenuti dall'O.S. per poi salutarlo e dirigersi a passo normale verso i prigionieri.

'Mi tacceranno di tradimento, passaggio informazioni o collaborazione in generis... in cosa diamine mi stò cacciando...' pensò velocemente a molte cose, a scene dei collaborazionisti coi Federali fucilati, alle forze Federali a Solomon e A Bao A Qu, al Nord Africa, ai suoi genitori alla sua vecchia ragazza ormai morta. Sembrava che volesse trovare una ragione più o meno valida per non avvicinarsi alla fila di priogionieri, eppure non riusciva a evitarlo e si ritrovò nei loro pressi a osservarli , a cercare quel volto che aveva visto la prima volta in una comunicazione disturbata.

Il ricordo di lei che si puntava al pistola alla tempia con lo sguardo spaventato e determinato al tempo stesso gli saltò alla mente d'improvviso. Cosa poteva indurre una persona a pensare al suicidio piuttosto di farsi catturare ? Che considerasse la sua vita così poco preziosa ? Che considerasse l'AEUG , o forse è meglio dire i Dragon Fangs, gente di cui non bisognava fidarsi ? I pensieri di quel momento s'accavallarono come se vedesse la scena da differenti angolazioni, vedendosi sporgere all'interno del cockpit del GM e porgerle la mano. Alcuni dettagli gli sembravano fittizi, irreali così come i movimenti, eppure.. era così realistico. 'Perchè ha abbassato l'arma e non s'è uccisa?' si ritrovò a pensare 'Perchè s'è fidata della mia parola?'

Si diresse verso una delle guardie e la salutò in maniera formale. L'ultima cosa che voleva era parlare con un prigioniero senz'autorizzazione. "Scusi del disturbo" disse dopo l'introduzione "Ma vorrei sapere se è possibile parlare con uno dei prigionieri".

Quando finì di formulare la frase, ebbe come una strana sensazione. Era stato spinto da una frase ad andare lì e trovare il coraggio per parlarle assieme. 'Perchè non vai a parlarle'. Non sapeva perchè ma qualcosa sembrava suggerirgli che non fosse un suo pensiero, più un suggerimento... ma se era così... chi lo aveva fatto ? E come ? Che qualcuno avesse interesse a farli incontrare e far succedere qualcosa , buona o brutta che fosse ? Oppure ... 'pura e semplice fantasia Robert, calmati' si ritrovò a pensare. Ormai la cosa era fatta, doveva solo andare avanti con cautela , avrebbe pensato poi a quello strano pensiero... sempre che ne avesse avuto il tempo.

[ NdG : ed ecco che comincia il tragico finale di Baumer che verrà tacciato di collaborazionismo a breve :lol: ]
Immagine
Robert Baumer, pilot of the MS-06 F2 AEUG Custom
--Belive in the sign of Z!--
--Gundam UC Century Fan--
"Il mio casato, lo porto sulle spalle" Brynden Tully]
"L'inverno stà arrivando"[i] Motto Casata Stark

Avatar utente
Ghilbert
Erede delle Stelle
Erede delle Stelle
Messaggi: 1134
Iscritto il: mer gen 26, 2005 9:32 am
Contatta:

Re: Episode 5: Homecoming

Messaggioda Ghilbert » lun apr 07, 2008 8:57 pm

Kou Uraki

Dopo gli eventi delle ultime settimane, ai piloti dei DF nn sembrava vero avere un paio di giorni di tranquillità, ma nonostante questo Kou nn riuscì a rilassarsi. Dopo essere stati ripresi da Claire Kou era riuscito a convincere Mark e il proprio superiore della necessità di reinstallare la IA sui Gp03; le loro conoscenze su quei mezzi erano troppo superficiali per potersi permettere di modificarne una componente così importante senza che si rischiasse di rendere inutilizzabili l'unità. Lui e Mark lavorarono fianco a fianco, e i loro rapporti si distesero, anche se lo sfregiato pilota di zeon continuava ad essere confvinto della pericolosità di quella IA. Kou nn riusciva a capirlo, ma nel momento in cui i cavi venenro ricollegato sentì come se qualcosa dentro di lui fosse tornata finalmente a posto, come se ci fosse stato qualcosa di tremendamente sbagliato nel disattivare l'IA. La sua brama di impadronirsi di tutti i segreti di quell'unità era tale da passare tutto il tempo libero o nella cella di Nina per studiare i progetti ed i limit strutturali del Gundam, o nel cocpit dello stesso, per effettuare decine di simulazioni. La mattina era sempre il primo a giungere nell'hangar e l'ultimo ad andarsene.Nei suoi incontri con Nina Kou i due riguardarono per decine di volte il video della manovra di separazione e recupero del modulo B, senza cmq iuscire a spiegarsi come Kou fosse riuscito ad eseguirla. La notte prima dell'attracco Kou rimase così a lungo a ripetere calcoli e simulazioni da ddormentarsi nel cokpit, Una notte rimase addirittura a dormire nel cockpit, e si sentì al sicuro come nel ventre di sua madre. NN aveva mai sentito un legame così forte con un suit, e si sentì caldo e al sicuro come nel ventre di sua madre. NN aveva mai sentito un legame così forte con un suit.
Ora che erano arrivati avrebebro finalmente saputo quale altra missione li aspettava ed in che modo avrebbero impiegato i Gundam rubati.

[nulla da segnalare, aggiornerò la scheda del personaggio in seguito]
StarSubbeR no Tameni!
ImmagineImmagine

Avatar utente
RyuVegea
Sergente Maggiore
Sergente Maggiore
Messaggi: 239
Iscritto il: gio feb 24, 2005 4:07 pm

Re: Episode 5: Homecoming

Messaggioda RyuVegea » mar apr 08, 2008 2:15 am

Mark Jurghens

Mark, porto sotterraneo
Mark era in compagnia di Kate che le aveva chiesto aiuto per alcune noie che aveva sul Balancer e che i tecnici di bordo non erano stato in grado di aiutarla a togliere. Mark sedeva con il suo portatile attaccato via cavo ai piedi del suit dove si trovavano i sensori principali. Kate lo osservava ammirato. Mark era concentrato quando il suo sgurado cadde su un suit sconosciuto che stava venendo trasportato con un camion verso un elevatore a una cinquantina di metri da loro. Sembrava un modello basato sul mostro bianco ma di un tipo che non aveva mai visto.
Immagine


Setacciare i bachi all'interno del sistema di bilanciamento automatico di un mobile suit non era cosa facile, Mark lo sapeva fin troppo bene. Il Bilanciamento avveniva tramite l'applicazione di forze vettoriali tali per cui ad una data azione del suit corrispondeva un controspostamento automatico grazie al quale questi non cade e quindi non perde l'equilibrio. Senza questo complesso insieme di autoregolazioni un mobile suit non sarebbe nemmeno in grado di camminare, e Mark sapeva che per setacciare le noie che l'Acguy di Kate continuava a darle serviva considerare il fattore primario. Operava quasi esclusivamente in ambiente marino e lì il bilancialento viene a compensarsi con le forze idrodinamiche che agiscono sui corpi galleggianti. Sulla terra invece era diverso, l'Acguy era grosso, pesante e per nulla agile. Bastò spulciare un pò tra le forze operanti sui servo sistemi idraulici delle articolazioni delle gambe per capire il problema, era solo una questione di taratura. I giunti delle ginocchia, troppo stressati per l'eccessivo peso della struttura a terra a volte causavano un fenomeno di staratura dei sensori e questo non perchè i settaggi fossero imprecisi, ma perchè proprio le strumentazioni meccaniche per l'eccessivo stress strutturale andavano in palla subendo piccoli danni. Mark scoperto l'arcano comunicò l'esito della propria diagnosi....

