Episodio 4 : "Seas of war"

Area riservata alle partite in svolgimento del GDR di Darcadia.
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Athrun Zala
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Messaggioda Athrun Zala » lun set 18, 2006 12:10 pm

Cashval

Fece per dirigersi verso il container dove teneva i suoi abiti, per togliere la tuta ma fu fermato da ural e strepiti nel campo

Kou si alzò, spostando Nina dalla sua spalla
"Nina, forse non mi sono spiegato bene"
La voce di Kou era tesa, i pugni serrati e l'espressione del viso, se ne era reso conto, si era fatta più dura
"Io per andartene dove ti pare intendo che non sarai sottoposta ad una sorveglianza troppo stretta, ma per ora resti un prigioniero dei DF e quindi verrai con noi. Ti domandi ancora perchè me ne sono andato? Beh, ogni volta che ti guardo mi torna in mente la stanza di controllo di una colonia che sta per schiantarsi sulla Terra, mentre, abbracciata a Gato, mi punti una pistola contro!" Ormai urlava, ma non poteva farci niente
"Sono immagini che non è facile dimenticare sai?! Io mi fidavo di te, e tu mi hai tradito! Perchè me ne sono andato? Perchè non potevo guardarti e soffrire ogni volta, perchè una parte di me era lacerata e si tormentava ogni volta che ti stavo vicino."


Interessante, beh se devo sorvegliare tutti tanto vale cominciare dal sospetto più ovvio, anche se questa potrebbe essere una classica recita per allontanare eventuali sospetti dalle loro teste e su una loro collaborazione....
Si avvicinò perchè erano tornati a toni normali e nel rumore del campo erano divenuti difficili da ascoltare, come se non fosse assolutamente interessato ai loro discorsi si mise a lavorare su un suit poco distante con naturalezza.
Riuscì a captare un altro brandello di discorso
...Titans hanno fatto a noi e al comandante Synapsus, e aver saputo dell'incidente al Bunch 30 non ho potuto starmene con le mani in mano e...Dannazione!......Lasciami del tempo per pensare, ok? Ti meriti una persona che sappia amarti completamente, e io ancora non riesco a dimenticare l'accaduto. Ma dammi un po' di tempo ancora e vedrai che tutto si aggiusterà. Sono preoccupato per Keith e Mora, ma se mi dici che sono sotto la protezione di Monsha allora forse stanno davvero bene come dici. Ora riposati, poi vorrei sapere tutto quello che sai di questo nuovo Dendrobium, saperne di più potrebeb salvarci la vita"


Synapsus, Bunch 30, Keith, Mora....aveva una paio di storielle e di dati da controllare ora su una eventuale copertura di Uraki....era già un buon inizio....attese che i due si allontanassero e soddisfatto continuò ancora qualche minuto a "lavorare" sul suit, poi si allontanò anche lui....

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Ferro
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Messaggioda Ferro » mer set 20, 2006 12:38 am

Aki notò che Chen la guardava imbarazzato. "Mi hanno detto di metterla perché così sarei stata più al sicuro..." scrollò le spalle. Ripensò a Mark... "Mark è il pilota di un mobil suit?" restò in silenzio ed ebbe una intuizione "il gundam con il numero 06 sulla spalla!"
strinse i pugni e venne colta da un misto di rabbia e frustrazione. "Ma...ma perché...diceva che io ero speciale...che mi voleva con lui...ha ucciso i miei genitori...". Si morse il labbro e quasi le veniva da piangere. Strinse i pugni. "Chen mi devi insegnare come si combatte con un mobile suit!" disse con decisione.


L'ennesima storia di odio e vendetta causata dalla guerra stava prendendo inizio sotto gli occhi ancora pieni di imbarazzo di Chen...
L'infinita spirale di odio che un conflitto poteva causare si stava allungando ancora otto gli occhi dell'orientale pilota di MS. La vendetta, quella stessa molla che aveva da principio mosso Chen nel continuare la sua battaglia, ora stava avendo i suoi effetti devastanti anche su quella giovane e innocente ragazza... e Chen non lo voleva assolutamente.

Non voleva assolutamente che questa guerra inutile e infame macchiasse con le sue sordide mani l'innocenza della giovane Aki. Non voleva che anche lei fosse portata a uccidere persone a sangue freddo. Non voleva che quella ragazza conoscesse ancor di più le nefandezze di una guerra... non voleva che anche lei finisse per compiere inutili stragi... non voleva...

Chen sapeva che la vendetta dava motivazioni forti per combattere, ma tentò ugualmente di dissuadere la ragazza dai suoi intenti...

"Aki non posso farlo... Non voglio che tu, come ha già fatto Mark, causi la morte di qualcuno che richiamerà ancora altro odio e altro rancore... non voglio che qeusta spirale di morte, sofferenza e vendetta continui... Voglio solo che questa guerra finisca al più presto... Ti prego Aki... Lascia a noi questo sporco lavoro... Non voglio che la morte entri ad ottenebrare anche la tua esistenza..."

A quel punto Chen prese il coraggioa quattro mani e abbracciò la ragazza quasi con fare paterno ...

"Ti prego... non mi chiedere una cosa del genere... finiresti anche tu per essere causa di sentimenti come questi... finiresti per allungare ancor di più l'infinita spirale di odio e morte di questo conflitto... Ti prego Aki... Non voglio che questa guerra ti causi ulteriori sofferenze...davvero... Penserò io a prendere Mark... E poi decideremo insieme cosa fare... Me lo consenti?..."

Dopo queste parole, Chen guardò Aki negli occhi... e diventò totalemente rosso dall'imbarazzo :oops: ... Aveva osato un pò troppo. Si slegò da quell'abbraccio e ancora rosso come un peperone :oops: bisbigliò uno
"...Scusami se sono stato troppo invadente... Non volevo..."
Ora attendeva la risposta della ragazza.

"Ma che cosa mi è passato per la testa? Chissà ora cosa penseranno gli altri... che figuuuraaaaaa!!"

[dove andrà mai a finire Chen con questa sua mania del voler salvare tutto e tutti??... Poi a voler essere troppo convincente gli prendono le inalberate a questo modo... :lol: miiii che scena alla shoujo che è venuta fuoriiiiii !!! :lol: null'altro da segnalare ]

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Darcadia
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Messaggioda Darcadia » mer ott 04, 2006 10:22 am

[ragazzi scusatemi per il ritardo ma sto venendo sommerso di cose da fare al lavoro. Cerco di postare al più presto. Non permetterò cmq che ciò fermi più di tanto il gioco.]

