PS 3 il futuro è l'on line: parola di John Smedley

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PS 3 il futuro è l'on line: parola di John Smedley

Messaggioda Debris » lun giu 02, 2008 1:45 pm

L'ultimo numero di Affari e Finanza inserto di Repubblica riporta una nota di Ernesto Assante con all'interno,riassunto,l'intervento di John Smedley che dal 2000 è il presidente della divisione Online Entertainment della Sony,nonchè a suo tempo inventore di Everquest.

Un discorso pronunciato a Seattle...durante la OnLine Game Conference..il titolo della nota è da se il programma:

Sony, con la Playstation adesso si gioca online

Il link ma la riporto in gran parte...potrebbe essere eliminata in settimana prossima....


http://www.repubblica.it/supplementi/af ... asony.html


"Reinventare il MMO". Mmo è l’acronimo di "Massively Multiplayer Online games", i giochi che su Internet coinvolgono milioni di persone ogni giorno.

Reinventare questo universo è l’obbiettivo della Sony e del presidente della sua divisione Online Entertainment.

Cambiare le regole del gioco, letteralmente.

E’ un obbiettivo curioso, soprattutto se a porlo è John Smedley, dal 2000 a capo della Sony Online, autore di uno dei giochi più importanti per lo sviluppo dell’online gaming, "Everquest", e finissimo conoscitore della realtà digitale di oggi. E proprio perché conosce questa realtà, perché sa che il mondo dei giochi su Internet comincia ad essere ripetitivo, Smedley ha deciso che c’è bisogno di cambiare.

E lo ha annunciato in un seguitissimo discorso a Seattle, davanti al pubblico della OnLine Game Conference. «Negli ultimi nove anni i giochi si sono attenuti ad un'unica formula. Non c’è dubbio che se vogliamo allargare il pubblico dei giochi, sia in termini di età che di genere, bisogna uscire da questa formula, guardare oltre, reinventarsi».


In molti già lo fanno, con giochi via web che recuperano il mondo delle avventure, o con molte simulazioni, di tutti i generi o, per catturare il mondo delle ragazze, con le "paper doll" delle star più famose che possono essere abbigliate a piacimento, e molte altre soluzioni ancora. Smedley, dal suo eccellente punto d’osservazione, è forse la persona che meglio può spiegare cosa è cambiato in questo mondo negli ultimi anni: «Molte cose sono migliorate», dice, «realtà come quella di World Of Warcraft hanno raggiunto livelli di eccellenza e di successo notevoli. Sono diventati più coinvolgenti, più divertenti, hanno coinvolto un pubblico crescente. Ma non si sono evoluti in termini di linguaggio, le storie sono rimaste sempre le stesse. Quindi è arrivato il momento di andare avanti. Noi lo faremo soprattutto con nuovi giochi, il primo dei quali è "The Agency", uno shooter in prima persona, genere che fino ad oggi non è stato praticamente toccato. Abbiamo da poco lanciato "Pirates of the burning sea", e poi sarà la volta di "Free Realms", con la DC Comics siamo al lavoro sui supereroi. E poi ci muoveremo sul terreno delle ragazze, quello di siti come Barbie.com, o quello dei bambini che giocano con Webkinz.com, andandoci a cercare un nuovo pubblico. Questo significa dover cercare idee nuove, migliorare l’interfaccia utente, e far capire al grande pubblico che quella dell’intrattenimento online può essere un’esperienza gratificante come quella del cinema o dei concerti».

Non c’è dubbio che il successo di giochi come "Guitar Hero" o di console come la Wii abbiano modificato profondamente lo scenario del mondo dei videogame e questo, secondo Smedley è un bene:

«Giochi come "Guitar Hero" o come quelli del Wii provano che se produci il gioco giusto raggiungi un pubblico più ampio».

In questa nuova strategia il rapporto con la Playstation avrà un ruolo significativo: «I giochi multiplayer online saranno un punto di forza della Ps3, soprattutto se immaginiamo un mercato dei videogame in maggiore espansione rispetto ad oggi. I numeri parlano chiaro, il successo di "Grand Thetf Auto IV" che ha fatto guadagnare 500 milioni di dollari nella prima settimana, indica che i videogiochi stanno diventando mainstream, che il mercato che fino ad oggi era considerato comunque "minore" sta per fare il salto definitivo. E l’integrazione con macchine da gioco evolute come la Ps3 sarà essenziale».

La necessità di cambiare è dettata anche dalla sempre più agguerrita concorrenza che si muove nel campo degli MMO.

Se i "colossi" del settore restano la Blizzard (con il suo World of Warcraft) e la Sony (con Everquest nelle sue diverse incarnazioni), dietro ci sono sia gli indipendenti, come la NCSoft di "City of heroes" o la Mythic Entertainment di Dark Age of Camelot, sia i grandi dell’intrattenimento digitale, dalla LucasArts con "Star Wars", alla Disney con "Toontown", la Electronic Arts con "The Sims", la Sega con "Matrix", la Vivendi con "Middle Earth", la Atari con lo storico "Dungeons & Dragons".

Un panorama affollatissimo nel quale conquistare nuovi giocatori è sempre più difficile. Ovvio che, come sottolinea Smedley, l’integrazione con la Ps3 è per la Sony un punto di forza, ma anche le altre macchine da gioco, come la Xbox di Microsoft e il Wii di Nintendo puntano a creare dei "circuiti" perfetti on line.

«Le macchine non sono tutto», tiene a sottolineare Smedley, «vincerà chi avrà le idee migliori, chi userà meglio la creatività

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