"Brutto affare Kate.... C'e' da cambiare l'accelerometro collegato al giunto del ginocchio sinistro.... il bambino qui, essendo pesante, te lo stara ogni volta che mette i piedini all'asciutto. Appena ho tempo te lo monto in una posizione più sicura, magari vicino ad un longherone portante della struttura così non subirà eccessivi stress e non sarai costretta a farlo sistemare ogni volta ai meccanici......"

Mark si voltò verso la ragazza la quale lo osservava ammirata....

"...ehm....cheee...c'e'?"

Il ragazzo incespicò un pò per l'imbarazzo e per lo sguardo vispo ed attento della ragazza....
poi...
Qualcosa catturò i suoi occhi....

"Vieni con me Kate!"

Mark si alzò da terra e si mise a correre andando verso il camion in movimento....
Un nuovo modello....
Era simile al tanto famigerato Gundam di cui si era invaghito a bordo del Valiant....
Ma era diverso...
Struttura esterna, armatura, giunture e forse persino la struttura interna ad una prima occhiata erano completamente diverse da quelle del Blue Spark....
Gli era bastato osservarlo una volta per capirlo....
Ma sopratutto....il suo sguardo.
Quello era completamente diverso.
Quei suit avevano un'arcana alchimia dietro al loro aspetto, quegli occhi....vitrei strumenti d'osservazione sinottica....recavano qualcosa che attirava Mark come un' ape sul miele....come un materiale ferroso per effetto di una gigantesca calamita....

".....un Gundam..."

Durate la corsa Mark pronunciò quelle parole senza accorgersene....... e pensando di avere Kate al seguitò balzò di fianco al camion di trasporto, per parlare con gli addetti....

"Salve, sono il Sergente Mark Jurghens, addetto allo smistamento dei mobile suits e del personale a bordo del sommergibile di classe Yukon Valiant. Che tipo di unità é quella che trasportate nel retro del vostro cargo? Vorrei poterla ispezionare se possibile. Eccole il mio tesserino di riconoscimento."

Mark si era rivolto al primo degli addetti in carico a quel trasporto....
Di che mai si trattava?
Quel suit sembrava assemblato in maniera affrettata e serbava ancora sigilli di protezione, quasi come fosse appena uscito di fabbrica. Ma la cosa più interessante....era rappresentata dal doppio complesso di paratie metalliche apparentemente poste dietro la sua schiena....sembravano ricoperte di uno strano rivestimento scuro, quasi a ricordare la copertura refrattario-protettiva delle navette spaziali.....che fosse qualche strano sistema di rientro atmosferico?
Doveva saperne di più.
Se avesse ottenuto dati sensibili avrebbe potuto impiegarli per ritrare le specifiche dei sistemi operativi degli Zaku della squadra o ancor meglio....proporre ai finanziatori miglioramenti o aggiornamenti sfruttando parti di ricambio facilmente reperibili....
Sperava in una risposta affermativa.....dopo di che avrebbe ispezionato il mezzo e fatto rapporto al Comandante.
Una tale scoperta non poteva essere taciuta.

[Nulla da segnalare, come da buon fanatico di meccanica il buon Jurghens con al suo seguito Kate (lo spero...mi spiacerebbe lasciarla li come un'ebete poverina Q__Q) si fionda verso il camion richiedendo il permesso, in forza del suo ruolo operativo sul campo, di eseguire un'ispezione. QUesto porterà a nuove e fruttuose scoperte? Lo scopriremo al prossimo post del nostro master di fiducia XD]
Immagine
Il mio sito >>> Immagine Immagine<<< Il mio GDR
Mark Jurghens pilota di MS-06F Zaku II C (Custom by A.E.U.G.)
Membro dei Dragon Fangs

Avatar utente
Ferro
Karaoker Kamikaze
Karaoker Kamikaze
Messaggi: 3233
Iscritto il: dom mar 13, 2005 12:35 pm
Località: Prato
Contatta:

Re: Episode 5: Homecoming

Messaggioda Ferro » mer apr 09, 2008 1:48 am

Chen Wu Fei Long

I giorni sulla Valiant, dopo quegli ultimi eventi nell'hangar dei Mobile Suit, erano trascorsi abbastanza velocemente.
Chen finalmente riuscì ad andare a trovare Claire in infermeria, per aggiornarsi sulle sue condizioni. Vedere quel comandante così impavido e coraggioso preso tra mille coccole e mille cure faceva sinceramente uno strano effetto. Al pilota orientale comunque piaceva tantissimo quel clima familiare che si era instaurato all'interno della squadra.

Quando Chen non era impegnato nella revisione del suo ferrovecchio, ricominciò a fare seriamente un pò di pratica con le arti marziali, per quanto possibile. Era da tanto che non si esercitava più con la costanza di prima, e approfittò di quei momenti di relativa calma per imprimere a fuoco nel suo corpo, ancora una volta, come in passato, tutti i movimenti della scuola di combattimento della sua famiglia. Tutto questo sebbene il sottomarino non avesse spazi poi così larghi per ottenere un allenamento adeguato.

Lo Zaku di Chen era ridotto davvero male, e le riparazioni procedevano un tantino a rilento. Grazie all'aiuto dell'esperto personale di bordo e di Jurghens il pilota orientale riuscì comunque a far tornare operativo, in qualche modo, il suo Mobile Suit. Mancavano ormai giusto le ultime calibrazioni da sistemare. Riparare tutti quei macelli che quel ragazzino newtype aveva fatto al suo ferrovecchio, ricordava a Chen ogni volta gli incredibili scontri passati. La voglia di confrontarsi di nuovo con quel ragazzino dalle abilità straordinarie si faceva strada nell'animo del pilota. Lo scontro con un valido avversario è sempre un'ottima opportunità di crescita interiore: questo gli avevano insegnato nel suo dojo.

Durante le prove e le messe a punto dello Zaku, le richieste di Aki per imparare a pilotarlo si fecero sempre più pressanti. Chen voleva a tutti i costi proteggerla dai tentacoli del conflitto, quindi all'inizio si era dimostrato riluttante all'idea. Ma la tenacia della ragazza alla fine aveva fatto breccia nel suo cuore, e così alla fine si ritrovò ad insegnarle le basi dell'arte di pilotare un Mobile Suit.

"Giusto le basi, solo quelle, e solo per situazioni di estrema emergenza! Sono stato chiaro? Non ti voglio vedere entrare in un cockpit di un MS per nessun'altro motivo Aki... D'accordo?"

Queste erano le raccomandazioni che Chen faceva ad Aki ogni volta, ripetute fino quasi alla noia.
I due trascorsero parecchi momenti insieme, e le lezioni proseguivano condite da scherzi e risate. Sembrava quasi di non essere nel mezzo di un campo di battaglia...
Chen voleva che quei momenti durassero per sempre... E le sue convinzioni si fecero sempre più ferme:

Combatterò per questo: perchè questi momenti felici durino per sempre, e per proteggere Aki e la squadra!