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Messaggioda Darcadia » dom ott 15, 2006 8:54 pm

Master

Claire

Claire rimase stupita dal gesto di Mark... senza rendersene conto si irrigidì ma lo lasciò fare perché era troppo sorpresa per reagire. Non si aspettava davvero che accedesse qualcosa del genere e al momento i suoi pensieri non andavano in quella direzione...
Quando Mark fece il saluto e si allontanò lei non riuscì nemmeno a rispondere... Poi si mise una mano in faccia come sfogo della sua tensione.
"Ma perché le cose devono complicarsi sempre?..." pensò tra sè e sè.Si concesse un minuto nel quale cercò di non pensare a nulla, con la mano ancora a coprire i suoi occhi per avere sollievo alla sensazione di stanchezza che la pervadeva.
Guardò l'orologio: era ora.
Prese il comunicatore al polso della tuta e trasmise il segnale di partenza a tutto il gruppo.

[Tutto il gruppo riceve il segnale di partenza dai propri trasmettitori sul polso delle tute. Mark e Robert sono a bordo dei loro suit e a loro non accade nulla di particolare oltre al segnale, possono cmq postare per una loro mossa, impressioni e/o iniziative.]

Kou, Nina e Cashval

"Nina, forse non mi sono spiegato bene"
a queste parole Nina trasalì. Non riusciva quasi più a riconoscere il suo Kou.

"Beh, ogni volta che ti guardo mi torna in mente la stanza di controllo di una colonia che sta per schiantarsi sulla Terra, mentre, abbracciata a Gato, mi punti una pistola contro!"

Nina era sempre più sconvolta anche se cercava di nasconderlo, non riusciva più a

guardare Kou negli occhi. Quelle parole la trafiggevano come mille coltelli. Sentiva di aver fatto un danno irreparabile a cui non avrebbe mai potuto porre rimedio...aveva rovinato kou. Non riusciva a trattenere le lacrime...Voleva urlare ma non lo fece.
Poi fu sopraffatta dalla rabbia: non poteva accettarlo!

Non riuscì a fermarsi, sentì solo l'irrefrenabile impulso di abbracciarla e lo fece, accarezzandole la testa con le mani guantate della normal suit e stringendola a se più forte che poteva.
Restarono cos' alcuni minuti, e poi guardandola dolcemente le disse
"Lasciami del tempo per pensare, ok? Ti meriti una persona che sappia amarti completamente, e io ancora non riesco a dimenticare l'accaduto. Ma dammi un po' di tempo ancora e vedrai che tutto si aggiusterà. Sonop preoccupato per Keith e Mora, ma se mi dici che sono sotto la protezione di Monsha allora forse stanno davvero bene come dici. Ora riposati, poi vorrei sapere tutto quello che sai di questo nuovo Dendrobium, saperne di più potrebeb salvarci la vita.


Nina sentendo quelle parole si calmò: ora riconosceva Kou, il suo Kou. Forse non era cambiato poi così tanto.
Guardò kou negli occhi decisa ma con un tono di voce addolcito e gli disse:
"Kou, io non volevo colpirti davvero quella volta...Fra me e Gato non c'era più altro che amicizia e rispetto, ma... GATO POTEVA UCCIDERTI! Io ti chiedo perdono..." era di nuovo quasi in lacrime.
All'improvviso Nina diede una ginocchiata a Kou in mezzo alle gambe lasciandolo dolorante steso a terra. Nina lo guardò triste "Perdonami kou...ma se non torno in tempo uccideranno i nostri amici." Fece per andarsene ma fermandosi per un momento gli sussurrò

"ti amo..." e corse via più velocemente che poteva.
Cashval stava per andarsene quando si accorse dell'accaduto...
[Kou può imprecare dire qualcosa ma davvero non si può muovere a causa dell'aehm dolore :D
Cashval può reagire intervenendo come ritiene opportuno]

Aki e chen

Aki rimase stupita dal gesto di Chen...La faceva sentire protetta...Aveva sempre sentito di doversela cavare da sola fino ad allora e non si era mai appoggiata a nessuno per risolvere i suoi problemi. Aveva Amato i suoi genitori ma oltre alle comodità erano sempre stati via, lontano per lavoro e lei raramente aveva potuto avere da loro consigli, gesti di affetto. Inoltre intuiva in Chen una sincerità fuori dal comune e lei raramente
si sbagliava in queste cose. Chen era riuscita a calmarla e a ricordarle emozioni da lungo tempo dimenticate...
Dopo un primo istante di sopresa nell'abbraccio di Chen si abbandono ad esso e lo abbracciò forte a sua volta.

"Ti prego... non mi chiedere una cosa del genere... finiresti anche tu per essere causa di sentimenti come questi... finiresti per allungare ancor di più l'infinita spirale di odio e morte di questo conflitto... Ti prego Aki... Non voglio che questa guerra ti causi ulteriori sofferenze...davvero... Penserò io a prendere Mark... E poi decideremo insieme cosa fare... Me lo consenti?..."


"...sì..." rispose lei con un sussurro appena udibile.
Quando Chen la lasciò lei non si accorse che era rosso perché distolse lo sguardo e

divenne rossa a sua volta.

"...Scusami se sono stato troppo invadente... Non volevo..."


"No, non è così..." disse Aki tenendo le mani nelle mani e continuando a tenere basso il suo sguardo per imbarazzo.

Furono interrotti da Claire che richiamava all'ordine la squadra dando il segnale di salire a bordo dei suit attraverso i comunicatori al polso delle loro tute.
[nulla da aggingere, sta a chen reagire]

Cecil

Cecil si trovava in uno stato mentale simile a quello dei sogni... non riusciva a vedere nulla ma sentiva l'universo che pulsava...che viveva e lui si sentiva parte di esso ma avendone la consapevolezza poteva influenzarne lo scorrere. Questa immensità gli faceva perdere consapevolezza di se stesso al punto che non sapeva più chi fosse, dove finisse lui e iniziasse il resto.
"NON VOGLIO MORIRE!!!"
"PERCHEEEE'!!!!"
Le ombre dei morti si aggrappavano a lui per non perdere la propria coscienza e tornare