[Per gli effetti del level up, la scheda aggiornata è qui : Level Up (comunque ho messo un +1 a concentrazione per i recenti allenamenti con le arti marziali, e un +1 a nobiltà d'animo perchè Chen è sempre più convinto di proteggere a tutti i costi Aki dalla guerra). Riprendere le fila dopo tanto è dura ma... dai che si riparte!]

Avatar utente
Athrun Zala
Tenente Colonnello
Tenente Colonnello
Messaggi: 566
Iscritto il: mar apr 19, 2005 1:19 pm
Contatta:

Re: Episode 5: Homecoming

Messaggioda Athrun Zala » mar apr 15, 2008 8:45 pm

Cashval

La situazione sulla Valiant sembrava essere quieta dopo la missione appena svolta, ma questo non voleva dire che molto molto presto non ci sarebbe stata una nuova missione...e in genere non c'era mai una missione facile o una difficile ma solo quelle da cui uscire vivi o meno.
Questo stato di nervosismo mal celato non permetteva all'uomo un'attimo di tregua con se stesso, subito dopo aver preparato tutti i rapporti sulla missione appena portata a termine cashval ricontrollò i propri rapporti e tutti i dati raccolti sul campo, realizzando con rammarico che:
1) I federali sapevano BENISSIMO che loro avrebbero attaccato
2) I mezzi rubati erano a dir poco incredibili
3) Non solo Claire ma anche loro erano sopravvissuti per miracolo

Senza contare le rivelazioni sui new type artificiali e la loro produzione in serie....agghiacciante.
Gli unici momenti di tregua erano legati all'andare a trovare il proprio comandante...quella donna era incredibile, sparare mentre era stretta nella mano di un mbile suit...ma vederla così inerme e pensare che era stato a un passo dall'uccidere entrambi aumentava il proprio disagio e il suo senso di irrequietezza; in più non le voleva assolutamente parlare prima che si fosse rimessa: non era il momento di caricarla di altri fardelli oltre quelli che gia provava, sapeva benissimo che il mostrarsi così debole di fronte a loro era comunque motivo di imbarazzo per Claire.
Così andarono avanti i giorni che passarono tranquilli per gli altri, ma che incupivano sempre di più il già non portato al sorriso uomo di Zeon.....maledizione!

[niente di che per me si può andare avanti, ho usato un PX per aumentare la qualità stima verso claire e l'altro lo tengo da parte ]

Avatar utente
Darcadia
Tenente Generale
Tenente Generale
Messaggi: 852
Iscritto il: lun gen 03, 2005 3:08 pm
Località: Roma

Re: Episode 5: Homecoming

Messaggioda Darcadia » sab apr 19, 2008 5:59 pm

stazione di sorveglianza 2 della Base AEUG
May osservò la consolle della postazione di sorveglianza. Introdursi era stato facile. Come sempre i soldati presenti l'avevano sottovalutata. Osservò il sistema Radar che segnalava un innalzamento della densità di particelle Minovsky localizzato in rapido spostamento. Sorrise. Tutto andava come aveva previsto il Padre...
Cecil, cabina Zaku
Cecil sedeva nella cabina del suo Zaku. Teneva le mani sui comandi e gli occhi. Mentalmente riusciva a sentire esplosioni e distruzione. Quando apriva gli occhi era tutto calmo, solamente le persone indaffarate allo sbarco e imbarco dei rifornimenti. Era combattuto... E se lo avesse detto agli altri? Se non gli avessero creduto si sarebbe arrabbiato ma si sarebbe alienato ancora di più in caso contrario...
Aki e Chen
Aki sorseggiava silenziosa la sua bibita energetica da pilota insieme a Chen. Negli ultimi minuti si era fatta silenziosa.
"Sai...Ho come un cattivo presentimento...che debba accadere qualcosa di brutto..."
Robert
Il soldato capo del drappello di scorta si girò verso Robert. Anche i prigionieri si fermarono. Bauer fece una smorfia di cinico disgusto. Charlie sorrise perché la vicinanza di Robert la faceva sentire a suo agio.
Il capo guardò il nome e il grado di Robert sull'uniforme. "Signore, presumo sia importante altrimenti la prego di lasciarci continuare il trasferimento dei prigionieri." Charlie fece una linguaccia verso il capo per tutta risposta.
Mark e Kate
Il Tecnico alla guida della piattaforma osservò il tesserino di Mark. "Mi spiace ma non sono autorizzato a parlare di questo modello. Deve essere spedito nello spazio con l'HLV che trasporterà anche i famosi Dragon Fangs."
Kazuma, baia di attracco della Valiant, cabina dello Zaku II
Kazuma era ai comandi del suo Zaku II per facilitare le operazioni di imbarco e sbarco dalla Valiant. Il suo Zaku era un piccolo frankenstein di pezzi residuati e privo del tipico scudo laterale. Le cose procedevano secondo routine...quasi noioso.
Tutti, baia di attracco della Valiant
Un terremoto scosse il terreno e polveri dal soffitto di pietra caddero verso il basso.
Il personale al centro controllo era in preda al panico.
"Una fonte di calore ha colpito il fianco dell'isola!" Affermò l'operatrice rivolgendosi al responsabile il quale era completamente colto di sprovvista e nell'intento di sorseggiare il proprio caffè. Questo qualche secondo prima che tutti i presenti fossero vaporizzati dal calore sprigionato dalle megaparticelle lanciate verso di loro ad alta velocità.
Numero 6
Il silenzio che era seguito di lì a poco venne rotto dal rumore di propulsori. Quei propulsori appartenevano ad un GM con i colori dei Titans. Atterrando il GM diede un rapidissimo calcio contro uno Zaku I con un container fra le mani scagliandolo a terra. Il container rimbalzò fino ad Aki e Chen che riuscirono ad evitare di essere schiacciati per un soffio.
Mark alla guida del GM era alla ricerca dei DF finché il suo sguardo non si posò sul Mobile Suit sconosciuti e i Blue Spark che stavano venendo trasportati.
"Un Gundam...!?" disse a bassa voce.
Infine osservò lo Zaku II per soppesarne il grado di pericolosità.

Kazuma vide il GM nemico osservarlo. Si rese conto di essere disarmato se non per la saldatrice al fianco.

Aki prese per un braccio Chen e disse "E' Mark!!!". Come per reazione e se l'avesse sentita l'attenzione di Mark si spostò su Aki e ne esaltò l'immagine a schermo.

Cecil imbracciò i comandi del suo Zaku "Showtime!" disse a se stesso.

Cashval si era ricongiunto con Claire ed entrambi affacciati osservarono da lontano il GM che aveva invaso la baia di attracco sotterranea.
"Dobbiamo radunare i nostri!" cercò un telefono interno per contattare la Valiant.

"Dobbiamo trovare riparo!!!" disse kate afferrando Mark Jurghens per una spalla. Il tecnico premette l'accelleratore gridando "Qualcuno dica ai DF di presentarsi subito all'HLV!!!". Il camion si allontanò in velocità.

Le guardie erano pietrificate, Bauer sorridevas come se fosse tutto normale e previsto e Charlie era stupefatta. Bauer diede una Testa ad una guardia stendendola e colpì con un calcio l'altra approfittando della loro distrazione. Solo Robert era ormai in grado di intervenire.
[ora sta a voi. La reazione è veloce perciò non fate post in cui descrivete troppe azioni poi ché potrete fare una sola cosa quindi scegliete bene ;) ]
Immagine

Avatar utente
RyuVegea
Sergente Maggiore
Sergente Maggiore
Messaggi: 239
Iscritto il: gio feb 24, 2005 4:07 pm

Re: Episode 5: Homecoming

Messaggioda RyuVegea » dom apr 20, 2008 6:17 am

Mark Jurghens

Mark e Kate
Il Tecnico alla guida della piattaforma osservò il tesserino di Mark. "Mi spiace ma non sono autorizzato a parlare di questo modello. Deve essere spedito nello spazio con l'HLV che trasporterà anche i famosi Dragon Fangs."


Mark non potè nemmeno controbattere l'affermazione del meccanico che venne ad interromperlo il fortissimo boato che aveva interessato l'intera isola in pochi istanti.....
La terra tremava ed il grosso camion da trasporto aveva sbandato per alcuni secondi....
Mark osservò attonito come una tranquilla giornata di routine si era trasformata in un incubo.
Il GM dei Titans stava troneggiando su di uno Zaku che stava occupandosi di alcuni container e chissà chi altri sarebbe venuto a far loro compagnia di li a poco....
Doveva scegliere in fretta.....non gli restava altro da fare...

"Dobbiamo trovare riparo!!!" disse kate afferrando Mark Jurghens per una spalla. Il tecnico premette l'accelleratore gridando "Qualcuno dica ai DF di presentarsi subito all'HLV!!!". Il camion si allontanò in velocità.


A bordo del camion Mark prese Kate per un braccio e gli urlò, mentre erano in corsa....

"Saliamo a bordo del Gundam! Li dentro saremo al sicuro!"

Mark portò a se l'esile corpo di Kate stringendola forte per evitare che cadesse per la guida spericolata dell'autista nel mentre la portava con se fino ad arrampicarsi sulla struttura pettorale del modello sconosciuto....
Fu più istinto che altro, irrazionalità e flussi di pensieri che istantanei lo trascinarono....a fargli tirare quel pugno, un singolo pugno alla paratia sul lato destro dell'apertura del cockpit..... dietro di essa apparì di scatto il tastierino numerico per l'inserimento del codice d'apertura...... ancora vergine....
Vi inserì il primo codice che gli venne in mente....quello di apertura del portellone del proprio Zaku affinchè fosse di facile memorizzazione.....poi premette invio affinchè il sistema lo memorizzasse.
Il portellone rossastro si aprì verso l'alto e senza lasciare il tempo alla ragazza di replicare Mark spinse lei e lui stesso all'interno dell'abitacolo......con il chiaro intento di vendere cara la pelle....

"Ci penserò io a dare il tempo ai Dragon Fangs di rientrare sull'HLV...."

Furono questi i pensieri di Mark.....mentre si fiondava all'interno della cabina di pilotaggio di quello strano e sconosciuto modello di mobile suit.

[Ok, si torna a ballare... Mark essendo che si trova sul camion assieme a Kate anzitutto la tira e la stringe a se, per evitare che ella cada per la brusca accelerazione dell'autista, poi senza indugiare oltre la porta con se all'interno dell'abitacolo del Gustav, l'unico luogo che poteva far loro da riparo visto che si trovavano a bordo del camion tutt'ora in corsa. Mark oltretutto coglie l'occasione per usufruire del fatto che il modello é ancora vergine e non é ancora nemmeno stato collaudato per inserirvi lui un codice per l'apertura del cockpit e vi entra portandosi dietro Kate. Non l'avrebbe mai lasciata andare da sola in giro per paura che fosse schiacciata dalle macerie. I suoi intenti ora sono di preservare il nuovo modello e di avvisare la squadra mediante i sistemi di bordo, messaggio vocale su frequenza della squadra.]
Immagine
Il mio sito >>> Immagine Immagine<<< Il mio GDR
Mark Jurghens pilota di MS-06F Zaku II C (Custom by A.E.U.G.)
Membro dei Dragon Fangs

Avatar utente
Patrick Johnson
Sergente
Sergente
Messaggi: 187
Iscritto il: ven mar 17, 2006 5:22 pm

Re: Episode 5: Homecoming

Messaggioda Patrick Johnson » lun apr 21, 2008 10:40 am

Robert Baumer

Darcadia ha scritto:Robert
Il soldato capo del drappello di scorta si girò verso Robert. Anche i prigionieri si fermarono. Bauer fece una smorfia di cinico disgusto. Charlie sorrise perché la vicinanza di Robert la faceva sentire a suo agio.
Il capo guardò il nome e il grado di Robert sull'uniforme. "Signore, presumo sia importante altrimenti la prego di lasciarci continuare il trasferimento dei prigionieri." Charlie fece una linguaccia verso il capo per tutta risposta.


Lo sapeva che sarebbe finita così. Perchè aveva anche provato ad avvicinarsi per parlare con lei quand'era una prigioniera ? Se voleva parlarci avrebbe dovuto farlo prima non ora e in maniera palese davanti a tutti. La guardia aveva ragione d'altronde, ordini erano ordini. Osservò Charlie notando che faceva una linguaccia alla guardia e Robert sorrise lievemente pensando che era anche quella una reazione che voleva fare ma che per ovvie ragioni non poteva effettuare.

"Comprendo, perlomeno posso sapere dove li state trasferendo ?" disse spostando lo sguardo verso la guardia.

Darcadia ha scritto:Tutti, baia di attracco della Valiant
Un terremoto scosse il terreno e polveri dal soffitto di pietra caddero verso il basso.
Il personale al centro controllo era in preda al panico.
"Una fonte di calore ha colpito il fianco dell'isola!" Affermò l'operatrice rivolgendosi al responsabile il quale era completamente colto di sprovvista e nell'intento di sorseggiare il proprio caffè. Questo qualche secondo prima che tutti i presenti fossero vaporizzati dal calore sprigionato dalle megaparticelle lanciate verso di loro ad alta velocità.
Numero 6
Il silenzio che era seguito di lì a poco venne rotto dal rumore di propulsori. Quei propulsori appartenevano ad un GM con i colori dei Titans. Atterrando il GM diede un rapidissimo calcio contro uno Zaku I con un container fra le mani scagliandolo a terra. Il container rimbalzò fino ad Aki e Chen che riuscirono ad evitare di essere schiacciati per un soffio.

Le guardie erano pietrificate, Bauer sorridevas come se fosse tutto normale e previsto e Charlie era stupefatta. Bauer diede una Testa ad una guardia stendendola e colpì con un calcio l'altra approfittando della loro distrazione. Solo Robert era ormai in grado di intervenire.