all'universo.
"MI STATE UCCIDENDO!!!"
"E' COLPA TUA!!!"
"NO! AVETE FATTO UNA SCELTA, IO NON C'ENTRO! NON POSSO FARE NULLA PER VOI! rassegnatevi..."
"per favore aiuta i miei compagni..."
Cecil rimase scosso da quella richiesta. ormai le ombre si dissolvevano lasciandolo in pace.
Cecil non sapeva più nemmeno il suo nome e riusciva a percepire la base dei titans e le persone nei rifugi ancora vive.
I sopravvissuti erano allo stremo e nel panico: il sistema di emergenza per la fonritura di ossigeno era saltato nelle esplosioni troppo violente e ora erano quasi senza fiato.
Cecil accarezzò i loro pensieri.
"State calmi e respirate piano..."
i tre sopravvissuti non sapevano se gli altri avessero sentito la voce ma si sentirono improvvisamente al sicuro e non più soli.
Uno dei piloti dei GM al soccorso ebbe l'improvvisa intuizione di cercare prima il loro rifugio e come rimuovere efficientemente le macerie. Era come se fosse guidato da una volontà superiore. Arrivò rapidamente all'ingresso del rifugio e i soccorsi trassero rapidamente in salvo i tre superstiti.
In seguito molti titans reputarono il salvataggio un vero colpo di fortuna, ma sia i superstiti che il pilota del gm soccorritore erano convinti di avere udito una voce e azzardavano che fosse stato un miracolo. Il loro cinismo si dissolse e guardarono alla vita umana con diversi occhi, tutti e quattro lasciarono la carriera militare...

[ok gente, si ricomincia e siamo di nuovo in marcia! a voi il prossimo post!!!]

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RyuVegea
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Messaggioda RyuVegea » dom ott 15, 2006 10:12 pm

Mark Jurghens

Respiro regolare.......battito cardiaco nella norma.........Mark sentiva di aver riacquistato il controllo di se, nonostante fosse stato parecchio sotto sforzo.
All'interno del Cokpit del suo Zaku si era appena rimesso il casco e con una leggera pressione della mano sinistra sull’apposito pulsante a lato la visiera color blu intenso scese andando a coprire i lineamenti del suo volto, dopo qualche istante la sua superficie si fece da opaca trasparente disattivando così la protezione dai raggi ultravioletti.
Il sedile del suo mezzo era ancora caldo, lo aveva abbandonato per alcuni minuti ma esso aveva conservato il calore del suo corpo, una sensazione che lo rilassava e faceva scorrere ancor più velocemente le sue dita sui comandi di controllo.
Le sue mani le sentiva calde, ma non gli bruciavano più........in quei pochi istanti di riposo forzato che si era dovuto prendere aveva avuto modo di bagnarle con un pò d'acqua e di fasciarle con delle bende bagnate di modo da darsi un pò di solievo nonostante la marcia che di li a poco sarebbe ripresa.

Mark iniziò il check dei sistemi in via di accensione shiftando con i vari switch posti a lato del main screen posto in mezzo alle sue gambe.

Primary power source-------On
Secondary power Source--------On
Primary and Secondary Engine Management System------On Line
Hydraulic and primary cooling system-------On Line
Auto-Balancing System--------On-Line
Vital Maintenance System----------Ready
Optical, Targetting and Weaponary System--------All Green and Ready to Engage


"Qui Mark Jurghens, preparativi pre-accensione completati, pronto per la partenza. "

Comunicò Mark per radio.....

La lente rosata all'interno della cavità oculare del suo Zaku si accese sinistramente....

I lavori di manutenzione furono svolti nel più solerte modo possibile, i tecnici che ancora si muovevano freneticamente sembravano formiche dall'interno del linear seat......avevano svolto un lavoro straordinario. Lo scudo dell'Hizack che aveva riportato con se fu fissato alla benemmeglio al braccio sinistro ad un hardpoint improvvisato, quel tanto che bastava per renderlo una protezione utile a restare qualche secondo in più a copertura di una posizione, entrò nel managment di quel componente "nuovo" ed entrò nella sua diagnostica per verificarne le condizioni......scoprì una cosa interessante, quello scudo nascondeva al suo interno un compartimento per l'alloggiamento di munizioni ausiliarie per il Bowa Beam rifle, che neanche a farlo apposta era in dotazione anche agli Zaku della squadra..........al suo interno vi erano due caricatori disposti l'uno al contrario dell'altro………Mark decise di distribuire il munizionamento trovato ai membri della squadra che lamentavano il minor numero di munizioni.
Così premette alcuni pulsanti e il comparto a forma rettangolare posto nel lato interno dello scudo si aprì verso l'esterno lasciando in vista i due capacitori energetici, la mano metallica destra dello Zaku di Mark estrasse il primo e lo porse allo Zaku di Robert appoggiandoglielo sulla mano sinistra.....

Immagine
Un'immagine che mostra il comparto nel lato interno dello scudo

"Ehi Robert, sbaglio o hai sparato l'impossibile su quella base? Questo é per ringraziarti di aver sistemato i Blue Lightnings togliendomi quella patata bollente.........un piccolo regalo gentilmente offertoci dai Titans......."

Mark sdrammatizzava in comunicazione sfiorata, ne aveva bisogno, recentemente si ammonì per aver pensato troppo, "pensare troppo fa male" si diceva, e aveva ragione, quei sentimenti....quelle parole e quei gesti lo avevano confuso e nonostante fosse un duro e avesse la tempra del veterano anche lui come tutti aveva dei sentimenti, ed era proprio per quello che al momento doveva reprimerli.....più avanti........avrebbe potuto analizzarli con calma riordinando per bene le idee, ma al momento doveva tornare il Mark deciso e determinato che era stato fino a pochi minuti prima.

Successivamente digitò lo stesso comando selezionato in precedenza e una volta che il compartimento interno del piccolo scudo si fu richiuso Mark comunicò con tutta la squadra.

"Jurghens a tutta la squadra, ho del munizionamento in più, vorrei sapere la vostra situazione a livello di munizioni per Bowa Beam Rifles, l'unità che ne segnala il minor numero avrà questa dispensa, mi raccomando, ne ho solo più una...."

Detto questo il pilota iniziò ad armeggiare con la propria dotazione.......il suo Zaku impugnò il Bowa beam rifle che era agganciato ad uno degli hard point sul gonnellino con la mano destra, dopo di che con la sinistra andò a sostenerlo da sotto senza però usare l'apposita impugnatura che in quel momento giaceva ancora ripiegata perpendicolarmente ad esso..........Mark settò l'arma per il rateo di fuoco semi-automatico, se avesse trovato nemici avrebbe dovuto coprire la ritirata dei suoi compagni, e il fuoco a tutto campo era l'ideale per disperdere le unità nemiche in avanzamento e renderle più vulnerabili agli attacchi. D’altra parte la sua unità ancora aveva uno Sturn Faust agganciato alla parte sinistra del gonnellino e la Heat Hawk che ancora non aveva avuto occasione di assaggiare il freddo metallo dei Titans, le armi erano in buone condizioni ma le controllò velocemente prima di rivolgere le proprie attenzioni ad altro, la sicurezza non era mai troppa.