Il terremoto lo colse di sorpresa mentre attendeva una risposta dalla guardia. Quando poi apparve il GM con i colori dei Titans colpendo uno degli Zaku strinse i denti. "Come diamine hanno fatto a seguirci fino a qui!!!" esclamò stringendo i pugni. I Titans li avevano scoperti e pergiunta di sorpresa. Per cos'erano venuti ? Charlie ? no era da escludere, un'operazione di questo genere è solo per prendere il controllo di qualcosa... o qualcuno non certamente per un Tenente catturato. Spostò lo sguardo verso la guardia, non v'era tempo da perdere. I prigionieri dovevano essere portati al sicuro per evitare che si ferissero o tentassero un'azione di rivolta. Stava per aprir bocca quando vide due guardie cadere a terra dopo un attacco del dottor Bauer che stava cercando di filarsela. Robert ebbe un rapido istinto, facendo ciò che gli venne naturale. Non provava simpatia per il dottore, rammentava ancora la spiegazione di cosa faceva e della sua offerta di collaborazione. Si sentì la rabbia crescere dentro. Nel dottore vedeva ora un pidocchio, un torturatore un doppiogiochista. Ancor prima di pensare ad altro, le gambe si mossero da sole in corsa verso Bauer, non lo avrebbe lasciato scappare per nulla al mondo. Se gl isfuggiva poteva provocare più danni degli altri prigionieri messi assieme.

[Se Bauer è a gittata di placcaggio, Baumer tenta di farlo. A causa della situazione utilizza il suo difetto VIOLENTO 1. Se lo placca un paio di pugni ben assestati glieli lancia contro. Non gli piace essere preso in giro.]
Immagine

Robert Baumer, pilot of the MS-06 F2 AEUG Custom

--Belive in the sign of Z!--

--Gundam UC Century Fan--

"Il mio casato, lo porto sulle spalle" Brynden Tully]
"L'inverno stà arrivando"[i] Motto Casata Stark

Avatar utente
Lohaker
Ultimate Coordinator
Ultimate Coordinator
Messaggi: 3347
Iscritto il: lun ago 30, 2004 12:08 pm
Contatta:

Re: Episode 5: Homecoming

Messaggioda Lohaker » mar apr 22, 2008 2:34 pm

[Onoa Drengot]

Onoa, si era completamente ripreso, e con la determinazione di chi è scampato per un soffio alla morte si era messo anima e corpo a studiare lo scontro avuto con quei terribili MS pilotati da newtype, cercando di trovare un modo per cercare di lottare ad armi un po' meno impari con quei mostri, quando li avrebbe reincontrati, perché era sicuro che si sarebbero reincontrati.
Doveva fare tutto quello che rientrava nelle sue capacità per difendere quell'angolo di felicità che era riuscito a crearsi da quel bastardo che voleva portagliela via, la prossima volta che si sarebbero scontrati, non sarebbe rimasto inerme ad aspettare la morte, avrebbe combattuto.

Si mise quindi a mettere mano al software di gestione di Slepnir, sinora aveva visto i mobile suit come macchine "domestiche" e per questo aveva messo routine per rendere Slepnir + "umano", quali messaggi di benvenuto, caricamento nel cockpit con la mano e non con quello scomodo verricello, ma ora le cose erano cambiate, Onoa programmava non per abbellire o costruire, ma per ditruggere, Slepnir sarebbe stato non + quel sogno meccanico che aveva da bambino, ma la fredda macchina di distruzione per cui era atato costruito...

...quando sviluppava software, gli piaceva attorniarsi di monitor belli grandi, il palmare era sicuramente utile, ma per fare quel genere di cose, a lui piaceva avere tutto sott'occhio, su monitor differenti, ruscì a recuperare il materiale in una stanza vicina all'hangar dei Mobile Suit ormai adibita a magazzino, e li si rinchiuse per poter modellare il software di controllo.
Caricò in un monitor le forze vettori del suo Zaku potenziato, e pensò che fosse davvero un mostro di potenza, nell'altro il sistema di movimentazione e la lista delle mosse precalcolate e poi gestite dall'AMBAC... ...e ripensando allo scontro precedente...

"...maledetti newtype, sembra quasi che riescano a prevedere in anticipo le nostre mosse...
...ma se... ...MA CERTO !!! ..come ho fatto a non pensarci prima !!!"


Aprì il programma delle movimentazione preprogrammate e pigiò il tasto "nuovo", nel nome scrisse "Drunk" e lo associò alla combinazione da tastierino numerico 0, non ci erano rimasti posti liberi nei numeri bassi, quando la avrebbe utilizzata non avrebbe avuto tempo per premere + cifre, ma cancellare i movimenti custom avrebbe "disumanizzato" troppo Slepnir... ...sostituì quindi l'apertura di emergenza del cockpit sullo 0 appunto, spostando l'apertura ad un numero + alto. Non c'era tempo per fare le cose ben fatte... ...c'era un aria talmente tesa che sembrava il nemico avrebbe potuto attaccare da un momento all'altro....

"Se loro sanno in anticipo quello che farò, basterà che io non sappia quello che faccio, e dovrò farlo alla massima velocità..."

Codice: Seleziona tutto

...
ambac.ffd.speed = max(power)
ambac.ffd.posx = sin(random(0,90)-45)
ambac.ffd.normalizeproximity(ambac.ffd.posx)
ambac.ffd.posy = cos(random(0,20))
ambac.ffd.normalizeproximity(ambac.ffd.posy)
ambac.ffd.move(lock, posx, posy, speed)
ambac.fire(lock, weapon, move(0.9)
ambac.hit(lock, weapon("heat"), move(0.91))
....


"ok, così dovrebbe andare, non mi resta che provarlo, anche se ho paura che il mio stomaco non sarà felice di questo.."
Salì su Slepnir, collegò il palmare e scaricò il nuovo movimento...

"Slep, per sconfiggerli devo affidarmi completamente a te, non mi delud...."

Non fece in tempo a terminare la frase che il terreno tremò sotto i suoi piedi e si trovò davanti il peggiore dei suoi incubi... ...questa volta non avrebbe avuto paura, avrebbe lottato, per Shakti, e per i suoi amici...
..."555" e il cockpit si chiuse davanti a se...

[Ho un po' "barato" sfruttando il buco temporale dei 2 post del master rispetto al mio ultimo post... :D
Direi che per quantomeno "provare" a lottare con i newtype ci voglia qualcosa di fuori dal comune...
...proviamo e vediamo come va a finire]

Avatar utente
Athrun Zala
Tenente Colonnello
Tenente Colonnello
Messaggi: 566
Iscritto il: mar apr 19, 2005 1:19 pm
Contatta:

Re: Episode 5: Homecoming

Messaggioda Athrun Zala » mar apr 22, 2008 8:06 pm

Cashval

Cashval era andato a trovare Claire come era ormai sua consuetudine, nonostante l'evidente imbarazzo dell'aver in qualche modo causato egli stesso le ferite del comandante, e proprio mentre era nella sua stanza apparve il suit nemico.
La vista di quel mezzo lo richiamò dal turbinio di emozioni che provava in quel momento per farlo piombare alla dimensiona per lui più consona: era tempo di combattere.

Senza pensarci due volte Cashval si rivolse a Claire "Comandante dobbiamo immediatamente contattare la squadra, compattarla e comunicare gli ordini per la difesa e per un eventuale rendez-vous se dovesse andare male; poi scappiamo da qui e in fretta, quello la fuori non può essere qui da solo molto presto ne arriveranno degli altri! Non abbiamo un secondo da perdere"
disse Cashval mentre gia si guardava attorno in cerca di un telefono 'e dopo averla lasciata al sicuro devo andare al mio mezzo immediatamente' pensò.

Avatar utente
Ferro
Karaoker Kamikaze
Karaoker Kamikaze
Messaggi: 3233
Iscritto il: dom mar 13, 2005 12:35 pm
Località: Prato
Contatta:

Re: Episode 5: Homecoming

Messaggioda Ferro » mar apr 22, 2008 9:25 pm

Chen Wu Fei Long

Aki sorseggiava silenziosa la sua bibita energetica da pilota insieme a Chen. Negli ultimi minuti si era fatta silenziosa.
"Sai...Ho come un cattivo presentimento...che debba accadere qualcosa di brutto..."
[...] Aki prese per un braccio Chen e disse "E' Mark!!!"


Alla fine quel ragazzino newtype aveva fatto di nuovo la sua apparizione, e a quanto pare nel più spettacolare e terrificante dei modi.

Il silenzio che era seguito di lì a poco venne rotto dal rumore di propulsori. Quei propulsori appartenevano ad un GM con i colori dei Titans. Atterrando il GM diede un rapidissimo calcio contro uno Zaku I con un container fra le mani scagliandolo a terra. Il container rimbalzò fino ad Aki e Chen che riuscirono ad evitare di essere schiacciati per un soffio.


Certo che quel container era davvero vicino!
Dopo aver sfiorato la morte l'ennesima volta, Chen si riprese in modo rapido, cercando di analizzare la situazione quanto più velocemente possibile. Il suo ferrovecchio era troppo lontano per essere raggiunto in tempo utile, ma il pilota orientale doveva assolutamente cavarsela in qualche modo contro quella che ormai era diventata la sua nemesi. Una cosa era sicura: se lui ed Aki fossero stati lì a terra ancora per un altro pò, il prossimo container o qualunque altra cosa li avrebbe beccati in pieno. Girandosi, Chen mise a fuoco per un istante la figura dello Zaku I che era stato "mandato al tappeto"...

"Bingo!"

Il pilota orientale decise che avrebbe preso in prestito il mezzo per assicurare una ritirata quanto più possibile sicura per Aki e per i DF, colti alla sprovvista dall'entrata in scena del GM in livrea Titans.
Quanto avrebbe voluto avere il suo Zaku bello e sistemato per un nuovo confronto con Mark... ma ora come ora le priorità erano altre.
Chen prese con forza la mano di Aki e cominciò a correre verso lo Zaku I. I due arrivarono trafelati al portellone del cockpit del MS, che si aprì di scatto dopo il pugno dato dal pilota orientale al pulsante di apertura di emergenza.

"Mi scusi, signor pilota, ma requisisco il mezzo per cause di forza maggiore: adesso porterò lei ed Aki il più velocemente possibile all'HLV..."

Non aveva fatto in tempo a dire queste cose che il signor pilota se ne era subito fuggito dal cockpit, dirigendosi versso l'HLV correndo come un matto.
Chen e Aki si strinsero nell'abitacolo... Non c'era nemmeno bisogno di dire di reggersi forte.
Il portellone si richiuse e i sistemi progressivamente venivano rimessi in moto... Lo Zaku I si stava rialzando, pronto alla sua corsa verso l'HLV...

La battaglia era ricominciata nel peggiore dei modi per i DF...

[cavolo che roba... :D Chen prende in prestito lo zaku I per portatre in salvo Aki sull'HLV il più presto possibile (il signor pilota è fuggito a piedi con il consenso del sommo darca:) ), per poi dare man forte alla squadra... dopotutto... Mark è la mia preda :twisted: ]

Avatar utente
Gat-X252 Forbidden
Sergente
Sergente
Messaggi: 188
Iscritto il: gio apr 07, 2005 3:33 pm
Località: Firenze
Contatta:

Re: Episode 5: Homecoming

Messaggioda Gat-X252 Forbidden » mer apr 23, 2008 12:27 am

-Kazuma Ardygun-

Kazuma si trovava a bordo del suo Zaku II residuo di chissà quale battaglia, intento a caricare la nave con i rifornimenti. Ogni movimento che faceva portava la struttura a scricchiolare leggermente, soprattutto durante il sollevamento dei pesanti container che contenevano i rifornimenti, il lavoro era continuo e monotono, aggancia, solleva, sposta, consegna e ritorna, movimenti molto semplici per un'ex meccanico della Zeonic, dopo un paio di consegne iniziò a sentire un leggero fastidio alla giuntura del braccio meccanico che lo collegava alla carne, si grattò da sopra la tuta per poi afferrare un'altro Container per poi sollevarlo... Quando ad un certo punto, un forte rombo seguito da un forte spostamento d'aria, fece chinare lentamente sul ginocchio destro lo Zaku II... Rapidamente l'attenzione di Kazuma venne attirata dall'attaco di un GM con i colori dei Titans portato ad uno Zaku I con un calcio che lo lanciò all'indietro.
Il Monoeye seguì l'intera scena, scorrendo sul percorso visivo, soffermandosi poi sul GM, incrociando lo sguardo con esso... Kazuma si sentì scaldare le budella, strinse in modo più energico le cloches e lentamente iniziò a spostare la mano sul Container che aveva in braccio, scorrendo la mano destra nella parte laterale, pronto a lanciarglielo contro... Di colpo l'attenzione del GM venne catturata da un mezzo semi coperto su di un camion, un'occasione che non si sarebbe ripetuta di sicuro... Sfruttò il fatto che era poggiato sul ginocchio destro per slanciare il container in direzione del GM con tutta la forza che aveva e che poteva ottenere da uno Zaku II fatto di scarti, infatti dopo il lancio una grande sinfonia di scricchiolii risuonò nell'abitacolo, ma questo non gli importò affatto, anzi, dopo aver fatto due passi per ristabilizzarsi dallo slancio, si preparò ad andare anche lui a sfondamento, portando la spalla sinistra chiodata in avanti, attivando i thruster sulla schiena e puntando verso il GM.
Non gli importava se c'era qualcuno nella traiettoria, il rancore verso i Titans era così grande che gli accese una certa foga dentro, che lo portò a pensare solo al GM, il nervosismo per l'azione avventata lo portò a mordersi le labbra, mentre l'accelerazione improvvisa lo schiacciava al sedile.