Fatto questo Mark volse lo guardo del sinistro monocolo del proprio Zaku verso le fiamme che ancora alte divoravano la zona da loro attaccata pochi minuti prima.........di li a poco avrebbero avuto compagnia.....se lo sentiva......

[Mark dopo essersi rilassato e dopo essersi preso cura di se cerca di concentrarsi sull'immediato distogliendosi forzatamente da quelli che sono i suoi reali pensieri, i suoi confusi sentimenti appena riaffiorati, essi potrebbero confonderlo nel momento sbagliato e in quegli istanti non gli é dato poter commettere di quegli errori, così si abbandona al proprio lavoro immergendovisi completamente come al solito ed una volta attivato il proprio Zaku comincia le procedure per la rimessa in marcia, cominciando con il verificare la propria dotazione e con il distribuire le munizioni da lui trovate all'interno dello scudo dell'Hizack.......]
Immagine
Il mio sito >>> Immagine Immagine<<< Il mio GDR
Mark Jurghens pilota di MS-06F Zaku II C (Custom by A.E.U.G.)
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Patrick Johnson
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Messaggioda Patrick Johnson » dom ott 15, 2006 11:28 pm

Robert Baumer

Nel ricevere il segnale da Claire, Robert capì che era arrivato il momento per ripartire. Senza attendere oltre fece un rapido check up dei sistemi accesi.

Primary power source-------On
Secondary power Source--------On
Primary and Secondary Engine Management System------On Line
Hydraulic and primary cooling system-------On Line


i sistemi periferici si accesero lentamente dandone conferma tramite i led luminosi sulla consolle centrale. Finalmente si poteva tornare in azione senza dar troppo peso ai propri pensieri e fare quello per il quale si era venuti.

Il monocolo dello Zaku si accese lentamente e cominciò a fare una rapida scansione della zona avanti a sè, mentre le telecamere e gli schermi si stavano riallineando poco per volta facendo comparire le prime immagini. A quanto pareva non c'erano stati spostamenti dei settaggi originali durante la manutenzione. L'occhio si stabilizzò davanti a sè osservando poi il Suit di Jurghens riattivarsi e fare i primi movimenti.

"Tecnici, staccate pure i sistemi di alimentazione, Baumer in partenza"

tramite la telecamera potè vedere i tecnici dare l'ok e staccare velocemente i connettori d'alimentazione e di sostegno, lasciando libero finalmente il colosso.

Preso come da una voglia di rivalsa, lo Zaku cominciò a sollevarsi anche lui, effettuando i primi controlli del braccio. Baumer fece fare alcuni movimenti di controllo all'appendice constatando il corretto funzionamento dello stesso e della pressione delle pompe idrauliche. Non poteva chiedere di meglio, ora aveva un braccio quasi nuovo di zecca.

Mentre toglieva dallo schermo lo status meccanico, la voce di Jurghens gli entrò tramite gli altoparlanti.

"Ehi Robert, sbaglio o hai sparato l'impossibile su quella base? Questo é per ringraziarti di aver sistemato i Blue Lightnings togliendomi quella patata bollente.........un piccolo regalo gentilmente offertoci dai Titans......."


Robert sorrise. E così a quanto pareva, non doveva andare in giro usando il BOWA come una clava primitiva dopotutto. Strinse il caricatore nella mano sinistra mentre il monocolo si spostava a osservare l'MS del compagno aprendo una comunicazione audio visiva.

"Ti ringrazio Jurghens... Titans dici eh? Beh dovremo ringraziarli ridando loro indietro questo regalo... è il minimo che possiamo fare non credi?" sorrise da dentro il casco mentre il vetro di protezione era alzato.

Portò il BOWA in posizione di ricarica, mentre controllava la zona adiacente per evitare di ferire o dannegigare qualcosa col rialscio del caricatore ormai quasi totalmente esaurito. Non vedendo nulla, schiacciò il pulsante di sgancio.

Il caricatore cadde a terra con un tonfo infossandosi nel terreno per il verticale, mentre il nuovo caricatore veniva inserito nel fucile adattandosi alla perfezione.

Constatando che i contatti funzionavano correttamente, Robert trasmise il proprio READY a Claire tramite l'apposito segnale e si guardò attorno. Le fiamme divoravano ancora la zona che avevano attaccato e l'esperienza gli diceva che non poteva finire tutto liscio. Gli avevano fatto troppi danni perchè non li cercassero. Non era una cosa bella a cui pensare, ma era effettivamente l'unica cosa che potevano fare. Cercarli e abbatterli mentre erano ancora vulnerabili e senza base a cui appoggiarsi.

"Jurghens" aprì nuovamente il canale audio visivo "Stiamo con gli occhi aperti, i Titans non molleranno così facilmente. Se fossi in loro darei la caccia agli incursori fino a che non siano stati massacrati fino all'ultimo. Se non sono idioti ci troveranno fin troppo presto.. occhi aperti"

E tienili anche te aperti, rammenta di non abbassare mai la guardia e controlla sempre attorno a te.. c'è anche quel pilota che ti vuole far giù, stai attento. pensò fra se e sè rammentando l'incontro coi Blue Lightnings.
Immagine
Robert Baumer, pilot of the MS-06 F2 AEUG Custom
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Messaggioda Ghilbert » lun ott 16, 2006 1:15 am

Kou Uraki

Kou si portò le mani sul pube e senti l'aria uscirgli dai polmoni. Un altra volta, quella donna l'aveva fregato un'altra volta. Le ginocchia toccarono terra ma le costrinse a sollevarsi di nuovo, anche se si sentiva malfermo sulle gambe. Nina era un tecnico, e se le guardie si fossero accorte della sua fuga sicuramente l'avrebbero uccisa. Inoltre c'era sempre la possibilità che richiamasse lì Monsha e gli altri. Non poteva permetterlo ma il dolore gli impediva di camminare. All'improvviso scorse Casval armeggiare con un suit lì vicino. Non ci pensò due volte ed urlò:
"Casval, ferma la prigioniera, sta scappando!"
Sapeva benissimo che il soldato di Zeon era un esperto in queste cose, ed avrebbe mantenuto il sangue freddo, impedendo la fuga di Nina ma senza uccidere una preziosa fonte d'informazioni... o almeno, così sperava.
E allimprovviso, il segnale di partenza suonò.

[Impossibilitato dal dolore, Kou non trova di meglio da fare che gridare un avvertimento a Casval, sperando che lui fermi Nina o che la rallenti quel tanto che basta da permettergli di riprendersi e bloccarle la fuga ^^. Ciao]
StarSubbeR no Tameni!
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Messaggioda Athrun Zala » mar ott 17, 2006 12:09 am

All'improvviso Nina diede una ginocchiata a Kou in mezzo alle gambe lasciandolo dolorante steso a terra. Nina lo guardò triste "Perdonami kou...ma se non torno in tempo uccideranno i nostri amici." Fece per andarsene ma fermandosi per un momento gli sussurrò

"ti amo..." e corse via più velocemente che poteva.


TSk pivello...mah bisognava dire comunque che se tutto ciò era frutto di una sceneggiata quanto meno era ben recitata.
L'uomo prontamente con due rapide falcate coprì la distanza che lo separava dalla ragazza ancora prima che si fosse allontanata, la afferrò per il polso con una manovra fluida torcendolo in modo da volgere il gomito verso l'alto, dopodichè con la mano ancora libera esercitò pressione sull'articolazione del gomito spingendola verso il basso: la più classica collaudata e stupida delle leve articolari, roba da scolarette, ma certamente efficace contro una donna in fuga indifesa....più o meno...
Non voleva farle danni permanenti, mantenne la leva portando il baricentro però della ragazza sempre piu in basso finche lei dovette inginocchiarsi, dopodichè la tenne semplicemente in quella posizione svantaggiata guardandola negli occhi "Queste cose non sono degne di una vera signora, però devo dire che ha una buona mira....ora però per piacere stia buona ed evitiamo che qualcuno si faccia male sul serio, non so se si è resa conto me è in campo nemico....non crederà che un altro soldato vedendola fuggire allegra corricchiando la faccia andare via camminando sulle sue gambe spero?" disse mentre gia si avvicinavano alcuni commilitoni attirati dal trambusto...e intanto il segnale di Claire suonava...

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Messaggioda Ferro » gio ott 19, 2006 4:12 pm

Chen Wu Fei Long

"Casval, ferma la prigioniera, sta scappando!"


Quel momento altamente imbarazzante tra Chen e Aki era stato interrotto bruscamente dall'urlo di un Uraki che barcollava sulle gambe, dolorante in zone alquanto delicate. Il pilota orientale non fece in tempo a voltare lo sguardo che subito Kami si era precipitato sulla ragazza bionda che Kou aveva riportato alla base per immobilizzarla con una leva articolare...

"Certo che in questo campo base non si sta mai tranquilli un minuto..."

Chen si riprese un attimo, e corse verso i suoi due compagni: non sapeva quanto potesse essere pericolosa la prigioniera e la distanza tra loro era abbastanza breve...

"Queste cose non sono degne di una vera signora, però devo dire che ha una buona mira....ora però per piacere stia buona ed evitiamo che qualcuno si faccia male sul serio, non so se si è resa conto me è in campo nemico....non crederà che un altro soldato vedendola fuggire allegra corricchiando la faccia andare via camminando sulle sue gambe spero?"


Kami era stato freddo e glaciale come al solito. La sua risposta era quella del duro soldato formato sui campi di battaglia, ma effettivamente aveva proprio ragione ed era arrivato dritto al punto senza tanti complimenti.
Anche Chen si rivolse alla ragazza, cercando di addolcire un pò i toni, ma restando vigile e attento:

"Signorina purtroppo devo dirle che il mio compagno ha ragione... Indubbiamente stando qui sarà più al sicuro che non fuori dalla base sul campo di battaglia e con le nostre guardie alle costole pronte a sparare su ogni cosa che si muova... la prego di non opporre resistenza e di deliziarici della sua presenza ancora per un pò"

...Proprio durante questi discorsi il sengale di partenza suonò... Fuori l'onnipresente trambusto sembrava aumentare di intensità, e la situazione non faceva presagire nulla di buono.

Il primo pensiero di Chen andò verso Aki... Quella ragazza così sensibile immersa in furibondo un campo di battaglia gli pareva adesso ancor di più un controsenso incredibile...
"Aki qui stiamo per ballare! Segui le direttive dei ragazzi della sicurezza e mettiti al riparo in un posto sicuro! E niente colpi di testa!"

A quel punto dopo aver salutato con un cenno affettuoso Aki, invitò la squadra della sicurezza ad occuparsi della prigoniera ancora immobilizzata da Kami. A quel punto si diresse verso il MS di Cecil, che da briefing ora era stato assegnato a lui...

[nulla in più da segnalare mi sembra... :D ]

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Messaggioda Darcadia » ven nov 10, 2006 4:43 pm

Cashval, Nina e Kou

Nina vide Cashval raggiungerla. Con le scarpe che aveva (quelle con i tacchi) non sarebbe riuscita ad allontanarsi e decise di farsi bloccare senza fare resistenza.
"ouch!" disse quando Cashval la bloccò. Provò dell'odio per il male che le aveva fatto ma decise di accettare le sue condizioni e di fingere paura.
"Ti prego non farmi male, mi arrendo!"
Mentalmente imprecò contro la sfortuna che aveva fatto intervenire Cashval e sfoggiò l'espressione più femminile e sottomessa che riusciva...in effetti fu una performance da oscar. Comprese che per il momento non poteva fare altro che attendere l'evolversi degli eventi.
Karl e altri tecnici intervennero poco dopo soccorrendo kou e provvedendo ad ammanettare Nina che ora se ne stava con la testa china rivolgendo lo sguardo lontano dai presenti.
Poco dopo kou stava già meglio e karl si rivolse verso di lui e Cashval: "Ragazzi guardate che siete in partenza! Sbrigatevi. Ah, una cosa: i prigionieri vengono con voi direttamente verso il punto di estrazione, noi abbiamo altre incombenze. La donna va con Uraki e il buon dottore va con Kami."

Chen

Chen stava per chiudere il portello della sua cabina quando Aki si affacciò col sorriso in bocca:"Vengo con te! Me lo ha ordinato quello grosso con gli occhiali scuri e l'espressione da gorilla" (riferendosi a Karl) detto ciò non diede nemmeno tempo a Chen di rispondere che saltò dentro e si fissò dietro al suo sedile con delle cinture di sicurezza apposta lì per dei passeggeri. Controllò rapidamente che la sua tuta da pilota fosse a posto e chiuse la visiera del suo casco.
"Saremo una squadra! vedrai che non ti intralcerò!"

Robert

Robert fu disturbato da un tecnico smilzo che gli stava trasmettendo.
"Signore, mi scusi, ma per ordine del comandante devo affidarle il pilota Renaud!"
Dopo che Robert ebbe aperto la sua cabina di pilotaggio, i tecnici fissarono Cecil al retro del suo sedile con delle cinture. Cecil sembrava ancora privo di sensi ma fisicamente bene. La sua espressione era serena, contrariamente a quella cupa e distaccata che normalmente aveva.