-Maledetti Titans, vi siete fatti vedere finalmente, ve la farò pagare per tutto quello che mi avete fatto!!!-

[E finalmente sono entrato, e direi con il botto, e spero di non "Fare" il botto.
Comunque, il mio pg usa il difetto Rancore (2) che porta Kazuma ad attaccare direttamente il GM, con la prima cosa che gli è capitata tra le mani, appunto uno dei Container, di cui ignora il possibile contenuto, per poi lanciarsi contro con tutta la forza rimasta, punta soprattutto ad atterrarlo per poi attaccarlo in modo ravvicinato a mani nude con lo Zaku II, per quanto avrebbe potuto resistere la struttura ad un'eventuale spallata, in caso di evasione di entrambi i colpi cercherà di aggirarlo per evitare di farsi colpire.

spero di non aver sbagliato nulla, in tal caso modificherò, spero di fare più danni possibili :lol: ]
Cosmic Pilot
Immagine
Pilot with Style
GINN Insurgent Type x Gaia Gundam x Astray Red Frame (o almeno avrebbe dovuto rappresentarlo)
Love for all the Zakus except for 00

Avatar utente
Darcadia
Tenente Generale
Tenente Generale
Messaggi: 852
Iscritto il: lun gen 03, 2005 3:08 pm
Località: Roma

Re: Episode 5: Homecoming

Messaggioda Darcadia » lun mag 05, 2008 11:40 pm

Mark e Kate, ingresso all'elevatore per l'HLV

L'autista guardò incredulo Mark che saliva a bordo del misterioso Mobile Suit.
"Hey!!!! Che diavolo fai?!" gridò in protesta. Non se lo era aspettato.
Kate non aveva avuto il tempo di capire cosa stava facendo che si trovava attonita all'interno della cabina chiedendosi se la cosa era veramente sensata come azione.
"maledetto idiota...adesso mi tocca tirarlo giù da lì..." disse protestando l'autista. Il suo compagno lo prese per la spalla. Si voltò e vide l'elevatore finire di posare il Gundam Mark II FS 09.
Il trasporto stava fronteggiando proprio l'elevatore occupato dallo 09. I sensori ottici dello 09 lampeggiarono sinistramente ed entrambi fuggirono a gambe levate abbandonando il trasporto al suo destino.
May sogghignò. Percepiva perfettamente chi aveva di fronte.
I sensori del Mobile Suite di Kate si attivò mostrando lo 09 a fornteggiarli. Kate ebbe un sussulto: "Il mostro nero!!".
"Ci rivediamo eh, sfregiato? Ma ora non ho tempo PER TE!!!!" urlò May afferrandosi ai controlli e facendo schizzare al massimo il Bio Sensor della sua unità.
Un lampo attraversò la mente di Mark percependo quelle esatte parole appena pronunciate dai May come se lei fosse lì davanti a lui.
Lo 09 si sollevò da terra come fulmine oltrepassando Mark e dirigendosi giù per la strada.

Bauer, Baia di attracco.
Bauer osservò Robert venirgli incontro e assunse una posa di combattimento con un fare inaspettatamente sicuro. Charlie lo guardò sorpresa riconoscendo lo stile di combattimento adottato dalla fanteria federale.
Robert si scagliò contro Bauer che riuscì ad evitare il colpo abbassandosi e colpendo dal basso. Robert riuscì ad evitare di essere colpito solo perché all'ultimo avevo deciso di non esporsi troppo.
Gli sguardi di Robert e Bauer si incorciarono. Bauer era lucidamente propenso alla lotta quasi divertito.
"Non avrai creduto davvero che fossi un maledetto nerd?" gli disse quasi in tono sfida.
Charlie stava per intervenire con una risolutiva capocciata da dietro Bauer quando furono interroti dal fragore dovuto all'atterraggio dello 09 vicino a loro.
Lo 09 li osservava.
"Padre!!! venga qui!" disse la voce di ragazza dall'interno dello 09 che abbassava la mano fino a lui. Charlie si portò a fianco di Robert. Bauer li guardava trionfanti mentre veniva sollevato sulla mano.
[baumer è avvezzo alle scazzottate usando il suo stereotipo "lavori manuali" a 2 ma è propenso alla violenza (difetto) anche se cauto (qualità) per un totale di 4, contro l'"addestramento militare" a 3 di Bauer e la sua qualità di "paziente" a 1 per un totale di 4. Entrambi pareggiano quindi non subiscono lesioni.]

Kazuma, baia di attracco nei pressi della Valiant
Kazuma fece scagliare con tutta la potenza che poteva ricavare dal suo Zaku II. Mark si accorse di Kazuma con un certo anticipo ma era sorpreso di quell'odio e quella reazione.
Mark aveva seguito la corsa di Chen e Aki e stava per sparare loro con i vulcan se non fosse stato interrotto da Kazuma e il suo lancio di container. L'odio di Kazuma opprimeva Mark creandogli un forte dolore interiore. Solo la sua rabbia riusciva a creare uno scudo sufficiente a proteggerlo da quella sensazione.
Il container colpì il GM che riuscì solo all'ultimo a parare il colpo usando lo scudo. La violenza dell'impatto lo fece indietreggiare di tre passi. Il GM semplicemente non rispondeva ai comandi abbastanza rapidamente per Mark e i controlli stessi già davano segni di usura mentre li muoveva rapidissimo ma preciso.
"Maledetto!!!! Che vuoi? Mi odi? E allora ti odio anch'io e ti ucciderò!!!" Mark urlò all'altoparlante e estrasse la sua Beam Saber riavvicinandosi rapidissimo e minaccioso sullo Zaku di Kazuma.
[Kazuma usa il suo stereotipo "Pilotaggio Mobile Suit Zeonic Company" a 3, ma il rancore lo porta a perdere di vista lo scopo per un totale di 4. Mark usa il suo pilotaggio 2 (+2 del GM) ma resta sopraffatto dall'odio di Kazuma per un totale di 4. Kazuma colpisce Mark costringendolo alla difensiva anche se non gli infligge danni.]

Chen e Aki, Baia di attracco vicino alla Valiant
Lo schermo di controllo dello Zaku I si era attivato. Non era un cabinato panoramico ma a semplice schermo come erano in uso durante la Guerra di un Anno. Chen e Aki ora potevano vedere lo Zaku che aveva reagito minacciato dal GM ma in qualche modo non sembrava che quel pilota fosse spaventato da Mark. Far rialzare lo Zaku sarebbe stato difficile per un pilota di GM ma Chen era abituato agli Zaku che richiedavano una maggiore abilità ma consentiva un maggiore controllo dei comandi.
Aki seduta davanti a Chen, poiché la cabina li costringeva a stare stretti, sembrava decisa allo scontro. "Facciamogliela pagare!!! per i miei genitori!!!" Urlò infervorata.
Mark si accorse subito dell'attenzione di Chen e di Aki. La loro presenza stava diventando un problema.
Immagine

Avatar utente
RyuVegea
Sergente Maggiore
Sergente Maggiore
Messaggi: 239
Iscritto il: gio feb 24, 2005 4:07 pm

Re: Episode 5: Homecoming

Messaggioda RyuVegea » mar mag 06, 2008 1:05 am

Mark Jurghens

I sistemi si iniziarono ad attivare, la console di comando aveva un triplice schermo di controllo il quale si sollevò da in mezzo alle gambe di Mark una volta che fu seduto sul sedile di pilotaggio.
I valori erano impressionanti, 4250 Kw in uscita....e 232.000 Kg di spinta.....Mark era a bocca aperta....

"puo...può trasformarsi!"

Non ebbe nemmeno il tempo di pronunciare quelle parole di sorpresa che subito i sensori del mobile suit sconosciuto che pilotava, come attirati da qualcosa, inquadrarono un mostro nero, ingrandendone l'immagine...
Quel mobile suit.....quegli impennaggi nel retro...quei motori supplementari...lo conosceva fin troppo bene poichè le registrazioni che lo ritraevano se le era studiate fino alla nausea.....
Lo conosceva a memoria, velocità di reazione, armi, ugelli di spinta....conosceva tutto di quel mobile suit....
Risentimento....
Frustrazione.....
Rabbia.....
Sentiva tutti questi sentimenti aggrovigliarglisi dentro e come in una tempesta tuonargli nel cervello.....
Poi quelle parole....