Onoa e Shatki

Onoa e Shatki assistettero al trasporto di Cecil ad opera dei tecnici verso il suit di Robert. I tecnici erano stati attenti a non scuotere troppo Cecil durante il trasporto. Fenris stava mettendosi in moto e questo voleva dire che era il momento di muoversi. Reynolds avvicinò Onoa.
"Sembra che sia il momento dei saluti, Onoa" disse solennemente.
"I ragazzi hanno fatto il possibile ora tocca a voi!" sorrise. Era maledettamente orgoglioso del lavoro della sua squadra e questo Onoa lo sapeva bene avendone fatto parte per un po'.
"Cerca di non farti ammazzare, soprattutto adesso che hai trovato qualcuno di speciale..." era invidioso e preoccupato allo stesso tempo.
Shatki gli sorrise mettendolo in imbarazzo e facendogli distogliere lo sguardo.
"Ah sì dimenticavo...Claire ha stabilito che lei viene con voi e che viaggerà con te sul tuo suit"
Gli strinse la mano prima di lasciarlo andare al suo suit.
"Buona fortuna!"

Claire

Claire allacciò le cinture, e accendendo il monitor attivò il suo mobil suit. Si guardò intorno: Mark e Robert erano già pronti. Gli altri esitavano. Pensò che gli altri avrebbero dovuto prendere esempio dai nuovi arrivati. Sorrise e l'occhio di Fenris si illuminò scandagliando i dintorni e muovendo i primi passi per aprire la strada e dare l'esempio agli altri. Fece fare a Fenris un gesto di "OK" con la mano verso Robert e Mark.
Trasmise a tutti i mobil suit i nuovi ordini usando una trasmissione criptata a corta gittata.
Gli ordini riportavano l'obiettivo di disimpegnarsi al più presto dal territorio nemico raggiungendo la vicina costa dove il sottomarino di classe Mad Angler 'Valiant' che avrebbe provveduto alla loro estrazione e al successivo trasporto. L'ubicazione del punto di estrazione era evidenziato sulla mappa insieme con la rotta che i Dragon Fangs avrebbero dovuto seguire.
I tecnici salutarono alla maniera militare i DF in partenza. Il momento aveva un che di solenne.
Karl non salutò ma li osservò allontanarsi mentre fumava una sigaretta. Era pieno di pensieri e sapeva che ci sarebbe stato parecchio da scoprire nei prossimi giorni.
[post di fine prima metà puntata, i personaggi hanno tempo per un ultimo post. Nel prossimo post ci sarà l'assegnazione dei punti esperienza come da consuetudine]

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Patrick Johnson
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Messaggioda Patrick Johnson » ven nov 10, 2006 5:56 pm

Robert Baumer

Appena i tecnici lasciarono la cabina, Robert schiacciò il pulsante di chiusura immediata del cockpit e cominciò a sistemare la pressione nella cabina ponendola al corretto livello di temperatura. A quanto pareva i sistemi rispondevano in maniera corretta e i livelli di pressione idraulica e dei sottosistemi erano nella norma. Poteva rilassarsi un poco. Appoggiò la testa al seggiolino e voltò il capo per osservare Cecil.

Dormiva come un bambino. Il sorriso che gli adornava il viso cambiava completamente l'aspetto che aveva sempre tenuto. Era solare, puro, sembrava veramente un bambino innocente da difendere a tutti i costi. Baumer voltò nuovamente lo sguardo, osservando verso il basso e muovendo leggermente gli occhi in maniera pensierosa.

*Bambino... non è un bambino, è un soldato* gli occhi s'indurirono leggermente mentre tornava a guardare avanti a sè. Si augurava che le cinture di Cecil fossero sufficientemente strette nel caso dovessero combattere, giusto per evitare di doverlo vedere sbattere a destra e a sinistra nel cockpit.

Il Gouf del comandante si accese mettendosi in moto, Robert si guardò immediatamente attorno con gli schermi. A quanto pareva solamente lui, Mark e Claire erano pronti a muoversi.

"Che pena" disse "mi chiedo cosa pensano che sia questo... un pic nic magari?" concluse sommessamente, mentre vedeva il Fenris fare un simbolo affermativo e dirigersi verso l'orizzonte.

Robert spostò lo sguardo del proprio Zaku verso quello di Mark e fece un gesto eloquente con la mano per partire, mentre il sistema di navigazione cominciava ad elaborare e a mettere sullo schermo principale attorno a lui una mappa con i waypoint e il tempo stimato. A quanto pareva dovevano essere recuperati da un sottomarino lungo la costa. Baumer strinse la mascella di colpo. Non gli era mai piaciuta l'idea di andare sott'acqua... lo spazio era un'altra cosa, ma l'acqua... represse un brivido.

Poco importava, dovevano andarsene da quella zona, i Titans li avrebbero braccati in capo al mondo ed era solo questione di tempo prima che li trovassero.

Mandò un messaggio testuale a Claire e Jurghens criptandolo il più possibile.

Baumer in movimento, entro in formazione sinistra.

Poi guardò continuamente l'esterno, cercando di scorgere anche il più piccolo segnale di attività sospette, mentre le oscillazioni dello Zaku si ripercuotevano smorzate all'interno dell'abitacolo.

"Mi spiace di non poterti offrire un viaggio più comodo" disse rivolto al proprio compagno svenuto "Spero solo che non diventi ancora più scomodo nel caso che i Titans decidano di fermarci."
Immagine

Robert Baumer, pilot of the MS-06 F2 AEUG Custom

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"Il mio casato, lo porto sulle spalle" Brynden Tully]
"L'inverno stà arrivando"[i] Motto Casata Stark

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RyuVegea
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Messaggioda RyuVegea » ven nov 10, 2006 8:26 pm

Mark Jurghens

I sistemi dello Zaku erano tutti ben avviati, gli eseguibili e le subroutine aggiornavano istante per istante i valori delle telemetrie e del suit-bus riportando sul main screen a rotazione i dati in tempo reale.
Mark che aveva altro da fare prima di mettersi in formazione, diresse a passo costante il proprio suit verso quello danneggiato di Chen che dai meccanici era stato sistemato alla benemmeglio......
Era stato affidato a lui il compito di trasportarlo sul Valiant e lui non intendeva in alcun modo disattendere le aspettative che avevano di lui il Comandante e il resto della squadra.....
Il braccio sinistro del suo Zaku, quello dotato dello scudo dell'Hizack, andò a sostenere il suit di Chen che Mark attivò da remoto utilizzando la connessione ai sistemi Whireless sfruttando il canale di comunicazione sfiorata......in questo modo fece alzare il suit e shiftò i propri comandi direzionali per telecontrollare entrambi i mezzi di modo da poter trasportare lo Zaku danneggiato senza problemi di scoordinazione articolare.....

Così, come se un soldato stesse sostenendo un proprio commilitone ferito, lo Zaku di Mark iniziò a trasportare li Zaku di Chen passo dopo passo arrivando sul fianco destro di Fenris appaiandosi così alla formazione in quel momento formata da Claire e da Robert.
Giunto li Mark aprì la comunicazione a bassissima frequenza con il resto della squadra....

"Qui Jurghens in formazione sul lato destro......in attesa di ordini Comandante...."

La voce del pilota dello Zaku color sabbia era calma e profonda, come se in quel mentre il suo pilota fosse immerso nella più mistica e strana delle concentrazioni, avvolto in quello che in realtà era diventato il suo mondo, un freddo e buio cokpit illuminato solo dalle poche luci di alcuni essenziali strumenti diventati ormai inseparabili compagni di vita di cui aveva imparato a non fare a meno, un sentore strano che era facilmente percepibile da chiunque fosse in ricezione.

Mark era a casa.

Gli strumenti segnavano i rilevamenti altimetrici sulla cartina tridimensionale che veniva rappresentata nel piccolo schermo LCD del main screen, posto a sua volta in mezzo alle gambe del Sergente che lo osservava nel mentre che faceva procedere serrati i due Zaku che pilotava.........nonostante quello però, l'ex-collaudatore zeoniano sapeva che sopratutto in quel momento doveva guardarsi attorno, se per sfortuna i Titans avessero avuto il tempo di localizzare la loro provvisoria installazione sarebbe stata la fine per tutti, così non disdegnò di controllare costantemente i dintorni, avevano una grande foresta alle spalle e un gruppo ben mimetizzato di suits avrebbe potuto facilmente assaltarli di sorpresa di lato il che non sarebbe stato propriamente il massimo............con il BOWA beam rifle sempre ben serrato nella mano destra del suo Zaku Mark continuò ad avanzare assieme alla formazione di tre elementi di cui faceva parte.........

Nel mentre i pensieri lo avvolgevano.......vedeva le esplosioni che si susseguivano, cadaveri che sparivano tra le fiamme che avvolgevano la base nemica, mobile suits che andavano in pezzi e infine gli occhi del Gundam.........due occhi verde smeraldo che dal taglio aguzzo e minaccioso prorompevano nella sua mente come un monito, mettendolo sempre più in guardia su quello che di li a poco sarebbe potuto succedere, lo 09 lo aveva effettivamente traumatizzato........quella donna pilota aveva avuto dei tempi di reazione fuori dall'umana comprensione.......QUELLA MACCHINA era fuori dall'umana comprensione..............doveva diventare più forte, doveva stimolare ogni singola parte del proprio corpo per diventare ancor di più di quello che era, doveva............per il bene suo, dei suoi compagni........e per quello.......

Si.........per tornare nello spazio e andare a scovare i bastardi che gli avevano assassinato i genitori.......quelli che lo avevano condannato a una lotta in solitudine contro il mondo.........per andare a dimostrar loro che tutto ha un prezzo da pagare, e che il suo in particolare............era il più salato di tutti.

Gli occhi di Mark nel buio della notte erano l'unica cosa di visibile dall'esterno del vetro del suo casco...........gli occhi di un rapace che sta per piombare sulla sua preda con l'intento di ucciderla, gli occhi della vendetta, motivati dal dolore e dall'odio di una vita passata a brancolare nel buio della solitudine.

[Niente da segnalare, Mark procede con l'avvicinamento e l'entrata in formazione rispetto alla squadra formata da Claire e da Robert, in quegli interminabili momenti in cui tutti avevano qualcosa a cui pensare anche Mark sembra essere rpeso nel suo da qualcosa, i fatti inerenti alla base lo hanno in qualche modo colpito, lo hanno motivato oltre che stancato, ritornare in attività lo ha rimesso allerta e ora sta scandagliando con lo sguardo la zona come se stesse cercando proprio chi gli ha causato il dolore che si porta dietro dalla fine della guerra, sta pensando al modo migliore per distruggere "il nemico", ovvero qualsiasi cosa che il sistema di puntamento rileverà come bersaglio, qualunque cosa che ostacolerà i DF nel difendere la libertà e i diritti delle persone oppresse. Ora Mark é motivato ancor più di prima a raggiungere i propri scopi, a raggiungere Axis.]
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Mark Jurghens pilota di MS-06F Zaku II C (Custom by A.E.U.G.)
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Lohaker
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Messaggioda Lohaker » sab nov 18, 2006 2:07 am

[Onoa Drengot]

Onoa rimase a guardare i tecnici che trasportavano Cecil, non c'era stato bisogno di raccomandazioni, stavano usando tutte le precauzioni ed attenzioni per non fare sobbalzare la barella di Cecil mentre la stavano issando nel cockpit di Robert...

...soddisfatto, stava dicendo a Shaki che erano membri della squadra di quella vecchia volpe di Reynolds, quando sentì il rumore di un suit che si stava mettendo in moto, si girò e vide Fenris muoversi.

"Maledizione il segnalatore si dev'essere guastato, come ho fatto a non sentire il segnale di partenza... ...Shakti, il dovere mi chiama, è ora che io vada.."

Non fece in tempo a finire la frase che Reynolds arrivò inizò a fare uno dei suoi discorsi solenni e teatrali, Onoa non ebbe il coraggio di interromperlo, visto che sapeva bene essere il modo per dimostrare il suo affetto.

"..ehi vecchia radio a onde lunghe, le valvole del tuo cervello sono andate in cortocircuito ? ..come posso lasciarci le penne se sono su Slepnir, come al solito i ragazzi della squadra avranno fatto un ottimo lavoro di messa a punto, e potrei scommettere che hai messo personalmente, mentre ero in missione, nel software di gestione una qualche routine nuova, spero solo che Slepnir non si metta a ballare il tango con uno di quei mostri che ci stanno inseguendo ...."

gli disse strizzandogli l'occhio.
Le parole sicure e scherzose, che aveva appena detto, allentarono un po la morsa di tensione che Onoa provava, decisamente non si era ancora abituato al campo di battaglia, ed ora che l'odio cominciava ad abandonarlo e che aveva trovato Shakti, aveva solo che da perdere ad andare in battaglia, non c'era minimamente bisogno che Reynold glielo ricordasse, e guardando Shakti che sorrideva radiosa, si ripromise che avrebbe salvato la pelle a qualunque costo, per poter rivedere quel sorriso...