"Ci rivediamo eh, sfregiato? Ma ora non ho tempo PER TE!!!!"


Era pazzo o cosa? Le aveva sentite davvero!
Sgranò gli occhi, mentre nello stesso istante in cui lo 09 si librò in volo a sorpassarlo Mark strinse con forza le leve di controllo.....
Digrignò i denti stringendo gli occhi a fessure, ripensando al Comandante Claire che per colpa di quella donna aveva rischiato la vita....

"Non te lo permetterò! NON TI LASCERO' FARE QUEL CHE VUOI SENZA OPPORRE RESISTENZA!...

...NON SEI IMBATTIBILE....

....E TE LO DIMOSTRERO'!"


Le urlò, le urlò con forza quelle parole, quelle parole che scoppiarono nella sua mente come un fulmine, mentre i sistemi dello Z Gustav stavano settandosi automaticamente per il combattimento.
Un rapido swich sui controlli ancora nuovi, gli occhi che correvano veloci sui comandi segnati dagli appositi segnalini, poi lo fece alzare....
Lo Z poggiò il piede sinistro a terra disancorando la gamba dai cavi di sostegno a cui era fissato, poi, aumentando gradualmente la potenza di uscita, fece alzare il torso piegandolo in avanti....
...squarciando letteralmente l'acciaio dei cavi e sollevando il telone da cui era coperto.
Mark ripensava, mentre all'esterno lo Z viveva, alle volte in cui aveva incontrato quella ragazza.....
Umiliazioni, solo umiliazioni e un'ego sconfinato aveva vissuto.....chi era mai costei per porsi così in alto rispetto agli uomini?
Non gli interessava, era il nemico, e andava distrutta, assieme al suo dannatissimo ego.

"REGGITI KATE!"

Il learning computer assimilava le informazioni attraverso il complesso sistema di ottica supplementare incastonato al centro del v-fin dell'unità, acquisiva informazioni, eseguiva calcoli, prendeva vita....
Quando il Gustav fu in piedi il suo tozzo volto di Gundam fu coperto da una sinistra ombreggiatura oscura, in quell'istante, i suoi occhi brillarono di azzurro, una luce evanescente quanto quella di un fuoco fatuo.....
La potenza di uscita del motore fu portata quasi a fine corsa, poi..... la spinta.
Il Tail booster si inarcò verso l'alto, e dai potentissimi motori posti ovunque sul corpo del mobile suit venne a sprigionarsi una potenza di spinta tale da schiacciare Mark al sedile di pilotaggio......
I sigilli di protezione esplosero letteralmente alla fuoriuscita di quasi tutta la potenza di spinta dello Z Gustav.....
Volava!
Stava volando verso di lei!
Mark si stava proiettando a velocità folle contro lo 09, una velocità incredibile.....persino le mani facevano fatica a muoversi sui controlli da tanta che era l'accellerazione.....ma lo sentiva, sentiva il potere del Gundam che fluiva in lui, attraverso di lui, sentiva il controllo sotto la mano destra che premendo sull'apposito comando fece fuoriuscire la Beam Saber dall'apposito alloggiamento alla destra del gonnellino.....
Saettò verso il basso per venire afferata dalla mano nella quale si attivò facendo scaturire una lunga lama di plasma dorato.....la quale venne poi portata all'indietro a caricare il colpo mentre lo scudo ancorato saldamente al braccio sinistro era sicuro e in avanti a sua difesa.....
Si sorprese di come quelle azioni tanto rapide e innaturali gli fossero uscite dalla mente tanto istintivamente,
...comando, leva, settaggio....
....scudo, inquadra, attacca.....
Un meccanismo si mosse dentro la testa di Mark, mentre il mobile suit sembrava assecondare quella che era la sua volotà di affermare il valore dell'esistenza umana.

"THEEEEEAAAAAAAAAAAAAAAH!!!!!!"

La sensoristica interna faceva vibrare le letture dei sistemi sui pannelli laterali al main screen, mentre la figura dello 09 si faceva vicina ogni miliardesimo di secondo di più, era un'istante, un solo istante, che per Mark però era durato secoli.....
Ebbe il tempo di vedere con la coda dell'occhio Bauer, Robert e la prigioniera federale.....
Poi i suoi occhi si strinsero a fessura mentre il suo spirito ruggiva, ruggiva trasformandosi nel colpo che stava sferzando il traferro d'aria tra lui e lo 09.....

"HORRREAAAAA!!!!!"

La lama della Beam Saber dello Z Gustav saettò nell'aria dall'alto verso il basso, rapidissima, lasciando dietro al proprio passaggio una scia di luce dorata......
Mark mirava al braccio proteso del Gundam Nero......
Non potevano permettersi di far scappare il prigioniero....
Se avesse colpito, v'era la probabilità di lacerare anche parte del cockpit durante il passaggio della lama al plasma, o comunque altri sistemi importanti inerenti al raffreddamento i quali erano posti nella parte anteriore del torso.....
Mark era pronto, sentiva i comandi rapidi e scattanti.....
....poteva farcela.....

"Ora....ora che ho questa forza.....non mi spaventi più.....non ho più paura di te......ti dimostrerò una volta per tutte che non esistono differenze tra gli uomini...ti dimostrerò.....quanto nella mia normalità posso far urlare il mio spirito!"

Nell'affondare la lama in quella sferzata Mark sentì quasi ciò che idilliaco aveva sempre sognato.....il suo corpo, il suo spirito, venivano presi dal Gundam ed espansi attorno a lui, dentro di lui.....sentiva ogni pistone, leva o ingranaggio della sua intera struttura, e la sensazione si allargava fino a giungere all'esterno.....
Vedeva, attraverso quegli occhi, vitrei strumenti di sinottica rilevazione.....occhi azzurro cielo che riflettevano il suo animo......quell'animo....che in quell'istante bruciò arso dalla forza di vivere.....
Arse.....divenendo luminoso come una stella.....
La stessa stella che ora bruciava negli occhi del Gundam Z.

[All'attacco!!!!! Speriamo di riuscire a farcela! Mark solleva il Gustav e attacca May lateralmente volandole addosso con la beam saber spianata e lo scudo in difesa. Avendo avuto un contatto di tipo newtype ed essendone inconscio, Mark si muove istintivamente, e grazie agli avanzatissimi sensori dello Z si interfaccia con esso di primo acchito, scagliandosi contro allo 09 bruciando letteralmente se stesso dalla voglia di batterlo. Vuole dimostrare che nonostante lui sia una persona normale (anche se ha svelato di avere potenzialità newtype) può battere colei che si pone su un gradino più elevato della scala evolutiva umana, colei che boriosa e saccente crede di poterlo ignorare in quanto poco pericoloso. Le vuole dimostrare che ha fatto male ad operare di certe sottovalutazioni....
Mark usa il suo stereotipo Pilota collaudatore a 5 e la qualità Preciso a 4 per portare questo attacco.
FORZA RAGAZZI! FACCIAMOLI A PEZZI! :pietra: ]
Immagine
Il mio sito >>> Immagine Immagine<<< Il mio GDR
Mark Jurghens pilota di MS-06F Zaku II C (Custom by A.E.U.G.)
Membro dei Dragon Fangs


Torna a “Game Action”

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 1 ospite