Salutò il suo caro amico con una forte stretta di mano, come sugello della promessa che non sarebbe stato ammazzato sul campo di battaglia, e poi alle parole di augurio, Onoa imprecò e inveì in modo scherzoso con Reynolds:

"ma vecchio mangianastri mono, ma non imparerai mai ? ...non si augura "Buona Fortuna" prima di una missione, porta una rogna del diavolo, ti ho inserito un intero database sul palmare con le frasi che si possono dire prima di una missione... ...che crepi il lupo, e tutti i titans !!!!"

Era ora di andare, aveva pensieri e sentimenti contrastanti che stavano combattendo nella sua testa: da un lato era preoccupato di mettere Shakti in pericolo e di non essere sufficientemente forte per poterla proteggere, e dall'altro, era contento di poter avere Shakti al suo fianco, lei gli dava forza, potevano stare assieme anche nel pericolo e lui sarebbe stato, in groppa a Slepnir come un cavaliere di altri tempi, guardò Shakti in cerca di risposte, trovando in lei una risposta positiva.

Si diressero mano nella mano verso Slepnir, Onoa aiutò Shakti a salire sull'enorme mano di Slepnir, e disse ad alta voce:

"FACE OPEN"

Slepnir rispose al comando vocale, sollevando la mano all'altezza del cockpit.
Onoa era euforico, per poter portare con se Shakti, e non perse l'occasione di mettersi in mostra utilizzando una delle tante routine sceniche che aveva installato su Slepnir, lui era un appassionato di robotica, e la sua passione + grande era quella di scrivere programmi per fare muovere delle macchine, non delle macchine di distruzione come gli zaku, che uscivano dalle officine con il solo software necessario per combattere e stroncare altre vite, lui aveva cercato di umanizzare il suo mezzo, dandogli un nome ed aggiungendo routine non "standard"... ...ma solitamente non utilizzava queste routine in presenza di altri perchè aveva paura delle critiche che sarebbero potute arrivare dagli altri soldati veterani che le avrebbero marcate come pagliacciate inutili in combattimento.

Quel giorno era diverso, stava per partire in sella al suo destriero, con la sua principessa, verso l'alba e verso nuove avventure, "face open", il comando che dava un pilota di robot di un cartone che guardava quando era piccolo, per tirare fuori le prestazioni massime dal se stesso e dal suo mezzo ....

"Shakti, questo è Slepnir, Slepnir questa è Shakti... ...non preoccuparti, Slepnir non è geloso come Alice"

le disse saltando nel cockpit, aiutò Shakti ad allacciarsi le cinture, si tuffò sul sedile, si sistemò le cinture, fece alzare Slepnir ed inviò un messaggio testuale alla squadra:

Codice: Seleziona tutto

"Onoa Drengot, Slepnir, Pronto !"


Si sentiva come non mai, era una sensazione bellissima poter condividere il cockpit, il luogo di solitudine per eccellenza, con Shakti...


[Allora si parte ? ...ho dovuto tirare via le ragnatele dal cockpit prima di salire .... ;)]

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Messaggioda Athrun Zala » sab nov 18, 2006 2:19 am

"Ragazzi guardate che siete in partenza! Sbrigatevi. Ah, una cosa: i prigionieri vengono con voi direttamente verso il punto di estrazione, noi abbiamo altre incombenze. La donna va con Uraki e il buon dottore va con Kami."


"Sempre alle solite...e sia datemi il dottore ma ben impacchettato! uraki porta la donna al mezzo che hai preso a prestito dai Titans e sgombriamo l'area immediatamente!"
Rapidamente mentre il segnale trillava ancora si diresse al gp 03 dove il prigioniero era pronto a essere condotto a bordo.

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Messaggioda Ferro » sab nov 18, 2006 3:00 am

Chen Wu Fei Long

Chen stava per chiudere il portello della sua cabina quando Aki si affacciò col sorriso in bocca:"Vengo con te! Me lo ha ordinato quello grosso con gli occhiali scuri e l'espressione da gorilla" (riferendosi a Karl) detto ciò non diede nemmeno tempo a Chen di rispondere che saltò dentro e si fissò dietro al suo sedile con delle cinture di sicurezza apposta lì per dei passeggeri. Controllò rapidamente che la sua tuta da pilota fosse a posto e chiuse la visiera del suo casco.
"Saremo una squadra! vedrai che non ti intralcerò!"


Effettivamente Karl era proprio stato un gorilla in quel caso... Non c'era davvero nessun mezzo più sicuro dei mobile suit della squadra per poter portare in salvo i prigionieri? ... Ma non era quello il momento di discutere gli ordini: i Titans erano alle loro calcagna, pronti a far loro la pelle in meno di un minuto se non avessero agito in fretta.

Chen controllò le cinture della ragazza per assicurarsi che fossero ben strette e che lei stesse sufficientemente comoda (per quanto comoda potesse essere quella postazione all'interno di un cockpit di un MS!), poi cercò in qualche modo di rassicurarla, quasi a voler fare l'eroe della situazione:
"Bene Aki, a quanto pare ti sei guadagnata senza volere un biglietto gratis per una giostra alquanto pericolosa... Ti avverto subito che non sarà una passeggiata, ma se saremo una squadra come mi hai detto tu, nessuno ci potrà fermare!"
La sistemazione dei comandi nel cockpit dello Zaku di Cecil era abbastanza simile a quella che Chen aveva nel suo ormai derelitto suit: in un minuto circa focalizzò bene la disposizione precisa di ogni comando, per poi chiudere finalmente l'hatch del cockpit.
Tutti gli schermi si accensero e il sistema di auto diagnostica eseguì un rapidissimo check di tutte le funzioni del MS: tutto sembrava assolutamente nella norma. Con la telecamera principale dello Zaku Chen dette uno sguardo tutto intorno a sè: non appena il pilota orientale notò il suo vecchio mezzo senza un braccio trasportato dal MS di Jurghens, ripensò per un attimo allo scontro che aveva avuto con quel ragazzino incredibile, quel Mark... Chissà se Chen lo avrebbe avuto alle costole anche stavolta...
Dopo quel breve istante di distrazione, anche lui come gli altri decise di comunicare il suo status tramite un messaggio testuale:

--- Chen Wu Fei Long, pronto a schierarmi in formazione. In attesa di ordini ---

Subito dopo sullo schermo della mappa si materializzò la rotta per arrivare al sottomarino Valiant.

"Tieniti pronta Aki, si parte!"

[niente in più da segnalare mi sembra :) ]


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